Chi ha inventato i visori?

Raffaella Costa
2025-07-27 09:43:53
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Morton Heilig e Ivan Sutherland furono pionieri che sperimentarono tecnologie che avrebbero gettato le basi per la realtà virtuale moderna.
In 1962, Morton Heilig sviluppò il Sensorama, una macchina che poteva essere considerata uno dei primi tentativi di creare un'esperienza immersiva.
In 1968, Ivan Sutherland, considerato uno dei padri della grafica computerizzata, disegnò il primo vero prototipo di un visore per realtà virtuale, noto come "The Sword of Damocles".
Questo visore, collegato a un computer, permetteva all'utente di visualizzare immagini generate dal computer, ma il dispositivo era così ingombrante che doveva essere sospeso dal soffitto, rendendolo impraticabile.
Jaron Lanier, fondatore di VPL Research, fu una figura chiave nella popolarizzazione del termine "realtà virtuale" grazie al suo lavoro sui visori e sui guanti per la realtà virtuale.
Palmer Luckey, un giovane appassionato di tecnologia, fondò Oculus VR e lanciò una campagna Kickstarter per finanziare lo sviluppo del primo prototipo di Oculus Rift.

Oretta Testa
2025-07-27 09:36:47
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Nel 1968, invece, gli scienziati Ivan Sutherland e Bob Sproull creano quello che è considerato il primo visore VR da indossare: un dispositivo così pesante che doveva essere sostenuto da alcuni supporti sospesi prima di essere indossato.
Nella seconda metà del decennio nella scena della realtà virtuale irrome Jaron Lanier, pioniere del settore e fondatore di VPL Research, tra le prime società a produrre serialmente visori VR.
Negli anni dai laboratori di VPL Research escono prodotti come Data Glove, l'EyePhone e l'Audio Sphere, dispositivi che aiutano a rendere ancora più celebre la realtà virtuale in tutto il mondo.
Sempre nel 1993 Sega progetta e realizza il Sega VR, un visore a realtà virtuale leggero e versatile pensato per le sue console.
Nel 1995, ad esempio, è un anno particolarmente proficuo per la realtà virtuale: Nintendo rilascia Virtual Boy, console di videogame dotata di visore VR e appositi comandi, mentre Forte technologies rilascia il VFX1, visore per realtà virtuale di livello commerciale capace di supportare videogame come Descent, Star Wars: Dark Forces, System Shock and Quake.
Nel 2010 Palmer Luckey lancia l'idea (e una campagna di crowdfunding) per realizzare un visore VR a basso costo.
Nasce così l'Oculus Rift, il capostipite della nuova generazione di visori VR che si prepara a invadere il mercato tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017.

Gelsomina Riva
2025-07-27 05:32:56
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Morton Heilig presenta il “Telesphere Mask”, un visore nel vero senso della parola: era un apparecchio televisivo stereoscopico destinato all’uso individuale in un formato portatile che poteva essere fissato alla testa dell’utente.
Comprendeva unità ottiche, unità del tubo televisivo, auricolari e ugelli di scarico progettati come un dispositivo personalizzato che poteva essere adattato al comfort dell’individuo.
Ivan Sutherland e il suo team crearono il “The Sword of Damocles”, considerato il primo sistema di realtà virtuale con visore.
Era un visore che veniva indossato dall’utente, ma era talmente pesante che in realtà era appeso al soffitto.
La novità era che con quel visore, l’utente poteva guardare immagini create al computer e non provenienti da una telecamera.
Jaron Lanier, pioniere del settore e fondatore di VPL Research è tra le prime società a produrre serialmente visori VR.
Negli anni, la sua società produce prodotti come il Data Glove, l’EyePhone e l’Audio Sphere.
Sega progetta e realizza il “Sega VR”, un visore a realtà virtuale per le sue console.
Il dispositivo, che avrebbe dovuto contenere piccoli display, delle cuffie e un sistema di tracciamento dei movimenti della testa, però non viene mai commercializzato.
Palmer Luckey lancia una campagna di crowdfunding per realizzare un visore VR a basso costo.
È il primo passo verso Oculus.
Forte technologies rilascia il “VFX1”, un visore per realtà virtuale capace di supportare videogame come “Descent”, “Star Wars: Dark Forces”, “System Shock” e “Quake”.
Il VFX-1 aveva display stereoscopici, tracciamento della testa a 3 assi e cuffie stereo.
Nintendo rilascia “Virtual Boy”, una console di videogame dotata di visore VR.
Il Virtual Boy utilizzava degli occhiali con un sistema di specchi oscillanti, lenti e LED per proiettare negli occhi del giocatore le immagini tridimensionali monocromatiche dei videogiochi.
Utilizzava solo LED rossi, quindi l’immagine era rossa su sfondo nero.
Sony presenta il “Glasstron” che aveva come accessorio opzionale un sensore di posizione che permetteva all’utente di vedere l’ambiente circostante, con la prospettiva che si muoveva mentre la testa si muoveva, fornendo un profondo senso di immersione.