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Che fisico ti fa venire il nuoto?

Matilde Barone
Matilde Barone
2025-09-06 15:16:32
Numero di risposte : 25
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Il nuoto coinvolge numerosi gruppi muscolari. Alcuni più di altri a seconda dello stile di nuoto, ma in generale il corpo è chiamato ad attivarsi dalla testa ai piedi. La parte alta, braccia, spalle, schiena, è sicuramente quella più sollecitata ma il nuoto coinvolge anche la muscolatura delle gambe, i glutei e ovviamente il core, che grazie agli addominali permette di stabilizzare il corpo in acqua durante il movimento. Il nuoto lavora sulla resistenza, su uno sforzo che in linea di massima è costante e di media intensità. Inoltre il nuoto sfrutta le caratteristiche dell’ambiente in cui si pratica, cioè l’acqua. Nuotando, quindi, lo sforzo è sì muscolare ma anche – e principalmente – aerobico. Un’ora in piscina può farvi bruciare fino a 500-600 calorie. Ecco perché il nuoto è molto utile anche per chi desidera perdere peso e tornare in forma. A fronte di una maggiore massa muscolare, inoltre, il nuoto vi aiuterà ad aumentare il metabolismo basale e quindi a bruciare più calorie.
Maika Ferri
Maika Ferri
2025-08-28 04:31:00
Numero di risposte : 23
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La parte del corpo più sollecitata dal nuoto è quella composta da braccia, spalle e schiena, ma questa disciplina coinvolge anche i muscoli di gambe e glutei che, anche se meno centrali, sono indispensabili per partenze e virate e servono a bilanciarsi in acqua e mantenere la direzione desiderata. I muscoli delle braccia e delle spalle sono i protagonisti nel nuoto perché lavorano intensamente nella fase di propulsione per spingere l’acqua indietro. Il nuoto ti permetterà quindi di sviluppare i muscoli della cuffia dei rotatori, bicipiti, tricipiti, trapezio, gran dorsale e deltoide. L’allenamento della massa muscolare che interessa le zone del petto e del torace contribuisce a mantenere il corpo a galla e la posizione corretta durante la sessione di nuoto. Allo stesso tempo, durante una nuotata anche i muscoli del core, nello specifico gli addominali e i lombari, vengono sollecitati in ogni movimento e attivandosi, favoriranno una maggiore stabilità e la corretta coordinazione tra braccia e gambe. Anche se il lavoro più evidente viene svolto dalle spalle e dalle braccia, in realtà un ruolo molto importante è svolto dalle gambe e dai glutei. In piscina, il corretto allenamento delle gambe contribuisce a darti la spinta giusta e a mantenere la stabilità del corpo durante tutta la nuotata. I muscoli principali che gioveranno di questi benefici saranno quindi i quadricipiti e i muscoli del polpaccio. Anche i glutei sono fondamentali nel nuoto: tra i muscoli più grandi e potenti del corpo, forniscono mobilità alla coscia e danno sostegno al bacino.

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Shaira Carbone
Shaira Carbone
2025-08-22 22:29:33
Numero di risposte : 27
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Il nuoto richiede una grande capacità di attenzione e di concentrazione, facendo così migliorare le proprie capacità di apprendimento. Questo aumenta l’autostima e la fiducia in sé stessi. Anche a livello psicologico, andare costantemente in piscina è qualcosa che va ben oltre la salute e il benessere fisico: costanza, determinazione e motivazione sono caratteristiche tipiche qualsiasi nuotatore. Insomma, il nuoto è uno stile di vita. Il nuoto rende felice anche per il solo fatto che un nuotatore è figo… Pensa a quando sei al mare: puoi fare colpo nuotando a delfino: c’è niente che possa renderti più felice?
Santo Martino
Santo Martino
2025-08-11 12:00:40
Numero di risposte : 22
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Il nuoto figura come una delle attività ancestrali più tipiche dell’essere umano. Il nuoto è un’attività umana che si sviluppa attraverso una funzione, uno scambio di energia tra il soggetto e l’ambiente acquatico finalizzato allo spostamento. Se lo consideriamo nel suo insieme, si tratta di una funzione integrata: per nuotare serve il movimento coordinato degli arti rispetto al tronco. E la coordinazione può essere garantita solo dalla sensibilità contemporanea di tutti gli elementi fisici/motori in gioco. La visione neuromotoria non può prescindere dalla presenza di un sistema cardiocircolatorio-respiratorio-autonomico, che garantisca l’adeguata ossigenazione del corpo nel suo insieme tramite gli aggiustamenti delle frequenze cardiache e respiratorie e della pressione sanguigna. In quanto attività motoria/sportiva, il nuoto ha una prevalente componente cardiorespiratoria. A pieno titolo rientra inoltre nelle attività di resistenza, con il vantaggio di reclutare nel gesto specifico di ogni stile di nuoto, tutta la struttura del corpo in maniera non traumatica. Tuttavia, trattandosi di un’attività che si svolge in quasi completa assenza di gravità è da sfatare la convinzione che sia l’attività ideale per tutti i disturbi muscolo scheletrici, in particolare per quelli di origine posturale. La postura, intesa come reciproca posizione dei segmenti corporei e rispetto all’ambiente, è intrinsecamente dipendente dalla forza di gravità e dalle posizioni che teniamo protratte nel tempo in presenza della forza di gravità stessa. Non è detto che il beneficio muscolare dato dal nuoto possa essere traslato nelle attività posturali della vita fuori dall’acqua. L’efficacia e l’efficienza del nostro corpo, nello svolgere una determinata attività, dipendono dalla fine regolazione neuromotoria.

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