Il tempo richiesto per affrontare i 1000 metri è così tanto – può variare dai 20 ai 40 minuti, a seconda delle proprie capacità.
Un consiglio è quello di non avere timore di sfruttare gli aiuti dell’esterno, come la possibilità di fermarsi e allungarsi per toccare il bordo se ne sentiamo il bisogno.
Inoltre, è bene essere supportati da un’integrazione energetica adeguata allo sforzo che andremo a compiere.
Come già detto, serve tranquillità per affrontare questa sfida.
Nella prima parte della distanza, il consiglio è di respirare ogni 3 bracciate così da rallentare obbligatoriamente la velocità e, di conseguenza, controllare lo sforzo.
Se dopo la prima metà della prova si riduce il tempo di respirazione significa che è stata eseguita bene, potendo così passare a respirare ogni 2 bracciate e guadagnare qualcosa anche in velocità.
Il bagaglio acquisito non va stravolto, ma al momento della prova si mette tutto insieme in modo che sia più armonioso e continuo possibile.
Quindi non variare il tipo di bracciata, gambata, respirazione.
Cercare, per quanto possibile, di fare un ‘check tecnico’ mentre nuotiamo, avendo coscienza di come usiamo le braccia, le gambe e, nel caso, correggerci.
Una tecnica mentale utile è quella di spacchettare la distanza in distanze più piccole: quindi non si fanno 1000 metri, ma 10 volte i 100 metri, così da ragionare per singolo blocco e singolo movimento.
Bisogna ricordarsi che sforzo e difficoltà però sono diverse in acqua rispetto alla terraferma.
Avendo coscienza di questo, le prime volte è fondamentale essere seguiti e controllati da qualcuno di esperto o esperta fuori dalla vasca.