Cosa dovrebbe mangiare un anziano di 90 anni per stare bene?

Francesca Moretti
2025-10-16 23:59:29
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Dunque, come impostare la dieta in età geriatrica?
In entrambi i sessi, le modificazioni della composizione corporea, che tendono all’aumento dell’adiposità e alla diminuzione della massa corporea, richiedono una adeguamento delle quantità di cibo proporzionato alla riduzione del fabbisogno energetico.
Nell’anziano sano, assicurano gli specialisti, non vi sono indicazioni all’eliminazioni di particolari cibi, ma invece aumentano i rischi per le persone con difficoltà (pratiche e economiche) all’acquisto e alla preparazione dei cibi che potrebbero seguire una alimentazione monotona e carente di nutrienti essenziali, con ricadute sullo stato generale di salute.
Nella terza età, occorre invece fare particolarmente attenzione all’assunzione di calorie: né troppe per contrastare l’aumento della massa grassa, né troppo poche per prevenire una eccessiva magrezza; di proteine: un adeguato apporto contrasta la perdita di massa muscolare, responsabile di disabilità e aumento del rischio di fratture; di fibre: per favorire una corretta funzione intestinale e contribuire alla prevenzione di obesità e diabete; di acqua: da bere durante l’arco della giornata (non solo ai pasti) e prima di sentire sete; di antiossidanti e vitamina E: per prevenire il deterioramento cognitivo, le malattie cardiovascolari ed i tumori; di calcio: il cui introito in età geriatrica è spesso insufficiente, mentre l’assunzione raccomandata in persone di oltre 70 anni è di 1000 mg/die per evitare o ridurre, specie nelle donne, l’insorgenza o la progressione dell’osteoporosi; di vitamine: specie B12, B6 e di vitamina C, D.
Bilanciata e variata, sono questi i cardini della dieta anche per la terza età.
Semplice e leggera, dovrebbe includere ogni giorno a colazione latte e yogurt magri (parzialmente scremati) che apportano calcio, durante i pasti principali sarebbe bene consumare la pasta o il riso o le patate e i cereali, quale fonte di carboidrati, affiancati da una buona quota di proteine, di preferenza vegetali, contenute nei legumi, come i fagioli e i ceci, oppure in verdure, come gli spinaci e le insalate di stagione.
In alternativa si consiglia il consumo due, tre volte alla settimana di carne bianca di pollo o di tacchino e una volta (o al massimo due) alla settimana di carne rossa di manzo, integrato a pesce– quali alici, sgombro, tonno in scatola, sott’olio o al naturale - che è una preziosa fonte di nutrienti essenziali e di acidi omega 3 e acid grassi polinsaturi.
In età avanzata, in maniera particolare, una dieta ricca di verdura e frutta e povera di grassi aiuta a mantenere cuore e cervello in buona salute.