Chi può percepire un compenso in associazione società sportiva?

Davis Vitale
2025-07-16 04:57:12
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Un socio può percepire compensi come amministratore, istruttore e/o locatore dell’immobile in cui viene svolta l’attività.
Tuttavia, tale risoluzione non si applica alle prestazioni rese da coloro che siano contemporaneamente tecnici e membri dell’organo di amministrazione.
La riforma risolve questa situazione in due modi.
Da un lato, abroga la figura del collaboratore ex art. 67 e introduce la figura del lavoratore sportivo, stabilendo una disciplina specifica per gli istruttori che ricevono compensi dalle ASD o SSD.
Dall’altro lato, l’art. 35, comma 8-quater, dispone che per i rapporti di lavoro sportivo iniziati prima del termine di decorrenza indicato all’art. 51 e inquadrati come collaborazione ex art. 67, non si dà luogo a recupero contributivo, sanando le posizioni pregresse.
La questione dei rimborsi forfettari di spesa e compensi per coloro che svolgono più ruoli all’interno dell’associazione rimane ancora aperta.

Bernardo Bianco
2025-07-16 04:32:30
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Il compenso erogato al presidente, se previsto, deve essere deliberato in maniera trasparente dall’assemblea dei soci e riportato nei documenti ufficiali dell’associazione.
È importante sottolineare che ogni forma di remunerazione deve essere giustificata da un effettivo rapporto di lavoro o collaborazione.
Deve essere inoltre commisurata alle effettive responsabilità e al tempo dedicato alla gestione dell’associazione.
Se il presidente è considerato un lavoratore autonomo o un collaboratore, il compenso ricevuto sarà soggetto a ritenuta d’acconto e contribuzione previdenziale, secondo le aliquote vigenti.
È fondamentale che l’ASD emetta un regolare contratto di prestazione d’opera o collaborazione, dettagliando l’entità della remunerazione e le modalità di pagamento.
Per assicurare una gestione corretta del compenso del presidente di un’ASD, è consigliabile adottare alcune buone pratiche:
Stabilire criteri chiari e trasparenti per la determinazione del compenso, considerando il budget dell’associazione e le attività svolte dal presidente.
Documentare adeguatamente tutte le decisioni relative al compenso e le operazioni di pagamento.
Verificare periodicamente la conformità delle pratiche adottate con le normative fiscali e contributive in vigore.
Per le ASD, l’approccio alla remunerazione dei ruoli direttivi, inclusa la figura del presidente, deve essere guidato da principi di trasparenza, equità e responsabilità.
È essenziale che queste entità promuovano una cultura di gestione etica.
Ogni decisione finanziaria, compresa la determinazione e l’erogazione del compenso, deve essere presa nell’interesse dell’associazione e dei suoi membri.

Domingo Sala
2025-07-16 02:54:12
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La risposta va trattata in maniera larga e dettagliata, vediamo perché.
Un vincolo cardine per lo sport dilettantistico è l’assenza di fine di lucro, come disciplinato dall’art. 90, comma 18 della Legge 289/2002 in tema di previsione dei contenuti minimi dello statuto degli enti non commerciali.
Conseguenza diretta di questa previsione è l’impossibilità di distribuzione diretta o indiretta degli utili.
Se lo statuto lo stabilisce, il Presidente potrà percepire compensi purchè disciplinati dagli articoli 67 e 69 del TUIR, ovvero:
– Indennità di carica, fino al tetto massimo previsto per i presidenti dei collegi sindacali selle S.p.A.
– Indennità di trasferta, compensi e premi connessi all’attività sportiva
Tali compensi potranno essere erogati o come redditi diversi entro la franchigia dei 10.000 euro, o come prestazioni occasionali, che ricordiamo non possono superare i 30 giorni e i 5.000 euro lordi per percipiente.
A tali compensi occasionali andrà applicata la ritenuta d’acconto pari al 20%.
Dunque, per concludere, la risposta è affermativa e lei potrà percepire compensi.

Ciro Martinelli
2025-07-16 01:45:31
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La tassazione agevolata è dunque applicabile ai compensi erogati alle seguenti figure: atleti, allenatori, arbitri e giudici di gara dilettanti; istruttori; massaggiatori; dirigenti che svolgono funzioni non retribuite in base a norme organizzative interne ma indispensabili alla realizzazione della manifestazione sportiva dilettantistica; soggetti che intrattengono in favore di società ed associazioni sportive dilettantistiche rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo/gestionale di natura non professionale.
Le indennità di trasferta e i compensi di co.co.co. di carattere amministrativo di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche rientrano in questa categoria.
I compensi erogati possono essere percepiti da atleti, allenatori, arbitri e giudici di gara dilettanti, istruttori, massaggiatori.
I dirigenti che svolgono funzioni non retribuite possono percepire compensi.
I soggetti che intrattengono rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo/gestionale di natura non professionale possono percepire compensi.

Valdo Orlando
2025-07-16 01:21:41
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I compensi di cui alla lett. m) dell’articolo 67, comma 1, del TUIR, percepiti dal socio in qualità di istruttore e allenatore nell’ambito dell’attività sportiva dilettantistica, configurano distribuzione indiretta dei proventi se superiori del 20 per cento rispetto ai salari o stipendi previsti per le medesime qualifiche dai contratti collettivi di lavoro.
Se un amministratore può percepire i c.d. compensi sportivi, a maggior ragione potrà percepire compensi per attività professionale.
Nel caso in cui non esista una retribuzione di riferimento per il calcolo “matematico” indicato della Risoluzione, tali compensi non dovranno essere superiori a quelli corrisposti agli altri istruttori per la medesima attività.
Se il compenso è in linea con quello degli altri istruttori, non c’è distribuzione indiretta di utili, e quindi per tale motivo non c’è nemmeno la sottrazione/dissipazione delle risorse sociali.

Mariano Bernardi
2025-07-16 00:57:30
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Il Presidente di una Associazione può essere pagato come istruttore.
Le norme che disciplinano il rapporto di lavoro degli istruttori nelle associazioni sportive dilettantistiche sono contenute nel Decreto Legislativo 23 marzo 2018, n. 55.
Nel caso di un presidente di un’associazione sportiva dilettantistica, il compenso magari non gli può essere riconosciuto direttamente in quanto presidente, ma può essere retribuito come istruttore per l’attività di allenamento e insegnamento svolta nell’ambito dell’associazione, essendo previsto il divieto di percepire compensi induce l’individuazione di tale soggetto nell’essere considerato in un rapporto di lavoro.