Il Padel rientra in una tipologia di sforzo assai preciso. Il modello è quello di una prestazione a medio alta intensità, di durata non eccessiva se si pensa al singolo match, con un andamento altalenante ricco di fasi molto rapide, muscolari, anaerobiche a-lattacide e lattacide, alternate a momenti di pausa completa tipo stop-and-go. Sarebbe bene quindi focalizzare l’attenzione su una preparazione atletica di base che preveda una buona base aerobica sviluppata magari con della corsa o bicicletta o nuoto, da svolgere in modo continuativo e ad intensità non eccessiva sulla quale poi costruire lo sforzo muscolare e biochimico specifico. Il Padel è infatti, al pari del tennis, uno sport ad alto impatto, asimmetrico e molto dispendioso se fatto con intensità elevate. Data la dinamica di sport specifica, poi, andrebbe considerato anche l’aspetto legato alla forza, resistenza ed elasticità muscolare. Il metabolismo glucidico la farà da padrone, con largo utilizzo sia di carboidrati complessi che di fonti più raffinate, rapide e facilmente esauribili. È anche per queste necessità energetiche glucidiche che un buon allenamento passa dalla familiarizzazione con sforzi che accumulano alti livelli di acido lattico prodotto proprio a partire dal glicogeno e da smaltire in tempi rapidi.