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Il caffè fa aumentare la glicemia?

Chiara Sanna
Chiara Sanna
2025-10-06 21:33:52
Numero di risposte : 32
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Uno studio condotto presso l’Università di Duke nel North Carolina ha dimostrato che un consumo eccessivo di caffè aumenta la risposta glicemica postprandiale in soggetti con diabete di tipo 2. Il confronto tra il profilo glicemico del giorno in cui veniva somministrata caffeina e quello in cui veniva somministrato il placebo, ha dimostrato che la assunzione di caffeina induceva, rispetto al placebo, un aumento significativo della concentrazione media di glucosio nel corso della giornata con una elevazione più evidente nelle tre ore successive alla ingestione della colazione, del pranzo e della cena. I risultati così ottenuti confermano quanto era stato osservato in altri studi nei quali era stato dimostrato un incremento della risposta glicemica e insulinemica, dopo un carico orale di carboidrati. La dose di caffeina somministrata nello studio (500 mg/die) è quella equivalente a quattro tazze di infuso di caffè, il tipo abitualmente consumato dagli americani, ciascuna delle quali, di circa 100 ml di volume, contiene da 90 a 120 mg di caffeina. I risultati di questo studio non autorizzano la conclusione che il caffè debba essere vietato ai pazienti diabetici ma indicano semplicemente l’opportunità che non si debba eccedere nel suo uso.
Carmine Grassi
Carmine Grassi
2025-10-06 20:58:59
Numero di risposte : 35
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Bere caffè in maniera moderata farebbe aumentare l'insulina e di conseguenza abbassare la glicemia, riducendo altresì il rischio di sviluppare la patologia. Assumere caffè contro il diabete tutti i giorni, da 4 a 6 tazzine al giorno, aiuta proprio nella riduzione del diabete di tipo 2, quello non dipendente da insulina, poiché il caffè riesce ad interferire con la digestione quindi agisce sul metabolismo dei carboidrati che come sappiamo contribuiscono all'innalzamento della glicemia che se non controllata sfocia in una patologia complessa e invalidante che è il diabete. La ricerca condotta dal dottore Fredrik Brustad Mellbye e pubblicata dal Journal of Natural Products, spiega lo studio condotto per 10 settimane su tre gruppi di topi, tutti a rischio di diabete. Il risultato dello studio, che ha analizzato il rapporto tra glicemia e caffè, è stato che i primi due gruppi, quelli che hanno assunto la sostanza contenuta nel caffè, presentavano una percentuale di glicemia del 28- 30% in meno rispetto al gruppo di controllo e i topi del primo gruppo che assumevano dosi maggiori di cafestolo, presentavano una riduzione della glicemia addirittura al 42%. Tale ricerca dimostra come effettivamente l'azione del caffè sul nostro organismo dia risultati notevoli per la nostra salute, è certo che bere caffè riduce il rischio di diabete, completamente in maniera naturale.

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Maristella De Angelis
Maristella De Angelis
2025-10-06 20:44:51
Numero di risposte : 23
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Il paziente con la glicemia deregolata deve sempre prestare attenzione all’assunzione di bevande stimolanti, sia amare che zuccherate, in particolar modo se a base di caffeina. La caffeina ha un effetto modulatorio sull’asse ormonale dello stress, favorendo una maggiore liberazione di glucosio nel sangue. In un ridotto numero di pazienti patologici, il caffè può peggiorare la situazione agendo sui meccanismi di regolazione del metabolismo. La caffeina è in grado di aumentare il rilascio di cortisolo e di catecolammine, ormoni che vengono secreti normalmente ogni giorno secondo ritmi piuttosto precisi, e svolgono molteplici funzioni importanti per la sopravvivenza e regolazione metabolica. Se il soggetto è sotto stress o necessita di energia, il caffè favorisce il rilascio di glucosio. In un soggetto sano questo effetto è irrilevante, mentre nel paziente con iperglicemia costante, potrebbe peggiorare la condizione di per sè già anomala. Il caffè amaro, assunto dopo un pasto completo, ha un impatto minore sulla glicemia rispetto a chi lo assume a digiuno, in quanto, al termine della digestione, la glicemia sarà fisiologicamente abbassata dall'insulina. Ogni assunzione di zucchero, che siano carboidrati semplici o complessi, provoca un incremento della glicemia. Se allo zucchero aggiungiamo lo stimolo della caffeina, ovviamente le cose peggiorano. Il modo migliore per assumere il caffè è amaro e a stomaco pieno.
Nadia Villa
Nadia Villa
2025-10-06 17:56:25
Numero di risposte : 26
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Nel breve periodo, soprattutto se sei un bevitore occasionale, la caffeina può aumentare temporaneamente la glicemia e ridurre la sensibilità all’insulina. La caffeina, infatti, può inibire l’azione dell’insulina e aumentare la produzione di glucosio da parte del fegato. Nel lungo termine, però, il consumo abituale di caffè – sì, anche decaffeinato – è associato a un miglioramento del metabolismo del glucosio e a una riduzione del rischio di diabete di tipo 2. Studi di coorte e meta-analisi lo dicono chiaramente: chi beve regolarmente caffè nero ha una sensibilità insulinica migliore rispetto a chi lo evita. Il caffè è una bevanda complessa, tanto quanto le discussioni sul decaffeinato. I suoi effetti sulla glicemia dipendono da come lo bevi, da quanto spesso lo bevi, e da cosa ci metti dentro. Nel breve può fare i capricci, ma nel lungo periodo potrebbe persino aiutarti a restare fuori dal club dei diabetici.

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