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A quale età i bambini iniziano a giocare da soli?

Miriana Bruno
Miriana Bruno
2025-07-27 01:10:05
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Il gioco consente ai bambini di usse la loro creatività mentre sviluppano la loro immaginazione, nonché la loro forza fisica, cognitiva ed emotiva. È, dunque, importante per un sano sviluppo del cervello tanto che l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani riconosce nella Convenzione il gioco come un diritto fondamentale di ogni bambino per il suo enorme valore nello sviluppo mentale, fisico, sociale ed emotivo. Per tutte queste motivazioni, lasciare che il bambino impari a giocare da solo è necessario. Scopriamo qual è l’età più giusta per farlo. Il gioco solitario: dagli 0 mesi ai 2 anni Si parte dagli 0 mesi fino ad arrivare ai 2 anni di età. In questo lasso di tempo il bambino sta esplorando il suo mondo in quella che viene definita: prima fase di sviluppo del gioco. Il bambino spettatore e il gioco parallelo: dai 2 anni Fino ai 2 anni si diverte a giocare in modo funzionale come, per esempio, lanciare una palla. Intorno la fine dei due anni, però, il bimbo inizierà a entrare in un’altra fase, detta di gioco parallelo: ovvero, continua a giocare da solo ma usando abilità di gioco più sofisticate. Inoltre, sempre intorno ai 2 anni, il bimbo inizierà a “fingere di giocare”. È una parte importante dello sviluppo del gioco perché il bambino userà le abilità linguistiche di cui ha bisogno per comunicare con gli altri.