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Quando è obbligatorio il bagno per i dipendenti?

Rosalino Caruso
Rosalino Caruso
2025-06-28 15:59:11
Numero di risposte : 24
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La prima cosa da dire è che il datore di lavoro deve sempre mette i lavoratori nelle condizioni di avere a disposizione “la mobilità e l’utilizzazione dei servizi sanitari e di igiene personale”. Il datore di lavoro può sottoscrivere un regolamento interno che bilanci le esigenze della società e quelle del dipendente. Per esempio può prevedere che, prima di assentarsi, il lavoratore deve segnalare ai colleghi che si assenterà e deve assicurarsi di essere coperto. Nel momento in cui questo divieto posto dal datore di lavoro ai suoi lavoratori causa dei problemi, questi ultimi possono chiedere un risarcimento danni. I danni possono essere patrimoniali, nel momento in cui si realizza una diminuzione a livello economico. Discorso diverso per i danni non patrimoniali, quando cioè viene danneggiata la qualità della vita o l’integrità psico fisica. Il Decreto legislativo del 9 aprile del 2008, numero 81, con un riferimento specifico all’articolo 63, comma 4. L’azienda non ha nessun diritto di vietare ai propri dipendenti la possibilità di andare in bagno ogni qual volta questo si rende necessario. Laddove questo diritto dei lavoratori viene violato, il datore di lavoro rischia davvero grosso e dopo andremo ad analizzare anche le sanzioni.
Gianantonio Ruggiero
Gianantonio Ruggiero
2025-06-27 04:44:06
Numero di risposte : 32
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Il bagno per i dipendenti è obbligatorio in ogni ristorante. Devono essere previsti dei servizi igienici accessibili solo ai lavoratori. Le dimensioni minime del bagno per i dipendenti devono essere 1×1,20mt e deve esserne presente almeno uno e comunque ne va previsto un numero congruo, secondo quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro.

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Lisa Fabbri
Lisa Fabbri
2025-06-13 17:04:20
Numero di risposte : 27
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Il lavoratore ha diritto a una interruzione di almeno 10 minuti se l'orario giornaliero supera le 6 ore. Il dipendente può andare in bagno anche al di fuori delle pause previste dal regolamento interno e, se urgente, il datore non può opporsi. Andare in bagno per il tempo necessario per espletare le funzioni fisiologiche non ha poi alcun impatto sullo stipendio proprio perché è inferiore a 10 minuti. Deve essere quindi momentaneamente rimpiazzato. Il principio è stato di recente affermato da una sentenza del tribunale che ha messo nero su bianco il rischio di pregiudicare l'integrità psicofisica del lavoratore.
Nico Silvestri
Nico Silvestri
2025-06-13 16:58:44
Numero di risposte : 36
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Secondo il Decreto legislativo dell’8 aprile 2003, n°66, se l’orario di lavoro supera le 6 ore, i dipendenti hanno diritto a una pausa. La normativa sulla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, specificata nel Decreto legislativo del 9 aprile 2008, n°81, stabilisce che i lavoratori devono poter accedere ai servizi igienici anche al di fuori delle pause ufficiali. Il datore di lavoro è tenuto a garantire: “misure idonee a consentire la mobilità e l’utilizzazione dei servizi sanitari e di igiene personale”. La mancata osservanza di queste misure costituisce una violazione della normativa sulla salute e sicurezza dei lavoratori. In caso di danno al lavoratore, quest’ultimo può richiedere un risarcimento, proporzionato all’entità del danno subito. Non solo il datore di lavoro non può impedire ai dipendenti di andare in bagno oltre la pausa programmata, ma deve anche garantire che le strutture necessarie siano adeguate. Il datore di lavoro deve considerare le necessità fisiologiche dei dipendenti, garantendo però una presenza costante sul posto di lavoro. La normativa sulla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro prevede anche che l’azienda fornisca locali di riposo, spogliatoi, docce e bagni con acqua corrente calda, dotati di mezzi detergenti e asciugamani, situati vicino al luogo di lavoro.

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Cleros Villa
Cleros Villa
2025-05-31 20:44:15
Numero di risposte : 29
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Nello specifico, per i locali come bar, ristoranti e pizzerie in cui è prevista la consumazione sul posto, è obbligatorio avere bagni disponibili per i clienti. Tuttavia, l'obbligo di fornire servizi igienici non si applica a tutti i tipi di locali. Ad esempio, le pizzerie d'asporto e le gelaterie, dove i clienti consumano immediatamente i prodotti o optano per l'asporto, non sono tenute a fornire servizi igienici a meno che non prevedano anche un servizio ai tavoli. Questa eccezione si basa sul presupposto che i clienti di questi locali non trascorreranno un periodo prolungato all'interno dell'esercizio. Gli esercizi commerciali che offrono servizi di somministrazione di alimenti e bevande, come bar, ristoranti e pizzerie, sono tenuti per legge a fornire servizi igienici adeguati ai propri clienti. Questi servizi devono essere distinti per sesso, prevedendo almeno un bagno per uomini e uno per donne. Inoltre, deve essere presente un bagno accessibile ai disabili, che può essere integrato con uno dei bagni esistenti.