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Cosa si intende per attività scolastiche?

Shaira Romano
Shaira Romano
2025-06-27 15:53:31
Numero di risposte : 23
0
La prima parte è a cura esclusivamente della tua scuola e contiene tutte le informazioni relative al tuo percorso di studi, al titolo di studio conseguito, ad eventuali altri titoli posseduti, ad altre esperienze svolte in ambito formale. la seconda parte, la cui compilazione è affidata sia a te sia alla tua scuola, riporta le tue certificazioni di tipo linguistico, informatico o di altro genere. la terza parte, che è compilata esclusivamente da te, riguarda le attività extrascolastiche svolte ad esempio in ambito professionale, sportivo, musicale, culturale e artistico, di cittadinanza attiva e di volontariato. Sotto la voce “Attività professionali” puoi inserire informazioni sulle eventuali attività lavorative svolte durante gli anni scolastici, diverse dalle esperienze di PCTO. Sotto la voce “Attività culturali e artistiche” puoi inserire informazioni sulle eventuali attività culturali e artistiche svolte durante gli anni scolastici. Sotto la voce “Attività musicali” puoi inserire informazioni sulle eventuali attività musicali svolte durante gli anni scolastici. Sotto la voce “Attività sportive” puoi inserire informazioni sulle eventuali attività sportive, agonistiche e non, svolte durante gli anni scolastici. Sotto la voce “Attività di cittadinanza attiva e di volontariato” puoi inserire informazioni sulle eventuali attività di volontariato svolte durante gli anni scolastici. Nella sezione “Altre attività” puoi inserire informazioni sulle eventuali ulteriori attività svolte durante gli anni scolastici, non comprese negli altri campi del Curriculum.
Grazia Mancini
Grazia Mancini
2025-06-27 13:38:00
Numero di risposte : 21
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Oltre alle tradizionali ore in classe, pari a 18 ore nelle scuole secondarie, 22 ore nella scuola primaria e 25 in quelle dell’infanzia, i docenti sono tenuti a svolgere nell’arco dell’anno scolastico una serie di attività definite “funzionali all’insegnamento. Secondo l’art. 29 del CCNL 2006-09, “l’attività funzionale all’insegnamento è costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi”. Sempre lo stesso riferimento normativo, al comma 3, distingue tre tipologie di attività: a) partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue; b) la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue; c) lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. isset팅, a partire dall’anno scolastico 2024/25, il nuovo CCNL ha finalmente inserito le ore svolte all’interno dei GLO tra le attività funzionali all’insegnamento alla lettera b), cioè la sezione dedicata ai consigli di classe.

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Lina Sartori
Lina Sartori
2025-06-27 13:21:43
Numero di risposte : 26
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Le attività scolastiche proposte hanno la finalità di permettere a ciascun ragazzo di trovare attitudini ed interessi che vanno oltre le normali attività didattiche ed incentivano la formazione completa dell’individuo. Le nostre uscite didattiche sono senz’altro un’occasione di socializzazione e divertimento, ma anche di arricchimento culturale e personale. La pratica del teatro è un’attività formativa fondamentale poiché tende ad educare gli alunni alla comunicazione, alla socializzazione e all’apprendimento delle nozioni riguardanti l’ambito artistico. Il piano di visite didattico-culturali che ogni classe effettuerà durante l’anno scolastico, viene programmato ad Ottobre dal Consiglio di Classe. Le visite non hanno soltanto finalità ricreative e di evasione dagli impegni scolastici, ma costituiscono iniziative complementari alla didattica.
Cinzia Ferrari
Cinzia Ferrari
2025-06-27 12:55:35
Numero di risposte : 40
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L’attività didattica, in linea di massima si può definire come quella parte dell’attività e teoria educativa che racchiude a tutti gli effetti i metodi di insegnamento. Essa, inoltre, fa affidamento a metodi e tecniche elaborate della statistica e dalla psicologia. L’obiettivo finale, è quello di analizzare, verificare e successivamente misurare l’efficacia di modalità specifiche dell’intervento educativo. La progettazione di una attività didattica potrebbe sembrare molto facile, ma c’è bisogno di una attenta analisi. Ad esempio la programmazione annuale di un’attività didattica contiene un’analisi del momento e le eventuali ipotesi sulle competenze che andranno ad acquisire gli alunni sui nuclei fondanti della disciplina, spesso questa situazione viene analizzata anche in sede di riunione di dipartimento. E’ possibile anche effettuare una elaborazione dopo l’inizio del nuovo anno scolastico e dopo aver fatto una chiara e completa descrizione della classe.

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Luigi Messina
Luigi Messina
2025-06-27 12:09:47
Numero di risposte : 30
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Un compito reale può essere spazio privilegiato in cui le competenze personali possono essere praticate, osservate, valutate e incrementate. Il compito di realtà è uno strumento utile per il consolidamento delle competenze necessarie alla cittadinanza consapevole degli studenti e per un più efficace coinvolgimento degli stessi nella vita scolastica. Per compito di realtà si intende la richiesta rivolta allo studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Esso comprende anche la presentazione del prodotto ed il racconto del processo, solitamente a persone esterne alla classe. Seguendo le caratteristiche del compito di realtà, esso prevede che gli studenti, a partire dall’utilizzo di competenze afferenti a più discipline, debbano lavorare in gruppo, talvolta producendo contributi personali, pianificare, progettare, costruire, eventualmente fare esperimenti, valutare e auto-valutarsi, fare ricerche, selezionare e rielaborare informazioni, risolvere problemi, spesso complessi proprio perché reali, valutare opzioni e scelte e prendere decisioni, riflettere sui processi da loro stessi attivati, esporre ad altri, con diverse modalità, i processi e i risultati dell’apprendimento.