La rigidità muscolare o fasciale è una riduzione dell’elasticità e della mobilità dei tessuti molli che avvolgono e collegano i muscoli, le ossa, gli organi e i nervi.
Può essere localizzata o diffusa, e può causare dolore, limitazione del movimento, alterazione della postura e della funzione.
La combinazione di rigidità muscolare o fasciale e ipermobilità articolare può creare un quadro clinico complesso e sfidante.
Da un lato, la rigidità può limitare la funzione e la qualità di vita del paziente, richiedendo interventi di allungamento, mobilizzazione, rilassamento e rinforzo dei tessuti coinvolti.
Dall’altro lato, l’ipermobilità può esporre il paziente a un maggior rischio di instabilità, sublussazioni, lesioni e infiammazioni articolari, richiedendo interventi di stabilizzazione, protezione, educazione e controllo motorio delle articolazioni iperlasse.
La flessibilità articolare e la rigidità muscolare sono caratteristiche complesse che possono essere influenzate da molti fattori.
Purtroppo questa caratteristica pone non pochi problemi per trovare le tecniche fisioterapiche o attività fisiche adeguate quando il problema riguarda prevalentemente la rigidità muscolare.
Il trattamento della rigidità muscolare risponde abbastanza bene con tecniche manuali dirette come massaggio profondo, connettivale oppure tecniche di rilassamento fasciale ma può comportare una certa dose di disagio, in particolare inizialmente.
È importante lavorare in modo da gestire la tolleranza al dolore del paziente, modulando l’intensità e la durata delle tecniche utilizzate per garantire una terapia efficace senza causare eccessivo disagio.
Le difficoltà associate alla lassità articolare e alla rigidità muscolare possono influire sulla motivazione dei pazienti nel perseguire il trattamento a lungo termine.
Il fisioterapista dovrà impegnarsi attivamente nel motivare il paziente, fornendo la giusta quantità di supporto emotivo e incoraggiamento per mantenere l’impegno nel completo percorso di recupero.