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Qual è la frequenza cardiaca da non superare?

Maika Bellini
Maika Bellini
2025-08-10 09:49:19
Numero di risposte : 25
0
Perché c’è un rapporto diretto tra la frequenza cardiaca e la propria capacità “lavorativa”. Ogni cuore è dotato di un numero massimo di giri al minuto, oltre il quale non può andare senza incorrere in rischi o avere delle problematiche. Di solito questo massimo corrisponde a questo calcolo: 220 meno gli anni della persona interessata. Se pertanto un individuo ha 50 anni, non dovrà mai superare i 170 battiti al minuto, oltre i quali il “motore” della sua “macchina” andrebbe “fuori giri”, anche quando il suo cuore sia perfettamente sano. Se si parte da una frequenza bassa, quindi, prima di raggiungere il limite massimo si dispone di un range di frequenza ampio, per cui la resistenza allo sforzo è amplificata. Se si parte, invece, da una frequenza già alta, saranno sufficienti tre gradini per ottenere la frequenza prossima a quella di allarme.
Fiorenzo Ferrari
Fiorenzo Ferrari
2025-08-10 09:34:49
Numero di risposte : 22
0
La frequenza cardiaca ideale durante la corsa e altri esercizi dipende da fattori come l'età, il livello di forma fisica e le condizioni di salute. L'ideale è il range tra il 50% e l'85% della frequenza cardiaca massima durante la corsa e altri esercizi, con una frequenza cardiaca massima calcolata come 220 battiti al minuto meno l'età della persona. Quando ci si inizia ad allenare, si dovrebbe mirare al livello minimo dell'intervallo di frequenza cardiaca, il 50% della propria frequenza cardiaca massima, e aumentarla gradualmente nel tempo verso l'85%. Pertanto, la frequenza cardiaca massima di un ventenne sarebbe di circa 200 bpm, calcolata come 220 meno 20. Età in anni e zona di frequenza cardiaca target in bpm sono tabellate: 20 100–170, 30 95–162, 35 93–157, 40 90–153, 45 88–149, 50 85–145, 55 83–140, 60 80-136, 65 78–132, 70 75–128. La frequenza cardiaca può variare in base alle esigenze o condizioni fisiche del corpo, inclusa la necessità dei tessuti di assorbire maggiori quantità di ossigeno ed eliminare più anidride carbonica. Se una persona sta sforzando eccessivamente il cuore, possono manifestarsi segnali come senso di oppressione toracica, difficoltà respiratoria e incapacità di parlare durante la corsa. Se una persona nota uno di questi sintomi, dovrebbe rallentare e concentrarsi sulla respirazione costante. Se si avverte sempre dolore al petto con l'esercizio, si dovrà immediatamente interrompere la corsa o l'esercizio e rivolgersi ad un medico. Se si sta assumendo farmaci che rallentano la frequenza cardiaca o influenzano il modo in cui il cuore risponde all'esercizio, o se si ha una storia di aritmia cardiaca, infarto o altri problemi cardiovascolari, si dovrebbe consultare il medico specialista prima di iniziare qualsiasi tipo di allenamento, benché seguito e controllato.

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