Lo sport dei nostri tempi sta vivendo nuove sfide particolarmente serie. Le sfide più attuali che il mondo dello sport si trova oggi a dover fronteggiare riguardano: lo svilimento del corpo, poiché lo sport, se piegato a logiche di competizione esasperata o di interesse, può divenire un contesto nel quale il corpo umano viene ridotto allo stato di oggetto o vissuto solo materialmente; il ricorso al doping, una pratica che amplifica antiche e complesse problematiche morali, poiché non corrisponde ai valori di salvaguardia della salute e di gioco leale, ma rappresenta un esempio chiarissimo di perseguimento della vittoria a tutti i costi.
Il Codice di Comportamento sportivo enuncia una serie di principi molto importanti: osservanza della disciplina sportiva; principio di lealtà; divieto di alterazione dei risultati sportivi; divieto di doping e di altre forme di nocumento della salute; principio di non violenza; principio di non discriminazione; divieto di dichiarazioni lesive della reputazione; dovere di riservatezza; principio di imparzialità; prevenzione dei conflitti di interessi; tutela dell’onorabilità degli organismi sportivi; dovere di collaborazione.
Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.) è ben consapevole di questo contesto e, per tale motivo, già nel 2012 ha istituito il Garante del Codice di Comportamento Sportivo, che adotta istruzioni, vigila sulla corretta attuazione del Codice e segnala ai competenti organi degli Enti di appartenenza i casi di sospetta violazione, ai fini del conseguente giudizio disciplinare.
Tutto questo, ovviamente, fermi restando i poteri di controllo del C.O.N.I. stesso, che ha previsto tale figura nel contesto del Codice di Comportamento Sportivo, documento nel quale sono indicati e specificati i doveri fondamentali, inderogabili e obbligatori, di lealtà, correttezza e probità previsti e sanzionati dagli Statuti e dai regolamenti del C.O.N.I., delle Federazioni sportive nazionali.
Solo lo sport, sano e pulito, aderente allo spirito olimpico e alle sue regole, diventa autentico modello di vita e di libertà, generatore di cultura dell’incontro, della pace, dell’inclusione e – in ultima analisi – di etica pubblica.