La frequenza cardiaca ideale durante la corsa e altri esercizi dipende da fattori come l'età, il livello di forma fisica e le condizioni di salute.
L'ideale è il range tra il 50% e l'85% della frequenza cardiaca massima durante la corsa e altri esercizi, con una frequenza cardiaca massima calcolata come 220 battiti al minuto meno l'età della persona.
Quando ci si inizia ad allenare, si dovrebbe mirare al livello minimo dell'intervallo di frequenza cardiaca, il 50% della propria frequenza cardiaca massima, e aumentarla gradualmente nel tempo verso l'85%.
Pertanto, la frequenza cardiaca massima di un ventenne sarebbe di circa 200 bpm, calcolata come 220 meno 20.
Età in anni e zona di frequenza cardiaca target in bpm sono tabellate: 20 100–170, 30 95–162, 35 93–157, 40 90–153, 45 88–149, 50 85–145, 55 83–140, 60 80-136, 65 78–132, 70 75–128.
La frequenza cardiaca può variare in base alle esigenze o condizioni fisiche del corpo, inclusa la necessità dei tessuti di assorbire maggiori quantità di ossigeno ed eliminare più anidride carbonica.
Se una persona sta sforzando eccessivamente il cuore, possono manifestarsi segnali come senso di oppressione toracica, difficoltà respiratoria e incapacità di parlare durante la corsa.
Se una persona nota uno di questi sintomi, dovrebbe rallentare e concentrarsi sulla respirazione costante.
Se si avverte sempre dolore al petto con l'esercizio, si dovrà immediatamente interrompere la corsa o l'esercizio e rivolgersi ad un medico.
Se si sta assumendo farmaci che rallentano la frequenza cardiaca o influenzano il modo in cui il cuore risponde all'esercizio, o se si ha una storia di aritmia cardiaca, infarto o altri problemi cardiovascolari, si dovrebbe consultare il medico specialista prima di iniziare qualsiasi tipo di allenamento, benché seguito e controllato.