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Quali sono i benefici di mangiare senza lattosio?

Lisa Moretti
Lisa Moretti
2025-08-05 12:36:20
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Consumare alimenti senza lattosio da parte di persone non effettivamente intolleranti può far diminuire, a lungo andare, la produzione dell’enzima lattasi. Eliminare dalla dieta latticini e formaggi, in assenza di motivi accertati dal medico, infatti, rischia di privare l’organismo di elementi nutritivi essenziali, come il calcio e la Vitamina D, senza alcun vantaggio scientificamente dimostrato. In assenza di una accertata intolleranza al lattosio, è consigliabile consumare il latte e i suoi derivati per non privarsi dei nutrienti in essi contenuti. Inoltre, è stato dimostrato che la presenza e la disponibilità della lattasi aumentano in relazione alla quantità di latte o latticini consumato. Ciò significa che consumare alimenti senza lattosio da parte di persone non effettivamente intolleranti può far diminuire, a lungo andare, la produzione dell’enzima lattasi, aggravando forme leggere di intolleranza già presenti o, peggio, inducendo un certo livello di intolleranza in chi non l’ha mai avuta.
Flaviana Verdi
Flaviana Verdi
2025-08-05 10:09:21
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Il lattosio è uno zucchero “complesso” in quanto formato dai due zuccheri “semplici” glucosio e galattosio. Esso è presente soltanto nel latte dei mammiferi, nella sua forma “complessa” è scarsamente utile ai fini nutrizionali. Per renderlo “utilizzabile” e in grado di fornire il suo apporto energetico, è necessario che i due componenti siano “separati”. Ciò avviene grazie a un enzima chiamato “lattasi”. Questo enzima è prodotto e si localizza nella superficie dell’intestino, è presente in grande abbondanza nel periodo neonatale quando l’unico alimento è il latte materno. Man mano che l’alimentazione varia si può avere una decrescita della produzione di lattasi e quindi una minore possibilità di “liberare” separatamente il glucosio e il galattosio. Nell’universo lattiero-caseario ci sono, però, anche prodotti naturalmente a basso contenuto di lattosio come yogurt e latti fermentati in cui i batteri lattici hanno un’azione pre-digestiva, così come formaggi a lunga stagionatura come Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino in cui il processo di stagionatura porta il lattosio a livelli prossimi allo zero, come analogamente accade per il gorgonzola, grazie alla triplice fermentazione necessaria per la sua produzione. Se la stessa dizione compare su un prodotto lattiero caseario ci possiamo fidare perché sappiamo che si tratta di un alimento completo reso sicuro anche per gli intolleranti al lattosio.