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Come nutrire un malato di Parkinson?

Celeste Ricci
Celeste Ricci
2025-10-31 20:49:40
Numero di risposte : 25
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Per le persone con Parkinson in terapia con levodopa, al fine di favorirne l’efficacia, è importante: 1. assumere la levodopa da 30 minuti a un’ora prima dei pasti: 2. consumare carboidrati: 3. prestare attenzione alle proteine: 4. assumere grassi, ma con moderazione: 5. bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno:
Samira Donati
Samira Donati
2025-10-31 19:18:18
Numero di risposte : 27
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Per combattere tale patologia, che in Italia conta circa 300 mila pazienti, il 29 novembre si celebra la Giornata nazionale del Parkinson per raccogliere fondi e sensibilizzare gli italiani sulla prevenzione, la dieta e gli esercizi corretti che permettono ai pazienti di mantenere una buona qualità di vita. I consigli da seguire sono preziosissimi per cercare di mantenere il paziente attivo e possono essere riassunti in 4 regole di vita. A tavola sì ai carboidrati, no alle proteine. Il giusto mix di calorie totali giornaliere dovrebbe comprendere carboidrati (55-60%), grassi (25-30%) riducendo quelli saturi come burro, lardo, salumi e carni grasse, cereali integrali e 4-5 porzioni al giorno tra frutta e verdura. Per prevenire la stipsi e eventuali infezioni urinarie bisogna bere almeno 1,5 litri d’acqua mentre l’apporto di proteine va tenuto sotto controllo.

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Tristano Basile
Tristano Basile
2025-10-31 18:45:36
Numero di risposte : 31
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Una corretta alimentazione nel morbo di Parkinson è indispensabile per prevenire la malnutrizione sia per difetto che per eccesso. Una corretta alimentazione nel morbo di Parkinson è fondamentale per favorire l’assorbimento della levodopa, il principale farmaco utilizzato per controllare i sintomi neurologici. E’ indispensabile attuare un programma dietetico per il controllo dei disturbi gastrointestinali e per ottimizzare l’apporto energetico. Per il controllo della disfagia, la consistenza del pasto deve essere modificata per permettere una più facile deglutizione, ridurre le sforzo alla masticazione ed evitare la polmonite ab ingestis. Per la stipsi, l’aumento dell’apporto di fibre, spesso basso nei pazienti con malattia di Parkinson, aumenta complessivamente la motilità̀ intestinale. Deve essere ottimizzato l’apporto calorico. Poiché, l’assunzione di levodopa, con i pasti proteici può̀ ritardare o attenuare la risposta terapeutica, va impostata una dieta con una riduzione e ridistribuzione delle proteine totali, concentrandole nel pasto serale, lontano da levodopa. La dieta mediterranea sembra essere il modello alimentare di scelta.