Il primo fu Michael Chang, che nel 1989, oltre a battere Lendl sulla terra del Roland Garros, inaugurò la serie di tennisti che durante la partita mangiavano almeno un paio di banane. Da allora è diventata il frutto simbolo dei giocatori, spesso presente nella sacca di ognuno di noi, quale rimedio per evitare l’insorgenza di crampi. Come gran parte dei frutti tropicali, anche la banana apporta un bel po’ di sostanze – non solo calorie – anche di tipo funzionale. Il cambio campo permette di idratarci correttamente, ma anche di approfittarne per reintegrare carboidrati, non solo in forma liquida.
Una banana media pesa circa 160g, cui corrispondono circa 32g di carboidrati, di cui la metà saccarosio e il restante suddiviso più o meno equamente fra glucosio e fruttosio.
Assieme a quanto assunto con l’integratore liquido, viene quindi garantita l’adeguata copertura, anche in termini di qualità.
Nei casi in cui non si sia fatto a tempo ad alimentarci correttamente, la banana può venirci in aiuto: cominciamo a sbocconcellarla già nella prima ora di gioco.
Eviteremo di incorrere in spiacevoli cali di prestazione.
Ma i vantaggi nello scegliere la banana, oltre alla praticità e reperibilità tutto l’anno, risiedono anche nella presenza di altre sostanze bioattive; lo stesso potassio, il cui ruolo è spesso enfatizzato relativamente alla prevenzione dei crampi, possiede una capacità protettiva nei confronti del cuore, essendo uno degli elementi chiave nella gestione del battito cardiaco, con un effetto ipotensivo e coadiuvante la contrazione.
Un ultimo aiuto per il nostro stato psichico: la presenza degli aminoacidi triptofano e acido glutammico, rispettivamente precursori della serotonina e del GABA (neurotrasmettitore di tipo inibitorio), permette di avere in circolo neurotrasmettitori in grado di aiutarci a combattere lo stress, davvero molto importante in un gioco impegnativo come il tennis.
Ciò che rende la banana una scelta vincente è la sua densità energetica, cioè la concentrazione in nutrienti nell’unità di peso: ne bastano un paio di morsi per ottenere ciò che ci serve, prerogativa di uno sport food.