Il numero di ripetizioni che avremo come “target” sarà 40.
Dovremo quindi accumulare questo numero di ripetizioni per un determinato esercizio.
Il nostro obiettivo sarà quindi quello di gestire un determinato “tonnellaggio” totale durante ogni singolo esercizio.
Caricheremo un peso che ci permetterà di esercitarci per 8 ripetizioni consecutive ma non una di più, quindi nello specifico prenderemo come peso un reale 8RM, e questo sarà il carico che si utilizzerà per l’intero esercizio.
Per ottenere l’8RM si dovrebbe ovviamente conoscere l’1RM ma di certo non andremo a calcolarlo direttamente.
Ci basterà la prima settimana di allenamento, tarare il peso giusto facendo dei tentativi.
Se nella prima serie riusciremo a fare 9 o più ripetizioni, evidentemente avremo un peso troppo leggero.
Regoleremo quindi il peso di conseguenza.
Con il carico selezionato, faremo 40 ripetizioni totali per esercizio, a prescindere dal numero di serie da fare.
Non si conteranno le serie, ma solo le ripetizioni per arrivare fino a 40.
Mentre ci si affatica non saremo più in grado di ottenere lo stesso numero di ripetizioni per serie, ma questo non deve interessarci assolutamente.
Questo metodo è altamente utilizzato nel mondo dell’allenamento funzionale, nello specifico nel Crossfit, dove l’obiettivo non è l’ipertrofia ma bensì la performance atletica.
Nel Crossfit vi sono molti protocolli dove bisogna effettuare 40-50 ripetizioni nel minor tempo possibile, di esercizi come i pull up o dip agli anelli.
Un esempio di tale metodo potrebbe essere una sessione in cui si eseguono 40 ripetizioni di rematore al T Bar Row.
Questo metodo può essere utilizzato ovviamente su ogni gruppo muscolare e per il numero di esercizi che volete, presenti nel vostro piano di allenamento.
Un’alternativa è il metodo 30 5, che prevede l’utilizzo di un peso pari al 5RM e 30 ripetizioni totali, con recupero di 30 secondi tra le serie.
Il carico è fondamentale ma non pensate che se il muscolo è caricato di 2 Kg in più ha una stimolazione sufficiente ad avere davvero qualcosa di più.
Serve il lavoro vero e proprio, pesante su scala globale e che non dimentica mai il discorso del tonnellaggio appunto, soprattutto se dobbiamo adottare protocolli più adatti all’ipertrofia muscolare.