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Cosa si intende per zone termiche?

Clara Rossetti
Clara Rossetti
2025-06-22 18:50:09
Numero di risposte : 34
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Il territorio nazionale, infatti, è suddiviso in 6 zone climatiche in base alla media delle temperature giornaliere. Ciò permette di valutare quale sia il fabbisogno termico per ciascuna area, così da ottimizzare i consumi, le emissioni di CO2 nell’atmosfera e l’impatto economico dell’approvvigionamento energetico. La definizione delle fasce viene fatta tramite i gradi-giorno (GG o gr-g). Essi corrispondono alla somma, in tutti i giorni dell’anno, della differenza (solo quella positiva) tra la temperatura dell’ambiente interno (fissata per convenzione a 20°C) e la temperatura media esterna giornaliera. Ciò significa che più è elevato tale numero, più rigido sarà il clima in quel territorio. Tale indicatore è valutato da comune a comune.
Gino Conte
Gino Conte
2025-06-15 08:42:04
Numero di risposte : 28
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Zona termica è definita come una parte dell’edificio, cioè un insieme di ambienti a temperatura controllata o climatizzati, che abbia una sufficiente uniformità spaziale nella temperatura dell’aria e per la quale si ha un unico e comune valore prefissato della grandezza controllata. La zona termica è parte dell’ambiente climatizzato mantenuto a temperatura uniforme attraverso lo stesso impianto di riscaldamento, raffrescamento o ventilazione. In dettaglio la zona termica è definita come una parte dell’edificio, cioè un insieme di ambienti a temperatura controllata o climatizzati, che abbia una sufficiente uniformità spaziale nella temperatura e per la quale si ha un unico e comune valore prefissato della grandezza controllata, si abbia la stessa tipologia di occupazione e destinazione d’uso, e che sia servito allo scopo da un’unica tipologia di sistema impiantistico, ovvero da due tipologie tra loro complementari, purchè facenti parte dello stesso impianto termico.

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Elga Testa
Elga Testa
2025-06-15 04:25:23
Numero di risposte : 24
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La modalità operativa del programma Lex10 Professional è basata sull'analisi delle zone termiche così come richiesto dalla normativa. La zona termica è quella parte dell'edificio riscaldata alla stessa temperatura che, per legge, è sempre di 20 °C tranne casi particolari. Pertanto nel caso, ad esempio, di un condominio riscaldato da una caldaia centralizzata e dove non sono presenti delle zone particolari la zona termica è TUTTO il condominio, mentre nel caso di un appartamento riscaldato da un generatore autonomo la zona termica è solamente l'appartamento. Si precisa nuovamente che, solitamente, si hanno differenti zone termiche solo in alcuni casi particolari come ad esempio ospedali con sale operatorie o locali tecnici adibiti a fisioterapia o analoghi, oppure impianti sportivi con piscine e/o spogliatoi. Appare chiaro quindi che utilizzare una zona termica per ogni locale del condominio o appartamento è un errore in quanto di nessuna utilità ai fini della verifica. Per zona a temperatura costante si intende uno spazio esterno alla zona termica in esame ma confinante con esso, ad una temperatura che si mantiene costante nel tempo ed è diversa da quella della zona termica. Per zona non riscaldata costante si intende uno spazio esterno alla zona termica in esame, confinante con esso ma non riscaldato come un vano scala, un garage, etc.
Leone Milani
Leone Milani
2025-06-05 00:03:40
Numero di risposte : 28
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Zona termica è una parte dell’ambiente climatizzato mantenuto a temperatura uniforme attraverso lo stesso impianto di riscaldamento, raffrescamento o ventilazione. La zona termica è definita come una parte dell’edificio, cioè un insieme di ambienti a temperatura controllata o climatizzati, che abbia una sufficiente uniformità spaziale nella temperatura dell’aria e per la quale si ha un unico e comune valore prefissato della grandezza controllata. Si abbia la stessa tipologia di occupazione e destinazione d’uso, e che sia servito allo scopo da un’unica tipologia di sistema impiantistico, ovvero da due tipologie tra loro complementari, purchè facenti parte dello stesso impianto termico. Nella maggior parte dei casi ad un subalterno è associata una unica zona termica.

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Amerigo Palmieri
Amerigo Palmieri
2025-06-04 20:38:41
Numero di risposte : 20
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Il territorio nazionale è suddiviso in 6 zone climatiche in base alla media delle temperature giornaliere. Ciò permette di valutare quale sia il fabbisogno termico per ciascuna area, così da ottimizzare i consumi, le emissioni di CO2 nell’atmosfera e l’impatto economico dell’approvvigionamento energetico. La definizione delle fasce viene fatta tramite i gradi-giorno. Essi corrispondono alla somma, in tutti i giorni dell’anno, della differenza tra la temperatura dell’ambiente interno e la temperatura media esterna giornaliera. Ciò significa che più è elevato tale numero, più rigido sarà il clima in quel territorio. Tale indicatore è valutato da comune a comune. Il D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 ha introdotto, in base al calcolo dei gradi-giorno, sei zone climatiche sul territorio italiano. La zona A quindi è quella con i climi più caldi, mentre la zona F sono le aree più fredde.