Quali sono i fondi europei disponibili per aprire una palestra nel 2025?

I contributi per realizzare gli interventi ammessi possono essere utilizzati sui mutui contratti dagli enti beneficiari per la realizzazione diretta dell’intervento. Le risorse possono essere utilizzate da Comuni, Unioni di Comuni, Comuni in forma associata, Città Metropolitane, Province e Regioni per spese di investimento relative a interventi sul patrimonio culturale. Gli interventi relativi al patrimonio culturale possono essere finalizzati alla prevenzione, manutenzione e restauro, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale per assicurarne le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica. I progetti e gli interventi, per essere ammessi a contributo, devono essere muniti di tutte le dichiarazioni, autorizzazioni, permessi e atti analoghi previsti dalla normativa di settore. L’importo massimo di mutuo agevolabile per ciascuna istanza e complessivo è di 2 milioni di euro per i piccoli Comuni, 4 milioni di euro per i Comuni medi, le Unioni dei Comuni e i Comuni in forma associata e 6 milioni di euro per i Comuni capoluogo, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni. Le istanze potranno essere presentate tramite portale dedicato a partire dalle ore 12,00 del 06/11/2024 e non oltre le ore 23,59 del 30/05/2025. La misura massima di tasso di interesse agevolabile con il “Contributo” è quella stabilita con determina del Capo della Direzione competente in materia di debito pubblico. I contributi possono essere utilizzati per il cofinanziamento dei contributi regionali o nazionali o europei in conto capitale. Il Contributo, calcolato su una durata massima di mutuo di 10 anni, potrà essere fruito anche su mutui di durata superiore. In tal caso il Contributo concesso sarà distribuito sull’intera durata del mutuo, suddiviso in quote di eguale importo su ciascuna rata d’ammortamento. L’erogazione del Contributo avverrà in unica soluzione, direttamente sul conto corrente dell’Ente beneficiario, successivamente alla positiva verifica della documentazione attesta l’avvenuta completa realizzazione dell’intervento ammesso a Contributo.

Per aprire una palestra nel 2025, ci sono diversi fondi europei disponibili. Il Credito d'Imposta 4.0 prevede un contributo per l'acquisto di macchinari 4.0, con una misura del 40% del costo del bene strumentale fino a 2,5 milioni di Euro e del 20% del costo del bene strumentale oltre i 2,5 milioni di Euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro. Il Bando ISI INAIL offre un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese, fino a un massimo di 130.000 Euro, per investimenti in progetti per il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori. Il Bando Startup prevede un contributo pari al 50% delle spese ammissibili, tra cui l'acquisto di beni strumentali, macchinari, attrezzature e arredi nuovi. La Nuova Sabatini offre un contributo in conto impianti a fronte di una richiesta di finanziamento o leasing, con rimborso in via convenzionale su un finanziamento della durata massima di 5 anni. Inoltre, esistono molti altri contributi ed agevolazioni per svariate tipologie di spesa e investimento. È importante contattare un esperto per richiedere il contributo e verificare quali altri bandi sono disponibili per la propria attività.

Non ci sono fondi europei disponibili per aprire una palestra menzionati nell'articolo. La ricerca dei bandi per finanziamenti a fondo perduto può essere un compito impegnativo. Sfortunatamente, la mancanza di piattaforme centralizzate rende la ricerca dei bandi un processo lento e faticoso. Consigliamo di consultare i siti istituzionali delle Regioni e del tuo Comune, oltre a quelli del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'Unione Europea. Tieni presente che i bandi vengono pubblicati con cadenza irregolare e dovrai monitorare costantemente queste piattaforme per non perdere un'occasione preziosa.