Quando è considerato inquinamento acustico?

Liliana Parisi
2025-07-27 22:45:38
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Il cosiddetto “inquinamento acustico” è un rumore che disturba, causando effetti nocivi sull’attività, sulla salute delle persone, degli animali e dell’ambiente circostante.
L’impatto acustico può essere di vari tipi: continuo o discontinuo, stazionario o fluttuante, costante o casuale, impulsivo.
A rientrare nella categoria di “popolazione esposta al rumore” è quella parte di popolazione costretta a subire rumori di un valore pari o superiore a 65 decibel durante il giorno, e di un valore pari o superiore a 55 decibel durante la notte.
L’unico mezzo per misurare l’intensità dell’inquinamento acustico è il fonometro: uno strumento di elevata precisione che consente di rilevare il livello di pressione sonora alle varie frequenze, ricavando un valore che ha come variabili la sensibilità dell’orecchio umano e l’intensità dei rumori esterni percepiti a quella determinata frequenza.
A testimoniarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale ha inserito tra gli European Community Health Indicator (gli indicatori di salute della comunità europea) l’esposizione al rumore.
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