La proporzione ideale è considerata 80 lento e 20 veloce.
Con “ritmo lento” si intende un allenamento di tipo prevalentemente aerobico, includendo quindi le sedute di lento, di lungo, al ritmo medio e alcuni chilometri corsi durante un progressivo.
La regola 80/20 in base alle distanze di gara può variare, più un atleta ha esperienza e più è specializzato sulle distanze brevi, più potrebbe fare pendere leggermente la bilancia dei suoi allenamenti verso quelli di qualità, e quindi passare da un 80/20 a un 75/25.
Jakob Ingebrigtsen è famoso per svolgere ben quattro allenamenti di velocità a settimana, più altri due in soglia, per un totale di 6 allenamenti veloci, dedicando circa il 30% del chilometraggio totale alla velocità.
La domanda che ora probabilmente ti stai ponendo è: come suddividere quel 20% di allenamento ad alta intensità tra i vari tipi di allenamenti veloci?
Il coach americano Jack Daniels suggerisce qualche linea guida generale.
Allenamenti veloci dovrebbero costituire il 20% del chilometraggio settimanale.
La corsa in soglia non dovrebbe superare il 10% del proprio chilometraggio settimanale.
Tutti gli allenamenti di ripetute medie e lunghe per il VO2max dovrebbero costituire circa l’8% del chilometraggio settimanale.
Gli allenamenti di sprint in Z6 e Z7 dovrebbero costituire massimo il 5% del chilometraggio totale.
Un bravo coach deve sempre comprendere la storia, gli obiettivi e le possibilità del suo atleta e adattare di conseguenza il programma di allenamento.