Perché si usa lo storytelling in campo educativo?

Renata Amato
2025-08-03 16:28:03
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I vantaggi di introdurre il “metodo narrativo” sono noti da secoli forse.
Eppure, proprio oggi, nell’epoca digitale e della iper-connessione, coinvolgere e formare sullo storytelling permette ai giovani di costruire autonomamente il proprio sapere.
L’abilità di raccontare permette di discernere ancora tra “reale e virtuale” in un mondo che è sempre più immateriale, anzi liquido.
Lo storytelling è una strategia importante nell’ambito della didattica perché permette di “imparare divertendosi” e lavora in direzione della riduzione dei rischi connessi ai “deficit di attenzione e apprendimento”, sempre più diffusi tra i giovanissimi, a causa di uno scarso approccio creativo con la tecnologia.
Potremmo dire in più che introducendo lo Storytelling nella didattica della scuola questo aiuta a superare il modello verticale di apprendimento.
Lavorare con lo Storytelling vuol dire rafforzare l’identità, l’autostima, il confronto con l’altro, riconoscimento, crescita personale e accettazione.
Siamo in un’epoca nella quale è difficile pensare che l’unico detentore delle informazioni e delle dinamiche valutative sia l’insegnante e, viceversa, i discenti siano solo dei “soggetti passivi” che ricevono delle informazioni.
E’ necessario che gli insegnanti e i giovani discenti siano parte attiva di una “rete di conoscenza” piuttosto che autori di forme di conoscenze “passive”… lo storytelling ha grande parte in questo.

Chiara Sanna
2025-08-03 13:04:14
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La narrazione ha un elevato potenziale pedagogico e didattico, soprattutto per i nativi digitali.
Oggi più che mai, saper raccontare delle storie può consentire agli studenti, sin dalle prime fasi di sviluppo, di discernere ciò che è reale da ciò che è virtuale.
La creazione di alcune storie può essere usata per affrontare tutte le discipline, oltre a quelle letterarie, la matematica, le scienze, l’arte, la tecnologia, la geografia, la storia, la musica e l’educazione fisica.
Grazie allo storytelling, è possibile sviluppare il potenziale dello studente come discente autonomo, permettergli di acquisire la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e impiegare strategie come la pianificazione, la formulazione di ipotesi, l’autovalutazione.
La costruzione di storie prevede un confronto e una collaborazione di tutti gli studenti del gruppo classe e consente quindi il riconoscimento dell’altro, del suo valore e del suo ruolo all’interno del costrutto narrativo finanche della vita reale.
Lo storytelling a scuola favorisce l’immedesimazione nei personaggi creati e una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, il che significa crescita personale, rafforzamento dell’identità individuale ma anche di gruppo.
Il conflitto in classe spesso porta a livelli estremi di bullismo e cyberbullismo, per questo, l’introduzione di tale metodo di confronto tra pari può aiutare a superare le forme di discriminazione e violenza verbale molto diffuse in ambiente scolastico.
Lo storytelling viene scoperto, infatti, come strumento comunicativo in grado di captare le attenzioni degli individui attraverso la storia, l’intreccio e la tensione narrativa; di fidelizzare il pubblico e di trattenere l’ascolto grazie a degli ingranaggi narrativi.
La scoperta sensazionale è stata questa: il cervello umano è in grado di sintetizzare l’informazione a livello multisensoriale, ma soprattutto quando questa gli viene presentata in forma narrativa.
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