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Cosa sono i percorsi didattici?

Felice De luca
Felice De luca
2025-07-10 21:23:49
Numero di risposte : 26
0
L’art. 10 (Curricolo dell’alunno) punto 3 del DM 182/20 indica 3 tipi di percorsi didattici seguiti dagli studenti con disabilità. Questi percorsi vanno indicati nel PEI. La progettazione disciplinare per la scuola secondaria di II grado è definita nelle Linee Guida da pagina 35 a pagina 39. Per gli studenti che seguono un percorso personalizzato c’è la possibilità di somministrare prove di verifica dichiarate equipollenti, ossia dello stesso valore di quelle della classe. Le prove equipollenti Quali personalizzazioni per il percorso personalizzato? Personalizzazioni
Guido Bernardi
Guido Bernardi
2025-06-27 20:33:04
Numero di risposte : 26
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I percorsi didattici sono costituiti da una serie di attività e iniziative finalizzate a promuovere la continuità del percorso educativo e scolastico e a promuovere la piena inclusione di tutti i bambini. La scuola primaria fa parte del primo ciclo di istruzione, articolato in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori: la scuola primaria che dura cinque anni, e la scuola secondaria di primo grado che dura tre anni. La scuola secondaria di secondo grado è composta da due tipi di percorsi: -scuola secondaria di secondo grado di competenza statale, della durata di 5 anni, rivolta agli alunni dai 14 ai 19 anni. I percorsi didattici sono progettati per promuovere la continuità del percorso educativo e scolastico e per assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative. I percorsi didattici sono finalizzati a stimolare le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento dei bambini.

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Piero Orlando
Piero Orlando
2025-06-27 15:59:14
Numero di risposte : 21
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La scuola primaria fa parte del primo ciclo di istruzione, articolato in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori: la scuola primaria che dura cinque anni, e la scuola secondaria di primo grado che dura tre anni. La scuola secondaria di secondo grado è composta da due tipi di percorsi: -scuola secondaria di secondo grado di competenza statale, della durata di 5 anni, rivolta agli alunni dai 14 ai 19 anni. Appartengono a questo percorso i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali; -percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IFP) di competenza regionale, rivolti a giovani che hanno concluso il primo ciclo di istruzione. La riforma del 2008 ha riorganizzato il secondo ciclo di istruzione rimodulando l’offerta formativa e introducendo novità sostanziali per la scelta del futuro percorso di studio degli studenti, anche in una prospettiva europea e per una maggiore coerenza con una società sempre più globalizzata e competitiva.
Luisa Monti
Luisa Monti
2025-06-27 15:36:42
Numero di risposte : 35
0
I percorsi didattici rappresentano un'esperienza educativa unica che combina divertimento e apprendimento. Si tratta di attività o esperienze didattiche che consentono ai partecipanti di acquisire conoscenze, competenze e abilità su un determinato argomento. Molto usati nelle scuole, tra gli studenti, tali percorsi sono progettati per essere interattivi, coinvolgenti e stimolanti, con l'obiettivo di migliorare l'apprendimento e la comprensione del soggetto trattato. I percorsi didattici per eccellenza sono, ad esempio, le gite scolastiche. L'obiettivo principale dei percorsi didattici è quello di fornire un'esperienza educativa completa che possa soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo, dai bambini alle famiglie, dagli studenti ai gruppi organizzati. In generale, comunque, i percorsi didattici possono avere un'importanza particolare per i ragazzi delle scuole, poiché rappresentano un'opportunità unica di apprendimento attivo e coinvolgente. In un percorso didattico, infatti, gli studenti possono acquisire conoscenze e competenze in modo pratico, utilizzando le proprie capacità cognitive e sensoriali. Un’occasione per imparare in modo coinvolgente e interattivo, offrendo ai ragazzi che vi partecipano la possibilità di approfondire i propri interessi e di scoprire nuovi stimolando competenze sociali e cognitive, incrementando la loro motivazione per l'apprendimento e rendendo l'esperienza scolastica più interessante e gratificante.

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Nicoletta Bruno
Nicoletta Bruno
2025-06-27 10:53:47
Numero di risposte : 31
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Compito dell’insegnante è esaminare i bisogni delle studentesse e degli studenti, valutare il livello raggiunto, sia in ingresso o in itinere, strutturare e adattare attività che consentano a tutti di raggiungere lo stesso obiettivo. In sostanza, applicare e “agire” una didattica individualizzata significa dare a tutti gli studenti l’opportunità di raggiungere i livelli minimi previsti nel curricolo. La personalizzazione è, invece, una strategia didattica che mira a valorizzare i talenti dei singoli alunni, fino alle eccellenze, senza prevedere necessariamente obiettivi da raggiungere. Il compito del docente in questo caso è quello di ricercare le potenzialità di ciascuno, le aree di eccellenza e progettare attività personalizzate affinché ciascuno possa raggiungere il massimo obiettivo possibile dettato dalle proprie peculiarità. Il tutoring o peer tutoring è particolarmente adatto per “agire” una didattica individualizzata. La lezione intermittente si configura come particolarmente consigliata per la didattica anche personalizzata. Resta la necessità di sperimentare formule alternative a quelle meramente frontali. Gli esempi riportati si configurano come stimolatori della creatività del docente e che possono essere adattati e riadattati alle esigenze di ogni singola classe.
Germano Parisi
Germano Parisi
2025-06-27 10:43:16
Numero di risposte : 33
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I percorsi didattici sono progettati e organizzati dagli insegnanti collegialmente, attraverso un insieme di scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche. La progettazione didattica interpreta il curricolo della scuola contestualizzandolo alle esigenze specifiche degli alunni, e traducendolo operativamente nelle scelte educative, didattiche e organizzative operate dal team docente. La progettazione didattica viene definita come l’insieme delle scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche adottate dagli insegnanti collegialmente. Le scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche si traducono operativamente nella capacità di dare senso e intenzionalità a spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo attraverso un’appropriata regia pedagogica. Un intervento didattico “competente”, difatti, non può essere affidato alla casualità o all’improvvisazione, ma richiede intenzionalità e sistematicità, e implica un pensare prima all’attività didattica, per predisporre un ambiente di apprendimento coerente con le necessità educative individuali, e un riflettere dopo sulle attività promosse, per considerare aree deboli e situazioni sulle quali ritornare con interventi compensativi e azioni migliorative mirate. La progettazione didattica può essere articolata nelle seguenti fasi operative interconnesse: Conoscenza degli alunni, progettazione per unità di apprendimento e organizzazione dell’ambiente, bilancio. La competenza didattica dell’insegnante implica la padronanza dei saperi disciplinari e la capacità di usarli in funzione didattica lungo le coordinate metodologiche suggerite dalle Indicazioni nazionali. Un docente didatticamente competente sa trasformare le discipline in contesti di apprendimento attivo, laboratoriale, collaborativo e metacognitivo, nei quali i bambini, con la mediazione dei saperi, rievocano, rielaborano, ricostruiscono esperienze e conoscenze, sperimentano modi di operare e di rappresentare differenti, esercitano la pluralità di forme di intelligenza diversamente dominanti a livello individuale.

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