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Cosa sono i percorsi didattici?

Piero Orlando
Piero Orlando
2025-06-27 15:59:14
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La scuola primaria fa parte del primo ciclo di istruzione, articolato in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori: la scuola primaria che dura cinque anni, e la scuola secondaria di primo grado che dura tre anni. La scuola secondaria di secondo grado è composta da due tipi di percorsi: -scuola secondaria di secondo grado di competenza statale, della durata di 5 anni, rivolta agli alunni dai 14 ai 19 anni. Appartengono a questo percorso i licei, gli istituti tecnici e gli istituti professionali; -percorsi triennali e quadriennali di istruzione e formazione professionale (IFP) di competenza regionale, rivolti a giovani che hanno concluso il primo ciclo di istruzione. La riforma del 2008 ha riorganizzato il secondo ciclo di istruzione rimodulando l’offerta formativa e introducendo novità sostanziali per la scelta del futuro percorso di studio degli studenti, anche in una prospettiva europea e per una maggiore coerenza con una società sempre più globalizzata e competitiva.
Luisa Monti
Luisa Monti
2025-06-27 15:36:42
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I percorsi didattici rappresentano un'esperienza educativa unica che combina divertimento e apprendimento. Si tratta di attività o esperienze didattiche che consentono ai partecipanti di acquisire conoscenze, competenze e abilità su un determinato argomento. Molto usati nelle scuole, tra gli studenti, tali percorsi sono progettati per essere interattivi, coinvolgenti e stimolanti, con l'obiettivo di migliorare l'apprendimento e la comprensione del soggetto trattato. I percorsi didattici per eccellenza sono, ad esempio, le gite scolastiche. L'obiettivo principale dei percorsi didattici è quello di fornire un'esperienza educativa completa che possa soddisfare le esigenze di un pubblico eterogeneo, dai bambini alle famiglie, dagli studenti ai gruppi organizzati. In generale, comunque, i percorsi didattici possono avere un'importanza particolare per i ragazzi delle scuole, poiché rappresentano un'opportunità unica di apprendimento attivo e coinvolgente. In un percorso didattico, infatti, gli studenti possono acquisire conoscenze e competenze in modo pratico, utilizzando le proprie capacità cognitive e sensoriali. Un’occasione per imparare in modo coinvolgente e interattivo, offrendo ai ragazzi che vi partecipano la possibilità di approfondire i propri interessi e di scoprire nuovi stimolando competenze sociali e cognitive, incrementando la loro motivazione per l'apprendimento e rendendo l'esperienza scolastica più interessante e gratificante.
Nicoletta Bruno
Nicoletta Bruno
2025-06-27 10:53:47
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Compito dell’insegnante è esaminare i bisogni delle studentesse e degli studenti, valutare il livello raggiunto, sia in ingresso o in itinere, strutturare e adattare attività che consentano a tutti di raggiungere lo stesso obiettivo. In sostanza, applicare e “agire” una didattica individualizzata significa dare a tutti gli studenti l’opportunità di raggiungere i livelli minimi previsti nel curricolo. La personalizzazione è, invece, una strategia didattica che mira a valorizzare i talenti dei singoli alunni, fino alle eccellenze, senza prevedere necessariamente obiettivi da raggiungere. Il compito del docente in questo caso è quello di ricercare le potenzialità di ciascuno, le aree di eccellenza e progettare attività personalizzate affinché ciascuno possa raggiungere il massimo obiettivo possibile dettato dalle proprie peculiarità. Il tutoring o peer tutoring è particolarmente adatto per “agire” una didattica individualizzata. La lezione intermittente si configura come particolarmente consigliata per la didattica anche personalizzata. Resta la necessità di sperimentare formule alternative a quelle meramente frontali. Gli esempi riportati si configurano come stimolatori della creatività del docente e che possono essere adattati e riadattati alle esigenze di ogni singola classe.
Germano Parisi
Germano Parisi
2025-06-27 10:43:16
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I percorsi didattici sono progettati e organizzati dagli insegnanti collegialmente, attraverso un insieme di scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche. La progettazione didattica interpreta il curricolo della scuola contestualizzandolo alle esigenze specifiche degli alunni, e traducendolo operativamente nelle scelte educative, didattiche e organizzative operate dal team docente. La progettazione didattica viene definita come l’insieme delle scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche adottate dagli insegnanti collegialmente. Le scelte pedagogiche, metodologiche e didattiche si traducono operativamente nella capacità di dare senso e intenzionalità a spazi, tempi, routine e attività, promuovendo un coerente contesto educativo attraverso un’appropriata regia pedagogica. Un intervento didattico “competente”, difatti, non può essere affidato alla casualità o all’improvvisazione, ma richiede intenzionalità e sistematicità, e implica un pensare prima all’attività didattica, per predisporre un ambiente di apprendimento coerente con le necessità educative individuali, e un riflettere dopo sulle attività promosse, per considerare aree deboli e situazioni sulle quali ritornare con interventi compensativi e azioni migliorative mirate. La progettazione didattica può essere articolata nelle seguenti fasi operative interconnesse: Conoscenza degli alunni, progettazione per unità di apprendimento e organizzazione dell’ambiente, bilancio. La competenza didattica dell’insegnante implica la padronanza dei saperi disciplinari e la capacità di usarli in funzione didattica lungo le coordinate metodologiche suggerite dalle Indicazioni nazionali. Un docente didatticamente competente sa trasformare le discipline in contesti di apprendimento attivo, laboratoriale, collaborativo e metacognitivo, nei quali i bambini, con la mediazione dei saperi, rievocano, rielaborano, ricostruiscono esperienze e conoscenze, sperimentano modi di operare e di rappresentare differenti, esercitano la pluralità di forme di intelligenza diversamente dominanti a livello individuale.