SSL e il suo successore TLS sono dei protocolli crittografici che permettono una comunicazione sicura end-to-end.
Il protocollo TLS consente alle applicazioni client/server di comunicare attraverso una rete sicura in modo tale da prevenire la manomissione dei dati, la falsificazione e l’intercettazione.
In realtà la limitazione della dimensione delle chiavi a 40 bit è stata esplicitamente imposta per rendere la cifratura abbastanza debole da potere essere forzata dalle autorità giudiziarie che volessero decifrare il traffico cifrato, ma comunque resistente agli attacchi da parte di entità con minori risorse tecnologiche.
Le implementazioni moderne utilizzano chiavi per la cifratura simmetrica a 128 o più bit.
Il browser valida il certificato del server controllando che la firma digitale dei certificati del server sia valida e riconosciuta da una certificate authority conosciuta utilizzando una cifratura a chiave pubblica.
Il protocollo TLS permette anche un’autenticazione bilaterale, tipicamente utilizzata in applicazioni aziendali, in cui entrambe le parti si autenticano in modo sicuro scambiandosi i relativi certificati.
Questa autenticazione (definita Mutual authentication) richiede che anche il client possieda un proprio certificato digitale cosa molto improbabile in un normale scenario.
Solo le Autorità certificate possono generare certificati validi con un URL incorporato in modo che il confronto fra l’URL apparente e quella contenuta nel certificato possa fornire un metodo certo per l’identificazione del sito.
Il protocollo TLS permette alle applicazioni client/server di comunicare attraverso una rete sicura in modo tale da prevenire la manomissione dei dati, la falsificazione e l’intercettazione.
Lo stack protocollare TCP/IP di Internet, diversamente dal modello ISO-OSI, non prevede di per sé funzionalità di sicurezza per motivi storici legati all’uso principale della rete alla sua origine (che consisteva solamente in uno scambio di dati tra scienziati), e solo successivamente con l’apertura della Rete a fini pubblici le problematiche di sicurezza sono diventate col passare del tempo sempre più importanti da cui la necessità di inserire degli strati aggiuntivi che si occupino appunto di sicurezza.
Le implementazioni moderne utilizzano chiavi per la cifratura simmetrica a 128 o più bit.
Il protocollo TLS permette anche un’autenticazione bilaterale, tipicamente utilizzata in applicazioni aziendali, in cui entrambe le parti si autenticano in modo sicuro scambiandosi i relativi certificati.
Questa autenticazione (definita Mutual authentication) richiede che anche il client possieda un proprio certificato digitale cosa molto improbabile in un normale scenario.
Il browser valida il certificato del server controllando che la firma digitale dei certificati del server sia valida e riconosciuta da una certificate authority conosciuta utilizzando una cifratura a chiave pubblica.
Solo le Autorità certificate possono generare certificati validi con un URL incorporato in modo che il confronto fra l’URL apparente e quella contenuta nel certificato possa fornire un metodo certo per l’identificazione del sito.
Il protocollo TLS consente alle applicazioni client/server di comunicare attraverso una rete sicura in modo tale da prevenire la manomissione dei dati, la falsificazione e l’intercettazione.
In realtà la limitazione della dimensione delle chiavi a 40 bit è stata esplicitamente imposta per rendere la cifratura abbastanza debole da potere essere forzata dalle autorità giudiziarie che volessero decifrare il traffico cifrato, ma comunque resistente agli attacchi da parte di entità con minori risorse tecnologiche.
SSL e il suo successore TLS sono dei protocolli crittografici che permettono una comunicazione sicura end-to-end.
Lo stack protocollare TCP/IP di Internet, diversamente dal modello ISO-OSI, non prevede di per sé funzionalità di sicurezza per motivi storici legati all’uso principale della rete alla sua origine (che consisteva solamente in uno scambio di dati tra scienziati), e solo successivamente con l’apertura della Rete a fini pubblici le problematiche di sicurezza sono diventate col passare del tempo sempre più importanti da cui la necessità di inserire degli strati aggiuntivi che si occupino appunto di sicurezza.
Varie versioni dei protocolli vengono utilizzate in applicazioni come i browser, l’e-mail, la messaggistica istantanea e il voice over IP.
Varie versioni dei protocolli vengono utilizzate in applicazioni come i browser, l’e-mail, la messaggistica istantanea e il voice over IP.
In realtà la limitazione della dimensione delle chiavi a 40 bit è stata esplicitamente imposta per rendere la cifratura abbastanza debole da potere essere forzata dalle autorità giudiziarie che volessero decifrare il traffico cifrato, ma comunque resistente agli attacchi da parte di entità con minori risorse tecnologiche.
Il protocollo TLS consente alle applicazioni client/server di comunicare attraverso una rete sicura in modo tale da prevenire la manomissione dei dati, la falsificazione e l’intercettazione.
Il browser valida il certificato del server controllando che la firma digitale dei certificati del server sia valida e riconosciuta da una certificate authority conosciuta utilizzando una cifratura a chiave pubblica.
Lo stack protocollare TCP/IP di Internet, diversamente dal modello ISO-OSI, non prevede di per sé funzionalità di sicurezza per motivi storici legati all’uso principale della rete alla sua origine (che consisteva solamente in uno scambio di dati tra scienziati), e solo successivamente con l’apertura della Rete a fini pubblici le problematiche di sicurezza sono diventate col passare del tempo sempre più importanti da cui la necessità di inserire degli strati aggiuntivi che si occupino appunto di sicurezza.
SSL e il suo successore TLS sono dei protocolli crittografici che permettono una comunicazione sicura end-to-end.
Il protocollo TLS permette anche un’autenticazione bilaterale, tipicamente utilizzata in applicazioni aziendali, in cui entrambe le parti si autenticano in modo sicuro scambiandosi i relativi certificati.
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