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Quando gli impianti non sono a norma?

Flaviana Monti
Flaviana Monti
2025-06-25 07:41:46
Numero di risposte : 28
0
Un impianto non a norma può provocare problemi gravi non solo in termini di sicurezza, ma anche sotto il profilo legale ed economico. Un impianto elettrico non a norma può: essere inefficiente o pericoloso; non rispettare le normative di sicurezza; far decadere l’assicurazione; comportare sanzioni amministrative; creare problemi in caso di vendita o affitto dell’immobile. Il proprietario è responsabile. La responsabilità è totale e comporta rischi penali. La mancanza di certificazione può causare: sanzioni fino a 10.000 €; responsabilità penale in caso di lesioni o morte; rifiuto di copertura da parte dell’assicurazione. Se emergono problemi non dichiarati, si può aprire una causa per vizio occulto.
Carmela Negri
Carmela Negri
2025-06-15 17:43:16
Numero di risposte : 30
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Gli impianti non sono a norma quando non rispettano la Normativa vigente per garantire la sicurezza delle persone che vi abitano o lavorano. Un impianto elettrico non a norma infatti è molto pericoloso per la salute perché potrebbe creare cortocircuiti o incendi in qualsiasi momento. Spesso infatti, capita purtroppo di sentire notizie al telegiornale di interventi dei Vigili del Fuoco per spegnere incendi in abitazioni causati da impianti elettrici non a norma e quasi sempre ci scappa il morto. Se anche una sola di queste disposizioni non è rispettata allora l’impianto elettrico non è a norma. Un impianto non a norma è anche quello in cui non ci sono fili protetti da contatti diretti e indiretti da sole, umidità, acqua e polvere. In caso di nuova costruzione o di ristrutturazione e modifica dell’impianto elettrico occorre che l’impresa che ha eseguito i lavori rilasci il certificato di conformità. Negli uffici e luoghi pubblici, ma anche nelle scale condominiali, devono essere presenti le luci di emergenza per non rimanere completamente al buio fin che aspettiamo che ritorni la luce.

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Carla Giordano
Carla Giordano
2025-06-15 15:22:10
Numero di risposte : 23
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Gli impianti non sono a norma quando non sono stati progettati, realizzati e certificati secondo le disposizioni del Decreto Ministeriale 37/2008 e delle norme tecniche CEI in vigore all’epoca dell’installazione. Un impianto non conforme può comportare gravi rischi per la salute e la sicurezza: cortocircuiti, incendi, perdite d’acqua, esplosioni di caldaie o scosse elettriche sono solo alcune delle possibili conseguenze. In caso di sinistro, le assicurazioni potrebbero rifiutare il risarcimento se emerge che l’impianto non era a norma. Anche sotto il profilo legale, il proprietario rischia sanzioni amministrative e responsabilità civili o penali, specialmente se l’impianto causa danni a terzi o ai condomini. Il mancato rispetto della normativa impiantistica può comportare sanzioni fino a 10.000 euro, oltre alla sospensione di eventuali agevolazioni fiscali o blocchi su pratiche edilizie. Le autorità locali e gli enti preposti alla sicurezza, come i Vigili del Fuoco, possono disporre accertamenti e imporre l’immediata sospensione dell’attività o l’inagibilità dell’immobile. Un impianto si considera “a norma” quando è stato progettato, realizzato e certificato secondo le disposizioni del Decreto Ministeriale 37/2008 e delle norme tecniche CEI in vigore all’epoca dell’installazione. Deve essere dotato di dichiarazione di conformità oppure, in mancanza, di una dichiarazione di rispondenza rilasciata da tecnico abilitato. Gli impianti devono essere sicuri, ispezionabili, documentati e dimensionati correttamente in base all’uso previsto. Questo vale per abitazioni, uffici, locali commerciali e strutture produttive.
Luisa Santoro
Luisa Santoro
2025-06-15 14:40:19
Numero di risposte : 26
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Quando un impianto elettrico è fuori norma, la sicurezza è compromessa, mettendo a rischio la vita delle persone e la protezione dei beni. Incidenti associati agli impianti non a norma possono causare danni materiali e persino perdite di vite umane. Un impianto elettrico non a norma è spesso meno efficiente e consuma più energia. Ciò si traduce in costi più elevati e prestazioni ridotte, creando disagi e problemi aggiuntivi per i proprietari degli impianti. Uno dei segnali più evidenti di un impianto non a norma è l’uso di materiale non conforme o danneggiato. Un’installazione elettrica fuori norma può presentare problemi di isolamento, mancanza di protezione dalle folgorazioni e assenza di dispositivi di protezione contro le sovracorrenti e le sovratensioni. Un altro segnale di non conformità di un impianto elettrico è un’elevata inefficienza energetica. Infine, un chiaro segnale di non conformità è l’assenza di documentazione adeguata e certificazioni. L’assenza di tali documenti può indicare che l’impianto non è stato installato o manutenuto secondo le normative vigenti.

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Jole Fontana
Jole Fontana
2025-06-02 10:02:38
Numero di risposte : 32
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Un immobile può essere venduto con impianti a norma o meno. Prima del 25 giugno 2008 era obbligatorio allegare all’atto di vendita la dichiarazione di conformità o la dichiarazione di rispondenza degli impianti alle norme di sicurezza. Norma abrogata proprio in pari data. Oggi vale il principio di “autonomia negoziale”, ovvero le parti contraenti tengono conto nella definizione del prezzo che l’impianto elettrico è funzionante, ma non a norma, in quanto privo del relativo certificato. In questo caso il notaio indicherà in modo espresso nell’atto la pattuizione delle parti, in deroga alla norma che prevede che “la parte venditrice è tenuta a garantire alla parte acquirente la conformità degli impianti alla normativa vigente…. È palese che, nel caso in cui oggetto della compravendita sia un immobile privo di dichiarazione di conformità, anche il valore dell’offerta di acquisto sarà influenzato e prevedibile una maggiore trattativa sul prezzo richiesto.
Cecco Orlando
Cecco Orlando
2025-06-02 08:48:12
Numero di risposte : 22
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Un impianto elettrico non a norma può essere pericoloso e rappresentare un rischio di incendio o di scosse elettriche per gli occupanti della casa. Per questo motivo, il proprietario dell'immobile potrebbe essere soggetto a sanzioni legali da parte delle autorità competenti per non aver garantito un ambiente sicuro agli inquilini. Queste sanzioni possono includere multe e richieste di regolarizzazione dell'impianto. Un impianto elettrico non a norma potrebbe rendere l'immobile inaffittabile fino a quando non vengono effettuati gli adeguamenti necessari per renderlo conforme alle normative di sicurezza. L’impianto elettrico non a norma può comportare rischi per la sicurezza degli occupanti e può avere conseguenze legali e finanziarie per il proprietario dell'immobile. È importante garantire che gli impianti siano regolarmente manutenuti e sottoposti a controlli per evitare tali problemi. Il proprietario è responsabile della manutenzione e della messa a norma dell’impianto elettrico dell’immobile affittato, secondo l'articolo 1575 del Codice civile. L’intervento su un impianto non a norma deve essere affidato a un tecnico qualificato per evitare rischi legali e incidenti. La sicurezza è una priorità, quindi è importante agire prontamente per affrontare il problema e proteggere la tua sicurezza e quella degli altri occupanti dell'edificio.
Sasha Ferraro
Sasha Ferraro
2025-06-02 07:43:44
Numero di risposte : 26
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Se questi dovessero essere assenti, l’impianto non sarà a norma. Un impianto a norma possiede le seguenti caratteristiche: l’impianto deve essere dotato di interruttori differenziali ad almeno 2 unità, per avere la continuità dell’energia elettrica a 2 linee, e le linee di alimentazione dei grandi elettrodomestici devono essere differenziate rispetto a quelle della luce; devono essere istallate luci di emergenza e di sicurezza che si azionano nel caso di mancanza temporanea della corrente elettrica; non devono esserci nel sistema conduttori in tensione a vista o facilmente accessibili, perché questi possono costituire un pericolo; per lo stesso motivo non devono esserci fili volanti o coperti da nastro isolante o posti in prossimità di una fonte di acqua e i cavi devono essere disposti in canaline. La responsabilità dell’impianto elettrico ricade sull’istallatore che lo ha certificato, quindi è opportuno prestare attenzione all’istallazione e al suo rispetto delle direttive europee vigenti. Una cosa semplice da fare è verificare che i prodotti che sono montati nell’impianto rechino il marchio CE o CEI: se questo marchio è assente, vuol dire che il prodotto non rispetta le normative europee.