Cos'è il pea in aeroporto?

Il Piano di Emergenza Aeroportuale, abbreviato come PEA, è un piano che gli aeroporti devono avere per gestire le emergenze aeree. Lo scenario tipico potrebbe risultare quello di un Boeing 757 che precipita in decollo, pieno di carburante e con circa 200 tra passeggeri e equipaggio, prospettando un incendio all'aeromobile e nella zona dell'impatto con un ulteriore impatto tra edifici e un possibile effetto domino. Il piano di emergenza aeroportuale e il piano di emergenza esterno potrebbero condividere questo scenario qualora l'evento incidentale sovrappone i due scenari troppo spesso analizzati e simulati come distinti. La normativa ENAC e la legislazione nazionale e regionale attribuiscono ai comuni la predisposizione dei piani comunali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali e dei piani per la definizione del quadro dei rischi territoriali e la disciplina dell’organizzazione e delle procedure per fronteggiare le situazioni di emergenza. La stesura del Piano dovrebbe essere in accordo alle recenti normative. Dopo l'inchiesta ANSV relativa all'incidente del 24 settembre 2010, l'ANSV ha emanato una raccomandazione per disporre con urgenza una revisione dei PEA di tutti gli aeroporti italiani al fine di verificare la correttezza dei richiami alle fonti normative ivi contenute oltre che di accertare che i suddetti PEA siano effettivamente in linea con le fonti normative vigenti. L’ENAC ha concordato con quanto raccomandato da ANSV e ha comunicato che sono in fase di approvazione sia il nuovo emendamento del Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti sia la Circolare attuativa APT 18B «Piano di Emergenza Aeroportuale – Incidente Aereo». A seguito di ciò, i PEA dovranno essere rivisti per attestare la conformità alla normativa ENAC e con l’occasione verrà verificata la rispondenza a quanto previsto dal Reg. 996/2010.