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Cosa sono le opere di beneficenza?

Eugenio Martino
Eugenio Martino
2025-10-06 08:04:58
Numero di risposte : 21
0
Le Istituzioni di assistenza e beneficenza in Italia hanno origini antiche. Ebbero grande sviluppo nel ‘500 sotto la spinta e l’egemonia della Chiesa e solo più tardi, nel XVIII sec., furono sottoposte al controllo dello Stato. Le Congregazioni di carità con il compito di amministrare tutte le “Opere pie”, ovvero tutti gli Istituti caritativi presenti sul territorio. Le Congregazioni finirono, così, col concentrare patrimoni e archivi di numerose Istituzioni di beneficenza; lo stesso accadde con gli Enti comunali di assistenza (Enti autarchici non territoriali) che nel 1937 subentrarono alle soppresse Congregazioni di carità acquisendone tutte le attribuzioni.
Davis Montanari
Davis Montanari
2025-09-24 00:17:11
Numero di risposte : 29
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Le opere di beneficenza sono spesso ispirate dalla dottrina religiosa cristiana in osservanza dei precetti evangelici. Raccolte che si fanno per beneficenza. Dato in beneficenza. Molte vengono organizzate per beneficenza. Donare per beneficenza.

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Giulietta Ferri
Giulietta Ferri
2025-09-23 23:00:41
Numero di risposte : 22
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Un'opera pia è un'istituzione di assistenza e/o beneficenza, che si incarica di "prestare assistenza ai poveri, tanto in stato di sanità quanto di malattia, di procurarne l'educazione, l'istruzione, l'avviamento a qualche professione, arte o mestiere, o in qualsiasi altro modo il miglioramento morale ed economico". Le opere pie nacquero in Italia nel Medioevo, ed ebbero grande sviluppo nel Cinquecento. Esse erano istituzioni generalmente di natura confessionale, finanziate da lasciti privati o da congregazioni religiose. Esse costituirono fino all'inizio del XX secolo uno dei pilastri dei servizi assistenziali e sociali in Italia. La legge del 17 luglio 1890 trasformò le Opere Pie in Istituti pubblici di assistenza e beneficenza, che passarono sotto il controllo pubblico dei Comuni, attraverso le Congregazioni di Carità. La legge proibiva la presenza del clero negli organi di gestione. Le opere pie resistettero a proposte di nazionalizzazione ed a manovre per l'ingerenza dello Stato nelle loro gestioni patrimoniali ed operative. All'inizio del XX secolo le Opere pie andarono soggette al coordinamento da parte del «Consiglio superiore dell'assistenza e della beneficenza pubblica», per volontà di Giovanni Giolitti, che ispirò la legge del 18 luglio 1904.