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Quali sono le prove sui materiali?

Jelena De Angelis
Jelena De Angelis
2025-07-07 03:20:18
Numero di risposte : 24
0
Dunque, vi sono materiali da costruzione che prima del loro impiego devono essere sottoposti a prove e test che variano a seconda di quale obiettivo devono assolvere e sulla base delle loro peculiarità. Le NTC ad esempio indicano che per i nuovi edifici debbano essere effettuate prove su diversi materiali in specifico quelli dedicati alla realizzazione di opere strutturarli, quali componenti prefabbricati, conglomerati e acciaio. Tali materiali devono rispondere a precise specifiche di progetto, capitolato e devono essere certificati dal marchio CE. Con riferimento al calcestruzzo, le NTC prevedono diversi livelli di controllo sulla qualità che includono la fase di produzione, la fase pre esecuzione dei lavori e prove complementari anche sul getto in cantiere. Prove e test su materiali e prodotti da costruzione devono essere effettuati esclusivamente da laboratori autorizzati che eseguono prove su tre settori specifici: test su strutture in calcestruzzo armato normale, precompresso e muratura; prove su strutture metalliche e strutture composte; prove dinamiche sulle strutture. Soltanto i laboratori autorizzati alle prove di cui sopra possono rilasciare la certificazione di idoneità dei materiali da costruzione. Le prove effettuate dai laboratori autorizzati sono di diverso genere e sono suddivise in diversi gruppi a seconda delle categorie di materiali. Per i materiali di Gruppo A sono previste diverse prove obbligatorie quali magnetometriche, sclerometriche, ultrasoniche, di estrazione, chimiche e altre ancore. In aggiunta possono essere effettuate prove facoltative come quelle di carico statiche a compressione diagonale sulle murature, termografia, indagini endoscopiche. Per i materiali compresi nel Gruppo B le prove obbligatorie sono quelle magnetoscopiche, liquidi penetranti, ultrasuoni, prove di durezza, spessometria e altre ancora.
Lamberto Ferri
Lamberto Ferri
2025-07-07 03:01:59
Numero di risposte : 22
0
Le prove meccaniche sui materiali descrivono il comportamento di un materiale assoggettato a forze statiche o dinamiche. Sono indispensabili per individuare le proprietà meccaniche di materiali e prodotti come il comportamento elastico, plastico o viscoelastico, la resistenza statica, la resistenza all’abrasione, la resistenza agli urti, la resistenza alla frattura, la resistenza alla fatica. La proprietà meccanica di un materiale indica se il materiale in questione reagisce alla sollecitazione esterna in maniera elastica o inelastica. Le prove meccaniche sui materiali possono essere distinte in prove convenzionali se forniscono una serie di valori con le quali vengono confrontati, catalogati e caratterizzati i diversi materiali. Le prove meccaniche sui materiali possono, inoltre, essere classificate in base alla modalità di applicazione della forza, parliamo, infatti, di prove statiche quando vengono applicate in modo graduale e per un tempo abbastanza lungo. Le prove meccaniche sui materiali possono, inoltre, essere classificate in prove dinamiche quando vengono applicate in un tempo molto breve. Tra le prove dinamiche ci sono le prove d’urto e le prove di resilienza Charpy. E ci sono anche le prove a carico oscillante, tra queste le prove di fatica. Tra le prove statiche rientrano le prove di trazione a temperatura ambiente, prove di trazione a temperatura controllata, prove di compressione, prove di durezza.

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Dindo Morelli
Dindo Morelli
2025-06-27 07:23:05
Numero di risposte : 28
0
Le prove sui materiali edili possono essere di varia natura e variano a seconda dell’obiettivo e delle caratteristiche che è necessario verificare. La normativa parla di prove sui materiali da costruzione, così come di prove su materiali e costruzioni esistenti. Inoltre, sono previste prove e controlli lungo tutta la fase di produzione dei materiali da costruzione. Le NTC prevedono che per le nuove costruzioni si effettuino delle prove su materiali quali conglomerati, acciaio e componenti prefabbricati. Si parla, quindi, di materiali dedicati alla realizzazione di opere strutturali, per le quali è essenziale garantire l’adeguatezza del materiale e la sicurezza dell’opera. Questi materiali, infatti, devono coincidere con le specifiche di progetto e il capitolato ed è obbligatoria la marcatura CE. Prendendo ad esempio il calcestruzzo, le NTC prevedono un capitolo dedicato ai controlli qualità, che includono controlli di produzione, controlli di accettazione prima dell’esecuzione dell’opera, con un prelievo contestuale al getto in cantiere, prove complementari, da valutare su necessità. A tutto ciò, si aggiunge una verifica documentale in fase di accettazione, in quanto il produttore deve necessariamente fornire tutte le informazioni relative alle caratteristiche del materiale fornito e alla marcatura CE. Tutti i laboratori che richiedono l’autorizzazione ad eseguire prove certificate sui materiali da costruzione devono essere in grado di eseguire una serie di prove specifiche. Tra le prove obbligatorie previste per il settore A ci sono quella magnetometrica, sclerometrica, ultrasonica, di estrazione, il prelievo in opera di calcestruzzo e di provini di acciaio, analisi chimiche, prove con martinetti piatti singoli e doppi e prove di carico statiche. Si aggiungono, poi, prove facoltative, come prove di carico statiche a compressione diagonale sulle murature, il monitoraggio delle strutture, la termografia, le indagini endoscopiche. Per il settore B le prove obbligatorie sono quelle magnetoscopiche, liquidi penetranti, ultrasuoni, prove di durezza in situ, spessometria, misura delle coppe di serraggio e i prelievi di bulloni e di campioni di carpenterie. Anche in questo caso, si aggiungono prove facoltative, come l’indagine spettrometrica in situ.
Germano Parisi
Germano Parisi
2025-06-27 04:30:25
Numero di risposte : 33
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Le prove sui materiali da costruzione sono degli esami che verificano che i materiali usati in cantiere siano quelli predisposti nel progetto e che garantiscano alla struttura resistenza e stabilità. Solitamente è l’impresa edile che si prende l’incarico di organizzare e gestire i prelievi sui materiali, come il conglomerato cementizio o su spezzoni di barre d’acciaio. Inoltre la normativa da chiare indicazioni sulle modalità di prelievo e di “stoccaggio” dei materiali fino al momento delle prove. È compito del Direttore dei Lavori provvedere al campionamento dei materiali e dei prodotti da sottoporre alle prove di accettazione, quindi al confezionamento dei provini, all’esecuzione/estrazione dei saggi, al prelevamento dei campioni, nonché la corretta conservazione e custodia degli stessi fino alla consegna al laboratorio di cui all’articolo 59 del D.P.R. 380/2001 incaricato, che a tal fine rilascia apposito verbale di accettazione. Tali attività possono essere eventualmente eseguite attraverso personale a tal fine formalmente delegato dal Direttore dei Lavori, ferma restando la responsabilità del Direttore dei Lavori stesso. Principio generale della Norma è che le prove previste dalle stesse NTC, quali quelle di accettazione in cantiere o quelle di controllo di produzione in stabilimento, siano un reale strumento di controllo e di verifica della qualità della filiera, atte a permettere il miglioramento continuo del processo, eventualmente permettendo, nel caso di esito non positivo, di adottare le idonee azioni correttive. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma ritengo sia importante specificare che, vista la responsabilità del Direttore dei Lavori, è fondamentale che sia presente durante le fasi dei prelievi dei materiali da sottoporre a prova e il seguire scrupolosamente la normativa riguardo alla gestione di tutto il processo.

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