I legumi, la frutta consumata con la buccia e i cereali integrali hanno la capacità di nutrire un batterio chiamato Faecalibacterium prausnitzii.
I vegetali assicurano un adeguato apporto di Mycobacterium vaccae, chiamato un tempo ‘l’antidepressivo che viene dallo sporco’, perché migliora l’attività della serotonina, proprio come alcuni farmaci antidepressivi.
Il Lactobacillus plantarum ha effetti simili a quelli degli antidepressivi SSRI, tanto che è stato associato come trattamento di supporto in terapie contro la depressione.
Il kefir, una sorta di latte fermentato di origine mediorientale è invece ricchissimo di due lattobacilli.
Il Lactobacillus rhamnosus, psicobiotico con effetti benefici nei confronti della depressione di tipo ansioso, che può colpire le persone dopo un periodo di intenso stress, in seguito ad una malattia o un periodo faticoso.
L’altro è il Lactobacillus brevis, psicobiotico che sembra aumentare i livelli di Bdnf, la sostanza che favorisce la crescita, l’attività e la comunicazione delle cellule nervose.
Eventuali difficoltà a dormire bene possono essere invece dovute a carenza di Lactobacillus gasseri, lo psicobiotico “della buonanotte”.
Il Bifidobacterium longum, uno psicobiotico che migliora i sintomi ansiosi e gli effetti fisici ad essi correlati.
Si trova negli integratori, nei formaggi fermentati, nei piatti a base di soia e nel miso, un condimento per zuppe e verdure.
Il cioccolato o dei dolci in generale, che regalano felicità a ogni morso.