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A cosa serve la visita biomeccanica?

Egisto D'angelo
Egisto D'angelo
2025-08-18 05:53:20
Numero di risposte : 29
0
L'obiettivo principale di questa visita è analizzare e ottimizzare l'interazione tra il ciclista, la bicicletta e l'ambiente circostante, al fine di migliorare le prestazioni, prevenire lesioni e massimizzare il comfort durante la pedalata. Esistono diverse motivazioni fondamentali che giustificano l'importanza di una visita biomeccanica per i ciclisti. Innanzitutto, il primo aspetto cruciale è strettamente legato alla gestione del dolore: attraverso questa visita, è possibile affrontare e risolvere i tipici fastidi che possono insorgere durante la pedalata, o addirittura prevenirli in modo proattivo. In secondo luogo, la visita biomeccanica si traduce in un potenziamento delle performance ciclistiche. Grazie all'utilizzo di strumenti avanzati, è possibile ottimizzare la tecnica di pedalata e migliorare l'efficienza durante le uscite in bicicletta. Questo non solo rende l'esperienza più piacevole, ma contribuisce anche a incrementare le prestazioni complessive. Inoltre, la visita biomeccanica diventa un alleato fondamentale per prepararsi a eventi specifici, come gare o viaggi programmati. Attraverso un'analisi approfondita, è possibile inoltre adattare la configurazione della bicicletta alle esigenze specifiche dell'evento, migliorando così le probabilità di successo e il comfort del ciclista. Infine, non va trascurata la possibilità di scoprire le misure ideali per la prossima bicicletta da acquistare. Una visita biomeccanica per bicicletta può essere consigliata in diverse circostanze, con la frequenza che dipende dalle esigenze individuali e dalle modifiche apportate alla bicicletta nel tempo. Se si sperimentano fastidi o dolore durante la guida, questo esame può infatti identificare le cause e migliorare il comfort. Per chi cerca di ottimizzare le prestazioni, la biomeccanica può invece aiutare a regolare la postura e la bicicletta. Nel caso di un nuovo acquisto, la visita contribuisce a determinare le dimensioni e le regolazioni ideali. Infine, per chi si riprende da un infortunio, la visita può stabilizzare la pedalata e prevenire lesioni future.
Modesto Giordano
Modesto Giordano
2025-08-07 10:05:43
Numero di risposte : 40
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La corretta esecuzione del Controllo Biomeccanico, permette di trovare i parametri per ottenere la massima efficienza in termini di potenza, spinta e rendimento nelle lunghe percorrenze senza sacrificare il comfort. In biciletta non esiste un dolore che non abbia un perché, la corretta valutazione posturale del ciclista in fase di esecuzione del controllo biomeccanico completo, permette di ridurre o eliminare fastidi come: Formicolio ad uno o ad entrambi i piedi Fastidi alle ginocchia Indolenzimenti e crampi dovuti a sovraccarichi a carico della catena muscolare anteriore o posteriore della gamba Fastidi e/o dolori al sotto sella Mal di schiena a fascia centrale o laterale Tensione alle spalle e/o alla cervicale Fastidi ad uno o entrambe le braccia Formicolio alle mani. I plantari per ciclismo sono utili ai ciclisti che soffrono di problemi ai piedi, ma non solo, spesso anche la colonna vertebrale è interessata da questo problema. Le solette per scarpe da ciclisma sono una delle soluzioni posturali per migliorare l'efficienza della pedalata con riflessi sulla colonna vertebrale. Rilevare le misure di un ciclista è fondamentale per capire qual è il telaio a lui più adatto: la lunghezza delle pedivelle, della pipa manubrio e tutte le altre caratteristiche che lo contraddistinguono. Gli algoritmi applicati alle misure antropometriche determinano chi siamo "ciclisticamente" e su questo si basa il lavoro di biomeccanico del ciclismo.

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Loredana Bianco
Loredana Bianco
2025-07-28 17:23:33
Numero di risposte : 36
0
La visita biomeccanica serve a identificare le limitazioni funzionali, capire su quali compensi lavorare e correggere i movimenti dello sportivo attraverso esercizi specifici e prodotti funzionali. Il primario obiettivo del biomeccanico, nella sua visita, è fare chiarezza su quali punti o quali regolazioni possano essere causa di un problema durante la pedalata o altri movimenti ricorrenti e soprattutto avrà una fotografia più ampia sugli aspetti legati al benessere dello sportivo. L’esigenza più comune è quella della valutazione del rischio biomeccanico, ovvero per ridurre, prevenire o addirittura risolvere le patologie da sovraccarico. Il vantaggio di una buona valutazione biomeccanica si traduce, per lo sportivo, in maggior efficienza nei movimenti, prevenzione delle più comuni patologie legate al sovraccarico funzionale e maggiore efficacia degli allenamenti. La biomeccanica studia il movimento della macchina motoria umana in risposta a stimoli interni ed esterni, sfruttando concetti di meccanica, anatomia, fisica e perfino psicologia. La biomeccanica applicata allo sport, permette di agire in modo efficace contro lo stress fisico e mentale, che può manifestarsi sotto forma di fiacchezza fisica, allungamento dei tempi di recupero, usura del corpo, infiammazioni o addirittura infortuni. Grazie agli accorgimenti sviluppati dalla biomeccanica, si può quindi tornare a mantenersi in salute, sentirsi liberi e scaricare le tensioni accumulate nella vita frenetica di tutti i giorni, dimenticandosi scomode interruzioni e ricadute negative sulla salute e le performance. La valutazione biomeccanica della corsa, di solito eseguita da e in un laboratorio di biomeccanica, ha l’obiettivo di valutare la tecnica di corsa, migliorare la performance e prevenire infortuni o problematiche connesse ai movimenti specifici. La biomeccanica del movimento, presenta risvolti pratici molto interessanti per tutti gli atleti, che possono sottoporsi a un’analisi biomeccanica per migliorare le proprie prestazioni.
Fausto Sanna
Fausto Sanna
2025-07-28 17:20:23
Numero di risposte : 26
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La visita biomeccanica del ciclismo serve a prevenire le problematiche derivanti da una scorretta postura del ciclista. La visita biomeccanica del ciclismo o “bike fit” è il processo di valutazioni antropometriche e della bicicletta, con l’obbiettivo di ottimizzare la posizione del ciclista in sella. Essendo questi problemi spesso correlati ad una posizione non sostenibile dell’atleta, si capisce come l’analisi biomeccanica ricopra un ruolo fondamentale anche nella prevenzione di infortuni e di conseguenza l’incremento di comfort e di prestazione. La visita biomeccanica del ciclismo serve dunque a prevenire le problematiche derivanti da una scorretta postura del ciclista, è indicata sia per i professionisti, che in genere richiedono una visita biomeccanica per bici da corsa, ma anche da amatori, cicloturisti o ciclisti ricreazionali. L’analisi biomeccanica ricopra un ruolo fondamentale anche nella prevenzione di infortuni e di conseguenza l’incremento di comfort e di prestazione. Il posizionamento in sella ha bisogno di adattamento da parte del corpo umano, da intendere come un “allenamento alla posizione”, per questo motivo i ciclisti che dedicano meno tempo alla pratica ciclistica rispetto ad un professionista, avranno bisogno di più tempo per abituarsi all’assetto. Così come un’attenta analisi delle potenzialità fisiche di un atleta aiutano in maniera significativa ad incrementarne la performance. La valutazione posturale: Un’accurata valutazione posturale, della mobilità delle articolazioni e della capacità muscolari, della storia anamnestica e ciclistica di ogni singolo individuo sono fondamentali per individuare le potenzialità e poterle esprimere al meglio sulla bicicletta. Il corpo dell’atleta cambia, anche in base allo stato di forma fisica oltre che con l’avanzare dell’età, per questo esistono degli strumenti tecnologici precisi per la rivalutazione nel tempo e l’ottimizzazione della posizione in bicicletta in ogni fase della vita.

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Giovanna Ferrari
Giovanna Ferrari
2025-07-28 13:27:52
Numero di risposte : 38
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Valutare la propria postura, il carico sulle articolazioni, la pressione in sella e altri parametri è fondamentale per trovare una posizione che salvaguardi il corpo e permetta di pedalare per molto tempo senza sviluppare problemi fisici né infortuni da sovraccarico. È più utile fare una visita biomeccanica prima di aver sviluppato dolori anziché farla quando il problema è conclamato. Le nostre visite si aprono sempre con un’intervista preliminare e una valutazione muscolare e posturale, per comprendere le reali possibilità fisiche del ciclista e quindi adattare la bici alla sua postura e potenzialità. La frequenza respiratoria, la frequenza cardiaca, il consumo di ossigeno e il lattato erano più alti nella posizione con mani sui paramani che sull’orizzontale. Cosa ci dice questo studio? Che se la posizione in sella non è sostenibile, noi non esprimeremo il massimo potenziale. E cosa significa “avere una posizione sostenibile”? Significa avere un rapporto tra i 6 punti di contatto in bici (2 piedi sui pedali, 2 mani sul manubrio e 2 tuberosità ischiatiche sulla sella) che permetta al nostro corpo di stare comodo e ben posizionato all’interno, senza dover scappare (e quindi disperdere energie) e compensare. Il terzo motivo per fare una visita biomeccanica è presto detto: trovare una posizione sostenibile, che ci permetta di esprimere il massimo potenziale atletico senza però sovraccaricare il corpo. Ogni visita dura 2 ore e prevede un’intervista preliminare, valutazione posturale,analisi del movimento, analisi video, valutazione pressione in sella, regolazioni, test finale e invio di un report completo di 40 pagine e un supporto costante via mail post visita per seguirti nell’adattamento alla posizione.