:

Perché si usa lo storytelling in campo educativo?

Graziella Colombo
Graziella Colombo
2025-08-18 09:37:47
Numero di risposte : 37
0
Lo storytelling, oltre ad essere un valido alleato delle aziende, può aiutare anche la scuola a stare al passo con i tempi e a fornire agli studenti nuovi e più efficaci metodi di apprendimento. Fin dall’antichità gli esseri umani hanno utilizzato l’arte del raccontare storie con scopi educativi e ancora oggi, nonostante la notevole evoluzione tecnologica a cui siamo andati e stiamo andando incontro, le storie rimangono una parte fondamentale della nostra educazione. È ormai dimostrato come lo storytelling nella didattica permetta di superare la lezione frontale, mettendo lo studente al centro della lezione e permettendogli di comprendere e memorizzare più facilmente le nozioni. Creare storie a scuola è una metodologia che può essere utilizzata sia per le materie umanistiche che per tutte le materie scientifiche, per imparare nuove lingue, suonare uno strumento musicale e fare attività fisica. Storytelling e digital storytelling nella didattica hanno numerosi vantaggi: Rendono l’apprendimento multidisciplinare e interattivo; Migliorano le capacità di apprendimento e memorizzazione; Rendono le lezioni più dinamiche e coinvolgenti; Semplificano l’apprendimento, in particolare per gli studenti con deficit di attenzione o disturbi dell’apprendimento; Permettono agli studenti di mettersi in gioco durante la lezione e di sperimentare nuovi percorsi e soluzioni.
Quarto Romano
Quarto Romano
2025-08-16 01:34:08
Numero di risposte : 31
0
L’applicazione dello storytelling nella didattica ormai da molte parti viene considerata come una necessità in diversi contesti formativi, soprattutto nella prospettiva del life-long learning. Il metodo narrativo nell’insegnamento è in un certo senso un modo per umanizzare un mondo fatto di informazioni, dati, immagini e algoritmi, che consente anche di rendere più dinamico l’apprendimento. I vantaggi, in realtà, sono noti da anni. Come racconta Zoomscuola, nelle classi in cui si usa lo storytelling sono stati registrati considerevoli miglioramenti nella capacità di apprendere e di ricordare. Gli studenti imparano divertendosi, per cui si accostano volentieri a questo metodo. Gli studenti vengono guidati a selezionare le informazioni in modo ordinato e a creare una formula narrativa ex novo, seguendo delle regole e sviluppando così creatività, capacità di scrittura e di espressione orale, abilità tecnologiche e sensibilità artistica. Non solo. Tramite questa modalità, vengono anche messi in gioco anche i reciproci ruoli tra insegnante e studente, non più basati sull’autoritarismo e sulla trasmissione unidirezionale della conoscenza. Favorendo così la formazione dell’identità dello studente e la scoperta delle proprie passioni, tramite il confronto con gli altri compagni di classe. Si tratta dunque di un metodo facilitatore, piacevole e coinvolgente, che agevola anche la conoscenza d’informazioni disciplinari non semplici da comprendere pienamente. Lo studente viene così messo in primo piano nel suo procedimento d’apprendimento, con strumenti che gli sono pienamente familiari. E che passano così a pieno titolo dal contesto della vita extrascolastica a quella scolastica in una nuova veste che rende i giovani anche più consapevoli del valore delle tecnologie per la conoscenza.

Leggi anche

Quali sono gli ambiti di applicazione dello storytelling?

L'arte di narrare storie può essere impiegata per supportare qualsiasi tipo di comunicazione, pertan Leggi di più

Quali sono le 4 i dello storytelling?

Immersione, integrazione, interattività e impatto sono le caratteristiche che contraddistinguono una Leggi di più

Renata Amato
Renata Amato
2025-08-03 16:28:03
Numero di risposte : 31
0
I vantaggi di introdurre il “metodo narrativo” sono noti da secoli forse. Eppure, proprio oggi, nell’epoca digitale e della iper-connessione, coinvolgere e formare sullo storytelling permette ai giovani di costruire autonomamente il proprio sapere. L’abilità di raccontare permette di discernere ancora tra “reale e virtuale” in un mondo che è sempre più immateriale, anzi liquido. Lo storytelling è una strategia importante nell’ambito della didattica perché permette di “imparare divertendosi” e lavora in direzione della riduzione dei rischi connessi ai “deficit di attenzione e apprendimento”, sempre più diffusi tra i giovanissimi, a causa di uno scarso approccio creativo con la tecnologia. Potremmo dire in più che introducendo lo Storytelling nella didattica della scuola questo aiuta a superare il modello verticale di apprendimento. Lavorare con lo Storytelling vuol dire rafforzare l’identità, l’autostima, il confronto con l’altro, riconoscimento, crescita personale e accettazione. Siamo in un’epoca nella quale è difficile pensare che l’unico detentore delle informazioni e delle dinamiche valutative sia l’insegnante e, viceversa, i discenti siano solo dei “soggetti passivi” che ricevono delle informazioni. E’ necessario che gli insegnanti e i giovani discenti siano parte attiva di una “rete di conoscenza” piuttosto che autori di forme di conoscenze “passive”… lo storytelling ha grande parte in questo.
Chiara Sanna
Chiara Sanna
2025-08-03 13:04:14
Numero di risposte : 32
0
La narrazione ha un elevato potenziale pedagogico e didattico, soprattutto per i nativi digitali. Oggi più che mai, saper raccontare delle storie può consentire agli studenti, sin dalle prime fasi di sviluppo, di discernere ciò che è reale da ciò che è virtuale. La creazione di alcune storie può essere usata per affrontare tutte le discipline, oltre a quelle letterarie, la matematica, le scienze, l’arte, la tecnologia, la geografia, la storia, la musica e l’educazione fisica. Grazie allo storytelling, è possibile sviluppare il potenziale dello studente come discente autonomo, permettergli di acquisire la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e impiegare strategie come la pianificazione, la formulazione di ipotesi, l’autovalutazione. La costruzione di storie prevede un confronto e una collaborazione di tutti gli studenti del gruppo classe e consente quindi il riconoscimento dell’altro, del suo valore e del suo ruolo all’interno del costrutto narrativo finanche della vita reale. Lo storytelling a scuola favorisce l’immedesimazione nei personaggi creati e una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni, il che significa crescita personale, rafforzamento dell’identità individuale ma anche di gruppo. Il conflitto in classe spesso porta a livelli estremi di bullismo e cyberbullismo, per questo, l’introduzione di tale metodo di confronto tra pari può aiutare a superare le forme di discriminazione e violenza verbale molto diffuse in ambiente scolastico. Lo storytelling viene scoperto, infatti, come strumento comunicativo in grado di captare le attenzioni degli individui attraverso la storia, l’intreccio e la tensione narrativa; di fidelizzare il pubblico e di trattenere l’ascolto grazie a degli ingranaggi narrativi. La scoperta sensazionale è stata questa: il cervello umano è in grado di sintetizzare l’informazione a livello multisensoriale, ma soprattutto quando questa gli viene presentata in forma narrativa.

Leggi anche

Quali sono i tre principi dello storytelling?

I migliori storyteller sono capaci di prendere decisioni che portano avanti le loro storie, coinvolg Leggi di più

Quali sono le 3 variabili da tenere in considerazione se si vuole fare storytelling?

I tre principi fondamentali dello storytelling sono: emozione, autenticità, struttura narrativa chia Leggi di più