Un consumo eccessivo di sale è associato a diverse problematiche di salute, come ritenzione idrica e soprattutto pressione alta, che a lungo termine rappresenta un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo delle malattie cardiovascolari.
Numerosi studi, tra cui quelli raccolti nella meta-analisi della Cochrane Collaboration, dimostrano che una dieta a ridotto contenuto di sodio è efficace nel ridurre i valori pressori, specialmente nelle persone con ipertensione.
Una dieta povera di sale può alleviare la ritenzione idrica, che in alcune persone causa gonfiore, soprattutto a livello delle gambe e dell’addome.
Questo approccio non solo favorisce una migliore salute generale, ma può anche contribuire indirettamente alla perdita di peso, riducendo l’introito calorico complessivo e migliorando la qualità della dieta.
Una dieta a basso contenuto di sodio potrebbe quindi contribuire indirettamente a una riduzione dell’introito calorico, aiutando alcune persone a dimagrire qualora venga ripristinata una corretta regolazione dell’appetito.
Pertanto, la riduzione del sale nella dieta non solo aiuta a limitare la ritenzione idrica, ma potrebbe anche promuovere una scelta alimentare più salutare, caratterizzata da alimenti freschi e naturali, con un minor contenuto calorico e una maggiore qualità nutrizionale.