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Chi non deve pagare l'acqua?

Giulietta Bruno
Giulietta Bruno
2025-09-02 02:26:15
Numero di risposte : 26
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Non è possibile agire sulla fornitura nei casi in cui non sia stata inviata la costituzione di messa in mora. la morosità sia di importo inferiore al deposito cauzionale (se è stato versato): la morosità sia inferiore al corrispettivo annuo della fascia agevolata e se prima non sia stata effettuata la limitazione della fornitura o non sia stata data comunicazione dell’impossibilità di agire in questo senso. Si tratta delle famiglie beneficiarie di bonus sociale e delle utenze di uso pubblico non disalimentabili come scuole, caserme, ospedali, etc. L’unica azione prevista per queste utenze non disalimentabili è la limitazione del flusso idrico che viene ridotto ad un quantitativo pari a 50 litri per persona al giorno.
Giacomo D'angelo
Giacomo D'angelo
2025-08-23 10:33:41
Numero di risposte : 22
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le utenze ad uso domestico residente che beneficiano del bonus acqua le utenze ad "uso pubblico non disalimentabile" quali, ad esempio, scuole, ospedali, strutture militari o di vigilanza, carceri, bocche antincendio.

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Franco Costa
Franco Costa
2025-08-14 05:06:34
Numero di risposte : 25
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Arera assicura anzitutto che verranno salvaguardate le utenze vulnerabili. Verranno salvaguardate le utenze vulnerabili: cioè le famiglie in stato di disagio economico e sociale. I beneficiari del bonus idrico non pagano affatto l'acqua per quei 50 litri d’acqua al giorno per i quali si paga una tariffa più bassa. Le utenze vulnerabili comprendono famiglie in stato di disagio economico e sociale, scuole, ospedali e case di cura. Alle utenze vulnerabili potrà essere tolta l’acqua solo dopo il mancato pagamento di bollette per “importi superiori al corrispettivo annuo dovuto per la fascia di consumo agevolato”.
Tolomeo Ferri
Tolomeo Ferri
2025-08-14 04:10:50
Numero di risposte : 19
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Gli utenti che non riescono a pagare la bolletta perché versano in condizioni economiche disagiate avranno comunque diritto a 50 litri gratis di acqua al giorno a persona. I cittadini che sono impossibilitati a pagare la bolletta perché “versano in condizioni di documentato stato di disagio economico-sociale” non si vedranno staccare l’acqua anche se morosi. Gli utenti in condizioni economiche disagiate saranno individuati dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) “in coerenza con gli altri settori dalla stessa regolati”. Nella pratica, avranno diritto al beneficio i cittadini con un indicatore Isee non superiore a 7.500 euro, che può arrivare a un massimo di 20.000 euro per le famiglie con più di tre figli a carico.

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Mirko Sorrentino
Mirko Sorrentino
2025-08-14 03:35:13
Numero di risposte : 34
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Coloro che possono non pagare la bolletta dell’acqua sono coloro che possono dimostrare la prescrizione della stessa, ovvero il creditore non può chiedere il pagamento della bolletta dell’acqua una volta decorsi due anni dalla scadenza della bolletta stessa o dall’ultima lettera raccomandata di sollecito. Possono non pagare la bolletta dell’acqua coloro che possono dimostrare l’illegittimità dell’ingiunzione di pagamento emessa da una società privata o mista, essendo legittimati solo lo Stato e gli enti pubblici ad emettere tale ingiunzione, Orbitano sotto questa fattispecie le società che gestiscono un servizio pubblico. COLORO che possono dimostrare che la bolletta è stata calcolata in modo errato o che non è stata effettuata la lettura del contatore, possono anche non pagare se la bolletta risulta eccessivamente salata.
Audenico Conti
Audenico Conti
2025-08-14 02:34:00
Numero di risposte : 19
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Tra le novità c’è poi l’obbligo per i gestori di proporre la rateizzazione del pagamento per almeno un anno, oltre alla definizione dei tempi del sollecito bonario e della messa in mora. Sempre nella delibera sono poi state individuate delle categorie esenti dalla possibilità di sospensione della fornitura, come gli utenti domestici residenti in documentato stato di disagio economico sociale e le utenze pubbliche di ospedali, scuole, case di cura, carceri e altre strutture militari. Per quanto riguarda le utenze condominiali, invece, la delibera prevede che dal primo gennaio 2020 non si potrà sospendere o limitare la fornitura se il condominio avrà pagato almeno la metà dell’intera bolletta. In questi casi, il gestore deve procedere alla limitazione dell’erogazione alla soglia del consumo agevolato prima di interrompere completamente la fornitura. La procedura di chiusura dell’acqua deve essere attivata solo nel caso in cui l’utente abbia deciso di manomettere il misuratore o di continuare a non pagare le bollette precedenti anche dopo l’ufficializzazione della messa in mora.

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Ulrico Valentini
Ulrico Valentini
2025-08-13 23:56:36
Numero di risposte : 37
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Le amministrazioni pubbliche, locali o centrali che siano, possono essere considerate tra coloro che non pagano l'acqua, in quanto molti utenti morosi sono proprio loro. Inoltre, le famiglie a basso reddito o in difficoltà momentanee possono beneficiare del "bonus acqua" e quindi non pagare o pagare meno l'acqua. Il "bonus acqua" è uno strumento basato sull'Isee che consente alle famiglie di ridurre o azzerare la spesa della bolletta idrica. Tuttavia, non tutti coloro che non pagano l'acqua lo fanno per motivi economici, e una parte di loro potrebbe essere considerata come "furbetti" che non pagano per evitare di farlo. In generale, il mancato pagamento dell'acqua può essere dovuto a vari motivi, tra cui difficoltà economiche, ma anche comportamenti illeciti o ingiusti. La normativa attuale non prevede sanzioni efficaci per i morosi, e i gestori del servizio idrico spesso non procedono al distacco del contatore per morosità, soprattutto nel caso di utenti che vivono in condomini. Inoltre, i comuni possono "tollerare" il fenomeno della morosità, il che può alimentare fenomeni di dissesto di lungo periodo nei bilanci comunali. Pertanto, è necessaria una normativa più chiara sui distacchi nel servizio idrico e la diffusione dei bonus per contrastare la morosità e favorire un uso più equo e sostenibile del servizio idrico. La diffusione dei bonus, come il "bonus acqua", può aiutare a ridurre la morosità e a favorire un uso più equo del servizio idrico, individuando con facilità i furbetti veri e propri. Inoltre, rendere automatiche e rapide le procedure di riscossione coattiva può ridurre al minimo la possibilità per i comuni di "tollerare" il fenomeno della morosità. Infine, è importante notare che il problema della morosità non è solo tecnico, ma anche gestionale e politico, e richiede un impegno da parte dei gestori e delle amministrazioni pubbliche per contrastare il fenomeno e favorire un uso più sostenibile del servizio idrico.
Bernardo Bernardi
Bernardo Bernardi
2025-08-13 23:29:44
Numero di risposte : 27
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Sempre nella delibera sono poi state individuate delle categorie esenti dalla possibilità di sospensione della fornitura, come gli utenti domestici residenti in documentato stato di disagio economico sociale e le utenze pubbliche di ospedali, scuole, case di cura, carceri e altre strutture militari. Gli utenti domestici residenti in documentato stato di disagio economico sociale non possono vedere la loro fornitura d’acqua sospesa. Le utenze pubbliche di ospedali, scuole, case di cura, carceri e altre strutture militari sono categoria esenti dalla possibilità di sospensione della fornitura.

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Luna Giordano
Luna Giordano
2025-08-08 03:52:48
Numero di risposte : 29
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Il creditore non può chiedere il pagamento della bolletta dell’acqua una volta decorsi due anni dalla scadenza della bolletta stessa o dall’ultima lettera raccomandata di sollecito. Oltre tale termine, infatti, scatta la prescrizione e nulla è più dovuto. La prescrizione della bolletta dell’acqua comporta quindi l’estinzione del debito. Secondo la giurisprudenza, è illegittima l’ingiunzione fiscale per recuperare i canoni dell’acqua se ad emetterla è una società privata o una società mista, pubblico-privata. Difatti, legittimati ad emettere l’ingiunzione fiscale sono solo lo Stato e gli altri enti pubblici. Le cosiddette “società miste”, benché aventi capitale sociale integralmente pubblico ed incaricate in via esclusiva di gestire un servizio pubblico, sono, in ogni caso, soggetti distinti dallo Stato e dagli enti pubblici e sono del tutto prive del potere di autoaccertamento dei tributi e non possono, quindi, giovarsi del procedimento di “ingiunzione tributaria”.
Rosa Russo
Rosa Russo
2025-08-03 08:08:57
Numero di risposte : 24
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La fornitura non può essere sospesa né disattivata alle utenze non disalimentabili, che sono: le utenze ad uso domestico residente che beneficiano del bonus acqua; le utenze ad uso pubblico non disalimentabile quali, ad esempio, scuole, ospedali, strutture militari o di vigilanza, carceri, bocche antincendio. Per tutti gli utenti, la fornitura non può essere limitata, disattivata o sospesa per morosità se l'importo non pagato riguarda servizi diversi dal servizio idrico.

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Oreste Gentile
Oreste Gentile
2025-07-24 13:52:15
Numero di risposte : 28
0
Arera assicura anzitutto che verranno salvaguardate le utenze vulnerabili le utenze vulnerabili sono famiglie in stato di disagio economico e sociale, scuole, ospedali e case di cura il gestore non può far pagare penali per la sospensione e la riattivazione della fornitura la limitazione o la sospensione non saranno possibili se il condominio avrà comunque pagato, in unica soluzione, almeno la metà della bolletta Se l’ente di governo scopre che c’era la possibilità di togliere l’acqua solo ai condomini morosi anziché a tutto il palazzo, nonostante il gestore avesse detto che era fattibile, l’Ato può applicare delle penali e a informare l’autorità, che a sua volta potrà stabilire ulteriori sanzioni questo principio è lo stesso richiamato dall’Antitrust pochi giorni fa quando ha sanzionato il gestore idrico Publiacqua la legge stabilisce in modo molto chiaro che non si può togliere l’acqua a tutto il condominio se, prima, non si è tentato di riscuotere da chi non è in regola
Rosita Greco
Rosita Greco
2025-07-19 06:32:35
Numero di risposte : 24
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Gli utenti che non riescono a pagare la bolletta perché versano in condizioni economiche disagiate avranno comunque diritto a 50 litri gratis di acqua al giorno a persona. I cittadini che sono impossibilitati a pagare la bolletta perché versano in condizioni di documentato stato di disagio economico-sociale non si vedranno staccare l’acqua anche se morosi. Ad essi sarà infatti in ogni caso garantito il quantitativo minimo vitale pari a 50 litri per abitante al giorno. Gli utenti in condizioni economiche disagiate saranno individuati dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico in coerenza con gli altri settori dalla stessa regolati. Nella pratica, avranno diritto al beneficio i cittadini con un indicatore Isee non superiore a 7.500 euro, che può arrivare a un massimo di 20.000 euro per le famiglie con più di tre figli a carico.
Carlo Pagano
Carlo Pagano
2025-07-07 05:31:45
Numero di risposte : 35
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Le categorie definite “non disalimentabili” sono quelle il cui flusso non può essere interrotto. Si tratta delle famiglie beneficiarie di bonus sociale e delle utenze di uso pubblico non disalimentabili come scuole, caserme, ospedali, etc. Per queste utenze non disalimentabili è prevista la limitazione del flusso idrico che viene ridotto ad un quantitativo pari a 50 litri per persona al giorno. Non è possibile agire sulla fornitura nei casi in cui non sia stata inviata la costituzione di messa in mora. Non è possibile agire sulla fornitura nei casi in cui la morosità sia di importo inferiore al deposito cauzionale. Non è possibile agire sulla fornitura nei casi in cui la morosità sia inferiore al corrispettivo annuo della fascia agevolata. Non è possibile agire sulla fornitura nei casi in cui non sia stata effettuata la limitazione della fornitura. Non è possibile agire sulla fornitura nei casi in cui non sia stata data comunicazione dell’impossibilità di agire in questo senso.
Ursula Giordano
Ursula Giordano
2025-07-07 03:41:12
Numero di risposte : 21
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La quota di morosi che non paga perché davvero in difficoltà economica è tutta da definire. Le agevolazioni per le cosiddette utenze deboli, è intervenuta la decisione dell'Autorità Nazionale di introdurre il «bonus acqua», così come già fatto con il «bonus gas» ed il «bonus elettrico». Un provvedimento semplice, basato sull'Isee, che consente alle famiglie a basso reddito o in difficoltà momentanee, di ridurre o azzerare la spesa della bolletta idrica. Uno strumento ancora poco usato in Italia per molti motivi: difficoltà a conoscere questo strumento, complessità della procedura a fronte di risparmi a volte esigui, un senso di vergogna. Ma è uno strumento adeguato per contrastare la morosità degli utenti davvero fragili, individuando così con facilità i furbetti veri e propri.