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Qual è la destinazione d'uso di uno studio di personal trainer?

Osvaldo Piras
Osvaldo Piras
2025-07-23 06:20:05
Numero di risposte : 31
0
Lo studio di personal trainer è ad uso ufficio/studio professionale. La categoria catastale per uno studio di personal trainer deve essere A10. La destinazione d’uso autorizzata a livello edilizio/urbanistico deve corrispondere alla categoria catastale A10. Se l’immobile è ad uso residenziale, è necessario effettuare un cambio d’uso presso gli uffici comunali prima di stipulare il contratto. Il cambio d’uso può essere effettuato con o senza opere. Dopo il cambio d’uso, è necessario aggiornare la categoria catastale. La destinazione d'uso di uno studio di personal trainer è ufficio/studio professionale. La categoria funzionale per uno studio di personal trainer è direzionale. La categoria funzionale direzionale include anche studi privati.
Marzio Bruno
Marzio Bruno
2025-07-23 06:17:51
Numero di risposte : 19
0
La destinazione d’uso qualifica un immobile sotto l’aspetto funzionale. La destinazione d’uso ha una duplice accezione: una di carattere urbanistico, riferita alla puntuale zonizzazione funzionale del territorio con i relativi standard urbanistici, ed una di carattere edilizio, attinente al singolo edificio ed alle sue capacità funzionali. Il lavoro si propone di esaminare il regime edilizio ed urbanistico dei mutamenti di destinazione d’uso. Una prima distinzione ricorre fra il cambio di destinazione d’uso senza opere edilizie, e quello in cui esso si accompagni ad attività edilizia. Di particolare interesse, è la distinzione del cambio di destinazione d’uso come “rilevante” o “irrilevante” urbanisticamente, a seconda che esso si accompagni o meno al passaggio da una ad un’altra categoria funzionalmente autonoma sotto il profilo urbanistico. L’uso diverso comporta infatti un mutamento della qualità e quantità dei servizi collegati, integra una modificazione che incide sul carico urbanistico come originariamente previsto nella pianificazione del tessuto urbano dall’Amministrazione locale e può comportare l’aggravio di servizi.

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Carmine D'amico
Carmine D'amico
2025-07-23 04:00:15
Numero di risposte : 30
0
Rientrano in questa categorie i locali destinati: alle attività direzionali in strutture complesse come centri di attività terziarie, palazzi e aggregati d’uffici autonomamente organizzati quali sedi direttive e gestionali di agenzie, aziende private; fiere ed esposizioni merceologiche e centri congressuali e di ricerca; alle attività di piccole dimensioni di servizio alla persona e alla residenza, svolte in singole unità immobiliari, integrate in edifici che comprendono altri usi e attività (studi professionali, agenzie varie, attività di prestazione di servizi amministrativi, bancari, assicurativi, finanziari, di intermediazione, di ricerca, attività di preparazione di pasti e piatti pronti in genere e/o di produzione diretta di alimenti senza somministrazione degli stessi, quali fornai, pasticcerie, gelaterie, pizze al taglio e/o per asporto o con consegna a domicilio, rosticcerie, box-office per spettacoli musicali, teatrali, cinematografici, ecc.), agenzie di spettacolo e animazione, onoranze funebri, istituti di bellezza, centri wellness, parrucchieri, tatuatori e piercing e simili; ai centri civici e centri sociali; sedi di associazioni sindacali, politiche, di categoria, culturali, sportive; ai servizi culturali e ricreativi: spettacolo, sport, cultura, tempo libero; multiplex e multisala cinematografici, cinema, teatri, centri per il fitness e la pratica sportiva, piscine, palestre, spazi espositivi e museali, discoteche e sale da ballo, sale da gioco e sale scommesse, centri e sale polivalenti; alle attività per servizi a carattere socio-sanitario, ambulatori medici, centri e laboratori di analisi cliniche, cliniche private e case di cura, centri di assistenza socio-sanitaria comprese residenze protette con servizi socioassistenziali, centri di riabilitazione fisioterapica, veterinari.
Marina Lombardo
Marina Lombardo
2025-07-23 02:37:39
Numero di risposte : 31
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Lo studio PT è uno spazio in cui offrire servizi da Personal Trainer in modo personalizzato ed esclusivo. Con dimensioni ridotte, confortevole e ben curato, è ideale per lezioni one-to-one o in small-group da 2-4 persone alla volta. L’attrezzatura è minima ma di qualità, sufficiente per eseguire tutti gli allenamenti proposti. Offre servizi mirati per un target specifico, con allenamenti su misura per obiettivi di salute, estetica, prestazione sportiva o fitness. Rispetto alla palestra, lo studio PT garantisce maggiore attenzione al singolo cliente, con un servizio di qualità in uno spazio riservato e tranquillo. Avere il proprio studio PT permette di distinguersi nel settore, diventando riconoscibili per professionalità e qualità del servizio offerto.

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Sonia Bruno
Sonia Bruno
2025-07-13 07:41:23
Numero di risposte : 36
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La categoria catastale A/10 è la categoria prevista per l'immobile funzionale per l'attività di studi e uffici. Capita sovente, che l’immobile che si è scelto per aprire la propria l’attività professionale, come “studio privato” sia accatastato, invece, in A3 o A2. Ebbene in questi casi necessita procedere con il classico “cambio di destinazione d’uso”. Cioè, bisogna effettuare una variazione catastale in modo tale da variare la categoria da A3 o A2 ad A10. La regolamentazione della materia è di competenza comunale. Il Comune di Roma prevede ad esempio che L’introduzione di nuovi usi e funzioni all’interno dell’unità immobiliare non comporta cambio di destinazione d’uso, ai sensi delle presenti norme, se i nuovi usi non eccedono, nel complesso e con successive modificazioni, sia il 25% della SUL dell’unità immobiliare sia i 250 mq di SUL, se non appartengono ad una più alta categoria di carico urbanistico, se non sottraggono destinazioni originarie a parcheggio, se non comportano frazionamento catastale. Un altro interrogativo importante è se si può affittare, un immobile ad uso civile abitazione come studio privato. La risposta a questo quesito è negativa. Così, viceversa, un immobile A10, ad uso studio, non può essere locato, come abitazione (sia principale che seconda casa). Prima di procedere alla firma dei relativi contratti di affitto – locazione, il consiglio è quello di fare attenzione e verificare la corrispondenza dell’immobile con l’utilizzo che si vuol fare dello stesso. Rientra, comunque, tra gli obblighi del proprietario quello di mettere a conoscenza l’affittuario circa l’effettiva destinazione d’uso dell’immobile.
Augusto Grasso
Augusto Grasso
2025-07-13 05:38:51
Numero di risposte : 26
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L'accatastamento è POCO RILEVANTE in quanto non indica una destinazione d'uso edilizia. Tuttavia se l'attività è LIBERO PROFESSIONALE come stai dicendo la compatibilità vi è sempre anche se fosse una civile abitazione. In ogni caso l'accatastamento C/3 Laboratori per arti e mestieri lascia intendere una probabile destinazione artigianale, comunque compatibile. Per una certezza definitiva occorre una verifica di un tecnico ... ma se in Comune non ti hanno fatto ostacoli, e poichè l'avvio è libero e non soggetto a nessun adempimento, puoi decidere di iniziare sulla base di queste valutazioni. Buon lavoro!

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