Spostandoci nel mondo della sala pesi e del resistance training il ragionamento non cambia, tranne che per un dettaglio, di non poco conto oserei sottolineare, ovvero il fatto che in questo caso l’affaticamento sistemico è maggiore a causa del fatto che il futuro atleta deve sollevare dei pesi.
Il concetto che voglio far passare è che prima di puntare a incrementare la massa muscolare è fondamentale apprendere correttamente i movimenti.
Dunque il primo allenamento è per il sistema nervoso e non per i muscoli, ipotizzare di crescere senza introdurre un concetto di apprendimento è come pensare di riuscire a guidare una Ferrari senza avere la patente.
Così come nel judo avrà appreso più tecniche per atterrare l’avversario e mobilizzarlo, così nel bodybuilding si impara a spostare dei pesi attivando tutti i gruppi muscolari lavorando con angoli articolari differenti, arrivando così a conoscere almeno due esercizi per gruppo muscolare, totalizzando inizialmente un pool di almeno 10 esercizi.
Per spiegare come sia inutile portare a cedimento muscolare gli esercizi quando la tecnica non è ancora consolidata.
In questo senso è necessario consolidarla per almeno quattro o sei mesi per poi iniziare a pensare di portare gli esercizi a cedimento muscolare.
Essere troppo precoci porterebbe a uno stallo, se non addirittura a una regressione delle conoscenze motorie apprese.
Quindi i primi mesi devono essere orientati al miglioramento tecnico, alzando sempre di più l’asticella relativa al carico interno, quindi l’intensità percepita, la fatica in sostanza.
Dopo un anno di lavoro e dopo aver appreso un ampio numero di esercizi è possibile iniziare a sbizzarrirsi con i più svariati metodi di allenamento.