:

Quali permessi sono necessari per organizzare un evento privato?

Francesca Damico
Francesca Damico
2025-06-11 22:07:54
Count answers : 7
0
Per organizzare un evento privato è necessario presentare al SUAP competente per territorio istanza di autorizzazione ai sensi dell’articolo 68 TULPS. All'istanza dovrà essere allegata la seguente documentazione: certificazione relativa al corretto montaggio del palco redatta da tecnico abilitato; certificazioni relative alla conformità degli impianti elettrici e di amplificazione, rilasciati da tecnico abilitato ed iscritto all’albo professionale; autorizzazione relativa al suolo pubblico o privato interessato rilasciato dall’Ente pubblico o dal privato proprietario. Per eventi con numero di partecipanti inferiori a 200, è sufficiente la presentazione di SCIA al SUAP territorialmente competente. Tale semplificazione riguarda solamente il regime amministrativo previsto e non esenta l’organizzatore dell’evento dall’allegare all’istanza la documentazione normalmente prevista per l’ottenimento dell’autorizzazione. In caso di spettacoli o manifestazioni svolte in luoghi all’aperto non confinati o delimitati, privi di attrezzature, strutture di stazionamento e contenimento per il pubblico, non è necessario possedere la licenza di agibilità dei luoghi. Diversamente, qualora si vogliano organizzare spettacoli o manifestazioni in locali e/o aree con strutture di stazionamento e contenimento del pubblico, si rientra nel campo di applicazione dell’articolo 80 del TULPS. All’istanza di cui sopra dovrà essere allegata la documentazione per l’ottenimento della certificazione di agibilità che attesti le condizioni generali di sicurezza dei locali o delle aree dove si svolge l'evento. In caso di evento organizzato in locali o aree con capienza superiore alle 200 persone, l’agibilità è certificata da verbale rilasciato dalla Commissione Comunale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo o dalla Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo. In caso invece di evento organizzato in locali o aree con capienza pari o inferiore a 200 persone, in luogo della documentazione per l’ottenimento della certificazione dell’agibilità, all’istanza andrà allegata relazione tecnica resa ai sensi dell’art 4 del Decreto del Presidente della Repubblica n.311 del 28 maggio 2001.
Antimo Sanna
Antimo Sanna
2025-06-04 22:53:49
Count answers : 2
0
Per una manifestazione temporanea, è necessaria un’autorizzazione indirizzata al Sindaco del Comune dove avete pianificato l’evento, ovvero la Licenza di pubblico spettacolo, che avrà un valore temporale pari al periodo di svolgimento dell’evento stesso. Al momento della richiesta, dovrete specificare le vostre generalità, dati fiscali, requisiti antimafia e programma della manifestazione. Per eventi che richiedano accompagnamenti musicali, occorre rivolgersi alla Siae per farsi rilasciare un permesso,per evitare ulteriori violazioni dei diritti d’autore. Non bisogna tralasciare la domanda di Occupazione di Suolo Pubblico, che dovrà essere presentata al Comune con due settimane di anticipo con le dovute generalità riguardanti l’organizzazione dell’evento, il luogo di svolgimento e l’eventuale chiusura del traffico. Se avete scelto come zona di manifestazione un’area verde, dovrete richiedere, in aggiunta, l’autorizzazione del Settore Verde Pubblico del Comune. Infine, qualora sia previsto l’utilizzo di impianti stereo o strumenti musicali, occorre l’autorizzazione da parte del Settore Ambiente e Territorio del Comune.
Maika Ferri
Maika Ferri
2025-05-28 19:32:40
Count answers : 3
0
Per un evento privato ad invito svolto in ville private prese in locazione, l’organizzatore non deve richiedere autorizzazione ex art. 68 TULPS per fare musica con karaoke o per far esibire un cantante trattandosi di una festa privata. La sentenza della Corte Costituzionale 142/1967 ha chiaramente indicato l’illegittimità costituzionale dell’obbligo di dotarsi della licenza di trattenimento di cui all’articolo 68 del TULPS nell’ipotesi di attività svolta in ambito privato anche se visibile dall’esterno. Non si tratterà quindi di attività imprenditoriale, ma svolta nei confronti di soggetti invitati e non clienti, anche nell’ipotesi che il trattenimento sia visibile dall’esterno. Comunque dovranno essere verificate e rispettate tutte le norme di sicurezza del caso. Servirà la presentazione della SCIA UNICA per l’attività di somministrazione, che comprende appunto anche la parte sanitaria, relativa ai locali, laboratori e servizi igienici, compresco quelli per disabili. Tuttavia, nel caso specifico di eventi privati, la somministrazione potrà essere svolta da soggetti abilitati all’attività di catering. Inoltre, potrà essere necessaria la certificazione di previsione di impatto acustico e il pagamento della SIAE.
Aroldo Palumbo
Aroldo Palumbo
2025-05-28 18:25:35
Count answers : 2
0
Non esiste alcun obbligo di comunicare alla Questura una festa privata, né tantomeno è necessario chiedere l’autorizzazione al sindaco o ad altro ente pubblico. Se invece intendi organizzare una festa in un luogo pubblico devi sapere che i cittadini hanno la libertà di riunirsi in luogo pubblico. Della riunione va data comunicazione preventiva alla Questura affinché possa valutare se dover predisporre servizi di sicurezza o adottare eventuali divieti solo se sussistono comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. In tal caso dovresti prima chiedere il permesso al titolare del suolo pubblico. Inoltre, per poter distribuire cibo e bevande dovresti chiedere l’autorizzazione per tale attività, anche se gratuita. Se usi musica protetta dai diritti d’autore, devi pagare i diritti alla SIAE o all’ente di gestione a cui tali musicisti sono iscritti. Non devi pagare la SIAE se la festa non è aperta indiscriminatamente al pubblico e avviene in luogo privato. La legge vieta di fare rumore quando questo è superiore alla normale tollerabilità e dà fastidio ai vicini. È tuo diritto organizzare una festa e far pagare un biglietto di ingresso. Non devi per forza avere la partita IVA. Tuttavia, sappi che i guadagni che farai – anche se saranno inferiori ai costi che sosterrai – dovrai dichiararli al Fisco.