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Cosa fa un collaboratore tecnico?

Marianita Giuliani
Marianita Giuliani
2025-06-20 15:48:53
Numero di risposte : 14
0
Le mansioni di questa figura sono estremamente variegate: Progettazione: redazione di studi di fattibilità tecnico-economica, progetti preliminari, definitivi ed esecutivi di opere pubbliche. Direzione lavori: supervisione tecnica e contabile dei cantieri, verifica della corretta esecuzione delle opere secondo il progetto e le normative. Gestione e manutenzione: pianificazione e coordinamento degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare e infrastrutturale dell'ente. Procedure di appalto: redazione di capitolati tecnici, partecipazione alle commissioni di gara per l'affidamento di lavori, servizi e forniture tecniche. Urbanistica ed edilizia: istruttoria di pratiche edilizie, controllo del territorio, redazione o revisione di piani urbanistici. Ambiente e territorio: valutazioni di impatto ambientale, gestione delle procedure autorizzative in materia ambientale, monitoraggio del territorio, gestione del rischio idrogeologico. Sicurezza: coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i cantieri pubblici, applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per le strutture dell'ente. Collaudi: effettuazione di collaudi tecnico-amministrativi e statici delle opere pubbliche. Attività amministrativa tecnica: redazione di pareri tecnici, relazioni, perizie, partecipazione a conferenze di servizi. In sintesi, il Funzionario Tecnico è un garante della qualità, della sicurezza e della conformità normativa delle opere e degli interventi che incidono sul bene pubblico e sul territorio.
Clara Rizzo
Clara Rizzo
2025-06-08 19:14:10
Numero di risposte : 24
0
Un collaboratore tecnico non viene menzionato nel testo.

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Gianmarco Conti
Gianmarco Conti
2025-06-08 15:52:42
Numero di risposte : 19
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Essere collaboratore tecnico prima di tutto significa non essere un primo, tutte le decisioni le prende chi sta davanti a noi. Ragionare da primi significa essere sempre in contrapposizione. Ragionare da collaboratore vuol dire essere sempre di aiuto, quello che vai a dire all’allenatore serve a lui per metabolizzare meglio il tutto, prima di prendere qualsiasi tipo di decisione. Il collaboratore serve anche a tenere i problemi lontano dal Mister, se ci sono giocatori che palesano malumori, si interviene insieme ad altre figure dello staff per risolvere anche questo tipo di problematiche. In più cosa importantissima è seguire il credo dell’allenatore, a me potrebbe non piacere tutto l’operato del Mister, ma è giusto seguire tutte le sue indicazioni. Con Di Francesco organizzavo tutte le attivazioni tecnico-tattiche che preparavano i giocatori all’allenamento. Come potrete vedere, tutte queste esercitazioni hanno all’interno gestualità tecniche e tattiche. Toccare il pallone tante volte in allenamento non può che aiutare il giocatore a migliorare. Successivamente ho collaborato con lui sulla panchina del Pescara, con il ruolo di visionatore delle partite, iniziando a fare anche la match analysis e il collaboratore tecnico. Da qui il Mister mi ha richiesto un lavoro anche sul campo con la preparazione di alcune esercitazioni specifiche.