Per il popolo degli Hunza, il rapporto stretto con la terra in cui vivono si traduce anche nell’alimentazione. La loro è un'alimentazione prevalentemente vegetariana, fatta di cereali, come orzo, miglio, grano saraceno; tanta frutta, specialmente in estate, e soprattutto albicocche, ma anche more, pesche, pere, melograni, mele, ciliegie, noci; si alimentano con pane integrale, germogli e germe di grano. Tra le verdure preferiscono cavoli, rape e rapanelli, spinaci e pomodori; ma anche aglio, cavolfiori e cipolla che cuociono velocemente, scottati nell'acqua; fanno uso di molti legumi, soprattutto lenticchie lessate, e consumano pochissima carne di mucca, yak, pecora o capra e i formaggi che mangiano sono prevalentemente freschi. Usano semi e noccioli spremuti a freddo per ricavarne oli vegetali che impiegano per condire le pietanze, come noccioli di albicocca, semi di lino e noci fresche. Il loro ingrediente segreto pare essere proprio l'albicocca, che usano davvero per preparare tante cose: oltre a mangiarle fresche o essiccate, le mettono nelle zuppe, ne fanno un succo che spesso mescolano con il ghiaccio o la neve per farne una specie di gelato. Gli Hunza hanno rifiutato il consumo di alimenti industriali o processati, inscatolati o confezionati. Non conoscono l'uso di additivi chimici. Mangiano, ma non troppo: la loro dieta si aggira sulle 1900 calorie al giorno.