Immersione, integrazione, interattività e impatto sono le caratteristiche che contraddistinguono una narrazione efficace secondo i risultati di un’indagine commissionata da Latitude, società di ricerca e consulenza americana.
La storia deve essere raccontata in maniera profonda, attraverso un’esperienza sensoriale completa.
I lettori vogliono più retroscena, più contenuti bonus, più anticipazioni, e ne voglio usufruire senza distrazioni.
La nostra storia deve lasciare qualcosa all’interlocutore, può essere un messaggio, un insegnamento.
Alla fine della storia la persona deve aver acquisito qualcosa in più rispetto all’inizio: le storie che funzionano ti insegnano qualcosa.
Una buona storia deve essere una storia con cui si può interagire ed avere la possibilità di influenzare gli eventi ed i risultati.
Posso dunque interagire con i personaggi, la trama, anche tramite realtà virtuale, effetti 3D o altri strumenti.
Nello storytelling aziendale la storia deve ispirare, spingere le persone a compiere l’azione che vogliamo, la famosa call to action.
Deve invogliare i partecipanti a intervenire nella loro vita sulla base di quello che scoprono, impegnandosi nella storia.
Saper sfruttare questi elementi consentirà di avere un impatto significativo sul tuo pubblico, facendoti ricordare e spiccare in un panorama globale estremamente affollato.