Mal di testa, nausea e persino la carie sono alcuni dei sorprendenti modi usati dal nostro corpo per manifestare uno stato ansioso.
Il mal di testa “da tensione”, innescato da irritazioni quotidiane, è il primo, vero indicatore di stress e può accompagnarsi con altri sintomi, quali irrigidimento muscolare e digrignamento dei denti.
La pelle può essere un eccellente barometro per misurare i livelli di ansia.
Lo stress può provocare la comparsa di eruzioni cutanee, di solito sotto forma di puntini rossi o di orticaria, su stomaco, schiena, braccia e viso e pur non conoscendone la causa esatta, molti esperti sono convinti che dipenda dagli effetti negativi dello stress sul sistema immunitario.
Quel dolore al collo che di solito si tende ad attribuire alle lunghe ore passate davanti al computer potrebbe invece essere un sintomo di stress che, agendo negativamente sul nostro apparato muscolo-scheletrico, provoca contrazioni e spasmi muscolari.
In medicina la sensazione della «palpebra che trema» è nota come blefarospasmo, una condizione spesso temporanea ma comunque fastidiosa, che per alcuni può essere innescata dalla tensione emotiva.
Tormentarsi le cuticole o mangiucchiarsi le unghie è un’abitudine nervosa con cui molte persone – soprattutto le donne – cercano di distrarsi per riuscire a canalizzare e affrontare lo stress.
Oltre che da una cattiva igiene orale, la carie può anche essere provocata dallo stress, soprattutto se si tende a digrignare i denti durante il giorno o quando si dorme, un’abitudine che può provocare l’erosione dello smalto.
Lo stress può sconvolgere lo stomaco e la nausea ne è la diretta conseguenza.
Sentirsi fiacchi e apatici può essere un segnale di stress.
Lo stress cronico può letteralmente ridurre le dimensioni dell’ippocampo, che svolge un ruolo fondamentale nella memoria a lungo termine, spiegando così occasionali dimenticanze quali ad esempio un appuntamento o dove si sono messe le chiavi di casa.
Se non ci si riesce a decidere su nulla – che sia cosa preparare per cena o cosa indossare per andare in ufficio – la colpa può essere dell’ansia, che provoca distrazione e riduce la capacità di concentrazione.