La corsa campestre, o il cross, è una specialità dell’atletica leggera in cui si corrono distanze variabili dai 4 ai 12 chilometri su un terreno molto variabile, che può essere sterrato, erboso, sabbioso o addirittura fangoso.
Il percorso può prevedere uno o più giri in base alle categorie di atleti partecipanti e si può gareggiare individualmente o a squadre, in base alla tipologia di competizione.
La corsa campestre è fatica… ma quanti pregi
Correre con la pioggia, al freddo, nel fango o con la neve rende il nostro sport ancora più eroico.
Per prepararsi ad una gara campestre si punta ad allenamenti intervallati brevi, sprint in salita o ripetute su distanze medie, ricordandosi di correre almeno due volte a settimana su terreni sterrati o erbosi.
Utilizzare il cross come allenamento è ottimo per chi ha intenzione di gareggiare in pista nella prossima stagione, per chi ha programmato gare brevi in primavera, per chi non sopporta la fatica, per chi vuole migliorare nelle mezze maratone o per chi vuole prepararsi ad una maratona che si terrà nella tarda primavera.
Le campestri vengono solitamente corse nei periodi invernali e sono spesso propedeutiche alla preparazione per le competizioni primaverili ed estive.
Infatti, i cross, oltre ad essere affascinanti, sono utili per l’atleta che si sta preparando per altri tipi di gara come corse brevi, mezze maratone o maratone.
È importante programmare le proprie gare campestri in periodi non troppo vicini alle gare importanti su pista o su strada, per dare modo all’organismo di trasformare il lavoro muscolare pesante che la corsa campestre comporta nella capacità di correre a ritmi sostenuti per lungo tempo su percorsi più scorrevoli.
La corsa campestre, oltre a rappresentare un’ottima alternativa di allenamento, promuove la riscoperta della natura come luogo di sport, ricordando sempre che bisogna correre per star bene!