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Quanto viene pagato un docente in gita?

Isabel Rossetti
Isabel Rossetti
2025-07-18 13:42:10
Numero di risposte : 26
0
I docenti che accompagnano le classi in gita sono considerati a tutti gli effetti in servizio, con piena responsabilità educativa e legale sugli studenti, anche al di fuori dell’orario scolastico. Non esiste un compenso standard obbligatorio previsto dal contratto nazionale. Un compenso per i docenti accompagnatori comunque c’è e può essere riconosciuto dalla scuola tramite il Fondo per l’Istituzione Scolastica (FIS). Secondo il CCNL scuola, l’attività può rientrare tra le “ore aggiuntive non di insegnamento” e prevede: 17,50 euro lordi all’ora (circa 12 euro netti); oppure un forfait giornaliero deliberato dal Consiglio d’Istituto (in alcuni casi tra 30 e 100 euro al giorno). Il pagamento non è automatico ma discrezionale. I docenti accompagnatori hanno sempre diritto al rimborso delle spese sostenute durante la gita, ovvero: vitto; alloggio; trasporto.
Sue ellen Palmieri
Sue ellen Palmieri
2025-07-05 11:31:50
Numero di risposte : 25
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Non esiste proprio una voce “gita”: tutto ricade dentro le “ore aggiuntive non di insegnamento”. I docenti ricevono delle retribuzioni aggiuntive per le gite, ricavate dal Fis, Fondo per le Istituzioni Scolastiche, che fa parte del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Secondo la tabella allegata al CCNL scuola 2019/2021 si parla di € 38,50 per ogni ora di insegnamento per attività aggiuntive al servizio curricolare; € 19,25 per ogni ora funzionale all’attività di insegnamento al di fuori delle 40 + 40 ore previste da contratto. In realtà, però, spesso ai docenti, per le gite viene dato un compenso forfettario deciso in sede di contrattazione d’istituto. “A dir la verità nel nostro istituto non solo non ci danno nemmeno un euro in più…non ci fanno neppure recuperare le ore eccedenti, neanche le due della programmazione”. “Pochi euro…? Direi che non si è retribuiti e se lo si fa è per abnegazione e amore per i nostri studenti e per il nostro lavoro”.

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Fausto Sanna
Fausto Sanna
2025-07-05 08:33:32
Numero di risposte : 26
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Attualmente, l’accompagnamento degli studenti durante viaggi di istruzione rientra fra i "compiti aggiuntivi" dei docenti secondo il CCNL dell’istruzione, ma senza alcun obbligo di retribuzione definito per legge. La prassi è che il riconoscimento economico sia lasciato alla disponibilità del Fondo per le Istituzioni Scolastiche (FIS) e alla contrattazione d’istituto, determinando gravi disuguaglianze territoriali e spesso una forma di volontariato forzato. Raramente il compenso effettivo garantito corrisponde al reale carico di lavoro e alle responsabilità civili e penali che i docenti assumono durante queste attività. In molti casi - Germania, Francia, Spagna - i docenti ricevono indennità giornaliera, rimborsi spese e coperture assicurative, e l’accompagnamento è considerato come servizio effettivo a tutti gli effetti. Un altro elemento spesso trascurato riguarda la voce dei sindacati, che da tempo rivendicano soluzioni strutturali: istituzione di un fondo nazionale dedicato, obbligo di indennità nel contratto collettivo.
Tristano Basile
Tristano Basile
2025-07-05 06:49:48
Numero di risposte : 31
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Non esiste una legge che dispone un compenso al docente che partecipa ad una visita guidata o viaggio di istruzione. La finanziaria 2006 e la legge 78/2010 hanno abolito i compensi a cui avevano diritto i docenti che accompagnavano gli alunni nei viaggi in Italia e all’estero. Oggi l’unico compenso possibile può essere attribuito a carico del fondo di istituto, in base all’art. 88, c. 2, lettera “k” che stabilisce la possibilità di retribuire con il fondo “compensi per il personale docente, educativo ed ATA per ogni altra attività deliberata dal consiglio di circolo o di istituto nell’ambito del POF”. Il consiglio di circolo o di istituto delibera l’attuazione dei viaggi di istruzione e la spesa relativa. La contrattazione di istituto, sulla base delle risorse disponibili, stabilisce l’entità del compenso (orario o forfettario), che viene liquidato al rientro del viaggio e –comunque- non oltre il 31 agosto (art. 6, c. 4 del CCNL).

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Monia Colombo
Monia Colombo
2025-07-05 06:42:46
Numero di risposte : 33
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Per accompagnare i ragazzi in gita, un insegnante deve rinunciare al proprio tempo libero, affrontare stress, responsabilità e una giornata intera con adolescenti che chiedono “Quanto manca”. Tutto questo per… 17,50 euro lordi all’ora. Sì, avete letto bene. Una cifra che, tolte le tasse, basta a malapena per un caffè e una brioche. La domanda, quindi, è legittima: se proprio dobbiamo fare volontariato, non sarebbe meglio iscriversi a un’associazione benefica?
Alessandro Grasso
Alessandro Grasso
2025-07-05 05:45:42
Numero di risposte : 30
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Non esiste proprio una voce “gita”: tutto ricade dentro le ore aggiuntive non di insegnamento. I docenti ricevono delle retribuzioni aggiuntive per le gite, ricavate dal Fis, Fondo per le Istituzioni Scolastiche, che fa parte del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Secondo la tabella allegata al CCNL scuola 2019/2021 si parla di € 38,50 per ogni ora di insegnamento per attività aggiuntive al servizio curricolare. € 19,25 per ogni ora funzionale all’attività di insegnamento al di fuori delle 40 + 40 ore previste da contratto. In realtà, però, spesso ai docenti, per le gite viene dato un compenso forfettario deciso in sede di contrattazione d’istituto. Questo vuol dire che in ogni scuola può venire assegnato un compenso diverso. Ma è davvero così? A livello teorico sì: ma nel concreto, sono pochissime le scuole che riescono a dare un compenso di questo tipo ai docenti. Molto spesso, questi ultimi, vanno in gita praticamente a titolo gratuito. A dir la verità nel nostro istituto non solo non ci danno nemmeno un euro in più…non ci fanno neppure recuperare le ore eccedenti, neanche le due della programmazione. Pochi euro…? Direi che non si è retribuiti e se lo si fa è per abnegazione e amore per i nostri studenti e per il nostro lavoro. Ho sempre portato i miei alunni in gita e non solo non ho ricevuto compenso, ma mi sono pagata anche il biglietto del treno e dell’autobus. Veramente da me non c’è compenso deciso da nessuno. È gratis e neanche le ore fatte in più sono recuperabili. I docenti fanno gli accompagnatori senza avere retribuzione extra!!! Chi accompagna lo fa per puro volontariato. È puro volontariato. I docenti non ricevono alcun compenso né possono recuperare le numerose ore eccedenti, rispetto a quelle in classe, fatte come accompagnatore. Se poi si pensa alle responsabilità civili e penali…meglio non partecipare!. Confermo, niente soldi, solo tante responsabilità. Veramente si fa l’accompagnatore senza alcuna retribuzione aggiuntiva. Le ore non vengono recuperate e il pasto spesso deve essere pagato. Quindi situazione dipinta più rosea rispetto a quanto sia la dura realtà!!

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Carlo Piras
Carlo Piras
2025-07-05 04:47:44
Numero di risposte : 36
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Spesso le agenzie di viaggi prevedono per i docenti accompagnatori le spese complete. Quando ciò non è previsto o ci sono spese aggiuntive necessarie, si può ottenere un rimborso presentato opportuna documentazione. In particolare, è necessario esibire uno scontrino che riporti il nome, il codice fiscale del docente e il dettaglio dei pasti consumati. Per quanto riguarda i viaggi in Italia, per missioni inferiori a 4 ore o entro 10 km non è previsto alcun rimborso. Per missioni superiori a 8 ore e inferiori a 12 ore, è previsto un solo rimborso pasto fino a un massimo di €22,26 (€30,55 per i dirigenti), sempre che venga presentata una fattura o una ricevuta fiscale. Per missioni superiori a 12 ore, è previsto il rimborso di due pasti giornalieri fino a un massimo di €44,26 (€61,10 per i dirigenti), sempre che vengano presentate le relative fatture o ricevute fiscali. I docenti che usufruiscono di gratuità-pensione completa non hanno diritto a rimborso, mentre per i docenti che usufruiscono di mezza pensione, se non coprono tutti i giorni di missione, è previsto il rimborso di un pasto di andata e un pasto di ritorno, a condizione che siano trascorse almeno 8 ore tra la fine del trattamento alberghiero e l’arrivo in sede. In caso di spese sostenute a carico del docente e non dell’amministrazione, è previsto il rimborso delle spese alberghiere, dei mezzi di trasporto e delle spese per il vitto, entro i limiti massimi giornalieri stabiliti dalla tabella ministeriale. Il rimborso delle spese di viaggio è previsto secondo la normativa vigente, mentre per il rimborso delle spese alberghiere e dei mezzi di trasporto è necessario presentare i documenti di spesa in originale.
Luigi Morelli
Luigi Morelli
2025-07-05 04:30:32
Numero di risposte : 20
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Non viene pagato perché, anche per le gite scolastiche di più giorni, non è prevista una diaria di viaggio per il docente accompagnatore che vada a incrementare la busta paga. Il docente accompagnatore nelle gite scolastiche non viene pagato con un incremento in busta paga, ma con dei rimborsi. Per i viaggi di istruzione in Italia sono rimborsabili: due pasti giornalieri per uscite superiori a 12 ore con pernottamento per un totale complessivo rimborsabile di 44,26 euro; un singolo pasto per uscite non superiori alle 8 ore per un totale complessivo rimborsabile di 22,26 euro. Per il rimborso è necessario presentare una fattura o ricevuta fiscale. Sono rimborsabili anche mezzi di trasporto pubblico e il treno, ma solo per la seconda classe. Non sarebbero, invece, rimborsabili i taxi, lo diventano solo se il luogo da raggiungere non è servito da trasporto pubblico. Per quanto riguarda, invece, le gite scolastiche all’estero i docenti non hanno diritto al rimborso se vitto, alloggio e trasporti sono già a carico della scuola.
Armando Mancini
Armando Mancini
2025-07-05 04:16:38
Numero di risposte : 31
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Il mancato riconoscimento economico, unito alle enormi responsabilità legali, scoraggia notevolmente la classe insegnante ad intraprendere una delle attività formative considerate da sempre tra le più importanti nel percorso scolastico. Ad oggi, per i viaggi in Italia superiori a 12 ore, è previsto il rimborso di due pasti giornalieri. L’importo massimo complessivo rimborsabile è di 44,26 €. Il pernottamento, di norma, è già regolarmente pagato. Il D.l. 78/2010 ha eliminato la diaria per i viaggi all’estero, mentre il D.l. 23 marzo 2011 ha decretato le nuove norme in materia. Da quel momento, i docenti non hanno diritto ad alcun rimborso accessorio, a patto che vitto, alloggio e trasporti siano a carico dell’amministrazione. La normativa ha eliminato gradualmente qualsiasi forma di retribuzione, garantendo solamente i rimborsi spese. Dalla creazione di un fondo apposito fino al riconoscimento di una retribuzione per le ore eccedenti svolte dal docente da riconoscere alla pari di un’ora di servizio aggiuntivo, ad esempio in caso di sostituzione oraria o di attivazione di corsi di recupero. La partecipazione a viaggi di istruzione o uscite didattiche non è un’attività funzionale e non è mai obbligatoria. Ciò vale anche per i docenti di sostegno.
Kai Bruno
Kai Bruno
2025-07-05 03:49:10
Numero di risposte : 23
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Il docente accompagnatore in gita scolastica, quindi, può fruire, spesso in forma forfetizzata, del compenso per prestazioni aggiuntive all’orario d’obbligo da liquidare a carico del Fondo d’istituto. Il CCNL del comparto scuola nella Tabella 5 prevede tre tipologie di compenso. Il compenso per i docenti accompagnatori (quando erogato) rientra nella terza tipologia (17,50/ora lordi, pari a circa 12 euro netti). Occorre individuare una nuova tipologia di compenso per attività aggiuntive (accompagnamento alunni in viaggi di istruzione), prevedendo un compenso pari almeno a quanto previsto per i corsi di recupero (50 euro all’ora). Con un fondo di 100 milioni si possono compensare due milioni di ore di accompagnamento.