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Come funziona un campo scuola?

Nunzia Vitali
Nunzia Vitali
2025-07-14 20:24:45
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La durata di un campo, normalmente varia dai sette ai dieci giorni e per tutto il periodo i sanitari ed i ragazzi fanno vita comune. Le lezioni teoriche si alternano ad esercitazioni pratiche permettendo in tal modo di verificare il grado di apprendimento e colmare eventuali lacune. Ciascun ragazzo è stimolato a compiere da solo, qualora non lo faccia già, i controlli e le terapie necessarie. Naturalmente al campo si deve proseguire e completare un discorso iniziato in ospedale al momento della diagnosi con la differenza che all'inizio della malattia i veri interlocutori erano i genitori, mentre al campo è il ragazzo ad essere coinvolto e responsabilizzato in prima persona. Vivere in stretto contatto, 24 ore su 24 consente ai medici di osservare più direttamente i ragazzi e stabilire con loro non più un rapporto di dipendenza medico-paziente ma un'attiva e diretta collaborazione. Il campo scuola è quindi il primo passo per l'autonomia del ragazzo da una famiglia spesso iperprotettiva. Quei dieci giorni passati da solo rassicurano i genitori, spesso titubanti all'inizio, sulla capacità del figlio di autogestirsi e sviluppano nel figlio una maggiore sicurezza di sé. Ciò avviene talora anche per una sorta d'emulazione e spirito di gruppo. Allo stesso tempo sia i medici che lo psicologo hanno modo di rilevare le reazioni e le caratteristiche comportamentali di ciascuno sia con l'osservazione quotidiana sia mediante particolari tecniche.
Samira Cattaneo
Samira Cattaneo
2025-07-14 16:30:33
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è un'esperienza di vita comunitaria formativa e di crescita che consente a bambini e ragazzi di trascorrere insieme alcuni giorni all'insegna della preghiera, della conoscenza di Gesù, della condivisione e del sano divertimento è un insostituibile momento di formazione e di crescita spirituale attraverso l'amicizia, lo spirito di gruppo, la condivisione, la fede, il servizio, la preghiera. Si impara a sopportare i difetti di ognuno, a trovare punti in comune nel caso di diversità di idee, ci si aiuta reciprocamente, rispettandosi a vicenda, abbattendo il muro divisorio dell'indifferenza e del pregiudizio. Il vivere insieme per una settimana porta a condividere tutto, esperienze e emozioni. Tutto questo costa fatica perché chiede di mettersi in gioco, ma aiuta a costruire relazioni autentiche.
Davis Vitale
Davis Vitale
2025-07-14 15:47:00
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Parla con i bambini della nostalgia. La nostalgia si manifesta in diversi modi nei bambini: ad alcuni viene mal di pancia, altri soffrono in silenzio. I bambini devono poter esprimere le loro paure e i loro sentimenti. Ma non aggiungere anche le tue paure e non ingigantire il problema. Affronta la nostalgia dei bambini con i responsabili del campo. Per i responsabili si tratta di un'informazione utile che permette di adottare piccoli accorgimenti per rendere più forti i bambini durante la settimana al campo. Da noi, ad esempio, in ogni campo organizziamo una gara di peluche. Se i bambini hanno un peluche che dà conforto, è più facile che certe situazioni spiacevoli non si verifichino, perché hanno tutti con sé il loro peluche. Prova prima a farli dormire fuori casa. C'è qualcosa che si può fare contro la nostalgia. In tutti questi anni ho sempre sentito dire dai genitori che i loro figli hanno vissuto un'esperienza positiva se, prima del soggiorno al campo, hanno provato a dormire fuori casa, per esempio dai nonni o dal padrino con il fratello o la sorella, oppure da soli per una notte da un amico o un'amica. Così imparano a gestire i sentimenti negativi e a superarli. Può sembrare controproducente ma, in base alla mia esperienza, meno contatti hanno con i genitori durante il soggiorno al campo, meno i bambini sentono la nostalgia di casa.