La crusca in particolar modo è ricca di fibre, acidi grassi, vitamine e minerali.
Le fibre sono molto importanti perché aiutano a favorire il senso di sazietà e la peristalsi intestinale e tengono a bada l’indice glicemico evitando appunto picchi della glicemia.
Tra le fibre ricordiamo che i betaglucani sono molto utili per chi soffre di ipercolesterolemia poiché sono in grado di “sequestrare” il colesterolo e favorirne l’espulsione.
Infatti quando la pasta è al dente o comunque cotta al punto giusto gli amidi risultano essere meno digeribili e quindi vi sarà un minore impatto sulla glicemia.
Al contrario, la cottura prolungata provoca il rilascio degli amidi ed un eccessivo assorbimento di acqua da parte della pasta che risulterà quindi meno gustosa, con un maggiore indice glicemico e per questo non adatta a chi ha problemi di glicemia o a chi sta seguendo una dieta dimagrante.
Cerchiamo di fare anche molta attenzione ai condimenti, tutti a base rigorosamente di olio extra vergine di oliva possibilmente a crudo e soprattutto con tante verdure, che grazie alla loro fibre possono essere un ottimo freno per la glicemia, ma anche aiutano a ridurre la fame e dare senso di sazietà.
Se si ha intenzione di mantecare la pasta in padella con le verdure, ricordate di scolarla quando è ancora leggermente cruda al centro e di far terminare la cottura in padella con il condimento scelto.