Il senso del gusto è costituito da varie strutture primarie e secondarie molto complesse, a cui partecipano le labbra, la lingua, il palato e le papille gustative.
Gustare un cibo o una bevanda gradevoli induce un certo grado di felicità.
La felicità indotta dall'assunzione del cibo implica non solo il gusto ma anche gli altri sensi: l'olfatto, il tatto, la vista, l'udito.
Parte della felicità del cibo è anche la convivialità, il consumarlo insieme ad altre persone, condividerne il gradimento, e godere del godimento altrui.
Sedersi a tavola e mangiare insieme a familiari, amici, persone care, provoca felicità.
Alcuni cibi diventano parte integrante del godimento in occasioni speciali e solo in quelle.
Nel nostro cervello esiste un sistema - detto sistema del piacere - formato da un complesso apparato che origina da una piccola struttura chiamata ipotalamo, composta da numerosi nuclei che attivano e controllano il sonno, il bilancio idrosalino e l'assunzione del cibo.
Negli umani, la stimolazione di queste strutture produce sensazioni di piacere e godimento simili all'orgasmo, attraverso la liberazione di un mediatore chimico, detto endorfina.