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Come si organizzano le uscite didattiche a scuola?

Rosalino Caruso
Rosalino Caruso
2025-07-28 02:09:02
Numero di risposte : 24
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Le uscite didattiche devono essere organizzate con anticipo e in modo attento. Le uscite didattiche ed i viaggi di istruzione vengono pianificati all’inizio dell’anno scolastico. Le scuole devono garantire l’esercizio del diritto allo studio e l’integrazione degli allievi con disabilità e, pertanto, nel decidere le uscite, i luoghi da visitare, le strutture dove soggiornare o i mezzi di trasporto da utilizzare, devono preventivamente domandarsi se siano compatibili con la condizione di disabilità di alcuni suoi alunni. Devono quindi pianificare gli adeguamenti necessari ad evitare che la disabilità costituisca motivo di esclusione o limitazione alla partecipazione. La possibilità di organizzare uscite didattiche e viaggi d’istruzione è quindi subordinata alla disponibilità dei docenti a partecipare. La nota del MIUR n. 645/02, sottolinea che i viaggi d’istruzione rappresentano un'opportunità fondamentale … per l’attuazione del processo di integrazione scolastica. In presenza di un alunno con disabilità, si prevede, generalmente ma non obbligatoriamente, la presenza di un docente in più, non necessariamente di sostegno.
Tommaso Sartori
Tommaso Sartori
2025-07-17 10:29:22
Numero di risposte : 24
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Le uscite didattiche e le gite scolastiche sono un momento muito atteso dagli studenti di tutte le età, perché favoriscono la socializzazione e la condivisione tra pari, favorendone l’apprendimento. La Nota Ministeriale n. 2209 dell'11 aprile 2012 ha chiarito che a decorrere dall’1 settembre 2000, il D.P.R. n. 275 del 1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in materia di organizzazione di uscite didattiche e gite scolastiche. Pertanto la precedente normativa non ha più carattere prescrittivo, ma costituisce un opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi. Le scuole italiane hanno completa autonomia riguardo l’organizzazione delle uscite didattiche, delle gite scolastiche, delle visite guidate, dei viaggi di istruzione, etc. in Italia e all’Estero. Spetta agli organi collegiali delle singole scuole approvare uno specifico Regolamento riguardante: il numero minimo di alunni che vi devono partecipare; il numero di accompagnatori per ogni tot. di allievi; la partecipazione del dirigente, dei collaboratori scolastici e anche eventuali docenti in pensione; la partecipazione dell’insegnante di sostegno o di un qualificato accompagnatore per gli allievi in disabilità; la partecipazione dei genitori o comunque familiari degli allievi; le destinazioni, i mezzi di trasporto etc.; la copertura assicurativa obbligatoria; l’eventuale compenso accessorio per gli accompagnatori; l’eventuale diritto al giorno di riposo compensativo. I docenti possono essere disponibili, ma non obbligati ad accompagnare gli studenti durante le uscite didattiche e le gite scolastiche, perché si tratta di lavoro “supplementare”. Quindi, nell’organizzazione di un’uscita didattica e di una gita scolastica, la prima cosa da verificare è l’esistenza della disponibilità dei docenti accompagnatori. La scuola e i docenti in primis, hanno l’obbligo di adottare, in via preventiva, tutte quelle misure organizzative e disciplinari idonee ad evitare prevedibili situazioni di pericolo, come la scelta di vettori e strutture che non presentino rischi e pericoli per l’incolumità degli studenti. Dette iniziative sono vere e proprie attività complementari della scuola e non semplici occasioni di evasione, pertanto richiedono un’adeguata programmazione didattica e culturale predisposta fin dall'inizio dell'anno scolastico.

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Manuele Pellegrini
Manuele Pellegrini
2025-07-17 07:18:51
Numero di risposte : 33
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Se ti accingi a predisporre un progetto per un viaggio d'istruzione o una visita guidata ti suggerisco le strade più brevi per predisporlo nel migliore dei modi. Se prepari un progetto per un viaggio d'istruzione ecco cosa ti consiglio di fare: contattami per discutere insieme la meta. Se invece prepari un progetto per una visita guidata o un'uscita didattica ecco come procedere: Discuti con il Consiglio di classe/interclasse/intersezione le possibili mete delle visite e delle uscite anche in questo caso è auspicabile che ti metta d'accordo con qualche altro plesso per abbattere i costi soprattutto del trasporto Una volta decisa la meta o le mete formalizza in consiglio di classe/interclasse/intersezione la decisione di predisporre il progetto o i progetti (uno per ogni uscita o visita) Predisponi in progetto e compilando il modulo "Scheda progetto visite guidate e uscite didattiche" Una volta che il progetto sarà approvato sarà cura del referente del progetto attivarsi per prenotare tutto ciò che si vuole visitare (musei, chiese, siti archeologici, parchi, laboratori, ecc), il ristorante o l'agriturismo, ecc., ad eccezzione del trasporto che sarà a cura della segreteria.
Giobbe Orlando
Giobbe Orlando
2025-07-05 00:15:12
Numero di risposte : 30
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Le visite guidate e i viaggi di istruzione contribuiscono all’apprendimento, all’arricchimento culturale e professionale e alla crescita della personalità dello studente. Per organizzare una gita perfetta bisogna seguire questi passaggi: Stabilisci degli obiettivi educativi: in che modo il viaggio sarà utile agli studenti? Scegli una meta congrua con il programma didattico degli studenti. Organizza in anticipo hotel, visite, guide e musei, contattarli in anticipo per ottenere eventuali sconti e stipulare le assicurazioni. Comunica al preside il programma, i costi e l'inserimento concettuale nel programma didattico. Comunica ai genitori: obiettivi didattici, programma del viaggio, costi, autorizzazioni ed eventuale abbigliamento congruo per le visite. In linea generale la normativa delle gite scolastiche in Italia lascia molta autonomia ai singoli istituti in merito in materia di mete, tempistiche, obiettivi e fondi destinati a essi che variano da istituto a istituto. Viaggio d’istruzione: il più desiderato dagli studenti! Si tratta di un viaggio organizzato di 2 o più giorni con il conseguente pernottamento minimo di una notte. Uscita didattica: la cosiddetta uscita prevede visita di un particolare luogo/attrazione di solito nei confini comunali/provinciali, nel giro di 25 km e non prevede pernottamenti. Visita guidata: questa categoria invece prevede sempre il rientro in giornata ma di solito viene effettuata nei confini regionali.

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Germano Riva
Germano Riva
2025-07-04 22:44:55
Numero di risposte : 20
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I viaggi e le visite d’istruzione si configurano come momento integrativo e complementare all’attività educativo-didattica della scuola, sono parte integrante e qualificante dell’Offerta Formativa. Essi infatti scaturiscono dalla programmazione didattica, dalla quale non possono prescindere, e sono inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa. Complessivamente si risolvono in una buona preparazione sotto il profilo didattico, in un’adeguata accoglienza, nella pronta assistenza del tour operator e nel controllo della sicurezza. Dunque l’“avventura viaggio di istruzione” comincia con l’indagine dei bisogni degli studenti cui si rivolge, in modo tale da poterli soddisfare con esperienze atte a trasformare il viaggio in un’occasione di maturazione. In merito ai criteri di scelta del servizio di trasporto, si fa presente che non è opportuno valutare solo l’offerta economica maggiormente vantaggiosa, ma che si devono tenere in considerazione soprattutto le garanzie di sicurezza degli studenti che utilizzano quel servizio. Alla nota è stato allegato un Vademecum predisposto dalla Polizia stradale che mette in rilievo alcune delle procedure da seguire nella scelta del servizio di trasporto per le visite guidate e i viaggi di istruzione. Inoltre la nota ricorda che le precedenti istruzioni sullo svolgimento dei viaggi di istruzione come la circolare 291/1992 non sono state abrogate e che le scuole sono pienamente autonome nel determinare le modalità di svolgimento delle visite di istruzione. Resta nella responsabilità dell’istituzione scolastica la decisione di richiedere l’intervento della Polizia stradale per il controllo preventivo dell’idoneità dei mezzi di trasporto.