Quando una festa è considerata privata?

Iacopo Palmieri
2025-07-17 07:21:00
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Non esiste alcun obbligo di comunicare alla Questura una festa privata, né tantomeno è necessario chiedere l’autorizzazione al sindaco o ad altro ente pubblico. Ciò almeno vale se fai una festa in un luogo privato, come il giardino di una villa o un’abitazione. Se invece intendi organizzare una festa in un luogo pubblico devi sapere che i cittadini hanno la libertà di riunirsi in luogo pubblico, si tratta di un diritto garantito dall’articolo 17 della Costituzione, della riunione va data comunicazione preventiva alla Questura affinché possa valutare se dover predisporre servizi di sicurezza o adottare eventuali divieti solo se sussistono comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica. Non devi pagare la SIAE se la festa non è aperta indiscriminatamente al pubblico e avviene in luogo privato. La legge vieta di fare rumore quando questo è superiore alla normale tollerabilità e dà fastidio ai vicini. È tuo diritto organizzare una festa e far pagare un biglietto di ingresso, non devi per forza avere la partita IVA, tuttavia, sappi che i guadagni che farai – anche se saranno inferiori ai costi che sosterrai – dovrai dichiararli al Fisco.

Irene Colombo
2025-07-17 06:47:30
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Una festa si può definire “privata” quando si tiene in un luogo privato e non vi è nessun tipo di pubblicità, compreso manifesti, biglietti o pubblicità su facebook.
In tutti gli altri casi si tratta di evento pubblico e quindi si dovrà procedere con tutti gli adempimenti del caso.
Non è comunque festa privata perché, anche se ne viene riservata una porzione, si tratta comunque di locale pubblico.
Il ristorante, anche se completamento riservato per il tuo evento, resta un locale pubblico quindi la festa non è da considerarsi “privata”.
Nel caso invece che la festa si tenga in un luogo privato ma venga pubblicizzata, l’evento si trasforma automaticamente in “pubblico” e, oltre alla regolarizzazione di quanti svolgano attività lavorativa, vi è l’obbligo che gli ambienti rispettino la normativa sanitaria e vi siano tutte le autorizzazioni correlate.
Quando invece la festa è realmente privata eventuali amici artisti che volessero esibirsi gratuitamente potrebbero farlo senza problemi e non è necessario richiedere alcuna autorizzazione, fermo restando che non si deve recare disturbo a persone terze.

Sabino Esposito
2025-07-17 06:39:58
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Quando si affitta o si dedica il locale, in tutto o in parte, a un evento riservato solo a determinate persone.
Un’attività che la legge rende possibile.
La direttiva CE 123/2006 detta “Bolkestein” e il Dlgs n. 59/2010 che ha attuato la direttiva nel nostro Paese, all’articolo 35 ha ammesso la possibilità di esercizio di più attività nei medesimi locali a condizione che le suddette siano tra loro “compatibili”.
Ovviamente la compatibilità deve eventualmente essere stabilita per legge: tuttavia, non esistono norme nazionali o regionali che impediscano l’utilizzo di una parte del locale (o addirittura dell’intero locale) per organizzare un evento riservato, privato, solo a inviti.
Pertanto è possibile accordarsi con chi vuole organizzare un evento per affittare una sala, se non l’intero locale.
L’esercente è libero di scegliere l’orario di funzionamento che preferisce, o che meglio si adatta alle proprie scelte imprenditoriali, e dunque può decidere di rimanere chiuso una o più giornate per dedicarle a un’attività di somministrazione rivolta solo ad una cerchia determinata di persone.
Ma se invece decidesse di affittare solo una sala o una parte del locale durante l’orario di apertura al pubblico dell’esercizio non sussistono problemi di sorta.
È chiaro che nel momento in cui l’esercente concede uno spazio, se non l’intero locale, per l’organizzazione di un evento privato di varia natura, si assume la responsabilità dell’attività svolta per quanto riguarda il rispetto delle normative, per esempio acustiche o di sicurezza degli impianti messi a disposizione, e in genere acquista una responsabilità solidale con l’organizzatore dell’evento per tutte quelle problematiche che eventualmente provochino conseguenze all’esterno o all’interno del locale.

Claudio Conti
2025-07-17 05:14:20
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Per qualificare correttamente l’evento, sarebbe stato necessario assumere sommarie informazioni dai partecipanti alla festa.
I controlli avrebbero dovuto verificare:
Se i partecipanti erano stati invitati personalmente, coerentemente con la natura di una festa privata.
Se era stato richiesto un corrispettivo, anche solo a titolo di rimborso spese, elemento che farebbe configurare l’evento come un’attività aperta al pubblico.
L’interessato, dichiarando che si trattava di una festa privata, avrebbe potuto essere invitato a fornire un elenco degli invitati per confermare la natura riservata dell’evento.
Non è prevista una sanzione diretta per l’organizzazione di una festa privata in un locale pubblico, salvo che emergano elementi per qualificare l’evento come un’attività pubblica non autorizzata.

Valentina Costantini
2025-07-17 05:00:39
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La legge non vieta in alcun modo di organizzare feste private nella propria terrazza o nel proprio giardino.
Il proprietario di questi spazi o il suo legittimo detentore, per esempio l’inquilino in affitto, può disporne come crede, purché rispetti le leggi.
Bisogna quindi ricordare discipline generali come: il rispetto della soglia di normale tollerabilità in riferimento all’emissione di rumori, fumi e luci.
Le norme che si applicano alle feste che non hanno carattere privato o che si svolgono in luoghi pubblici o aperti al pubblico, come il divieto di somministrare bevande alcoliche ai minorenni e il pagamento dei diritti d’autore alla Siae per la musica riprodotta, non si applicano.
Non c’è una normativa specifica che regolamenta la possibilità di organizzare feste private in condominio o in terrazza, ma una serie di regole che attengono a campi ben delimitati: il regolamento condominiale, il contratto d’affitto, le ordinanze comunali e così via.
Bisogna però precisare che in rare ipotesi una semplice festa privata per riunire familiari e amici risulta particolarmente rilevante dal punto di vista giuridico.
Ovviamente, tutto cambia se durante la festa vengono compiuti dei reati o comportamenti espressamente contrari alla legge.

Vito Fabbri
2025-07-17 04:10:50
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Una festa può essere considerata privata se si svolge in giardini o terrazze private.
Non è necessario chiedere autorizzazioni comunali o alla Questura per l’organizzazione dell’evento.
Occorre tuttavia rispettare la soglia del rumore che non deve mai superare la «normale tollerabilità» imposta dall’articolo 844 del Codice civile.
Tanto più isolato è il luogo ove avviene la festa, tanto più alto potrà essere il volume della musica.
Se il rumore dovesse invece essere percepibile da un numero indeterminato di persone si corre il rischio di essere querelati per il reato di disturbo alla quiete pubblica.