Un nuovo studio condotto dalla Suva evidenzia che un infortunio professionale su cinque è dovuto in parte a disturbi del sonno.
I disturbi del sonno impediscono di riposare bene e provocano sonnolenza diurna, la quale riduce l'efficienza e la produttività e aumenta il rischio di infortunarsi sul lavoro.
Infatti, quando si è stanchi, le probabilità di infortunarsi raddoppiano.
Particolarmente a rischio sono le persone con più di trent'anni, che dormono meno di sette ore la notte e che lavorano più di 50 ore la settimana a cui si aggiunge l'eventuale lavoro a turni o di notte.
Tradotto in cifre, ciò corrisponde a quasi 53 000 casi l'anno.
Le cadute in piano o le lesioni dovute all'uso di attrezzature e macchinari sono gli infortuni più frequenti.
I disturbi del sonno possono provocare non soltanto esaurimento fisico o turbe psichiche, ma possono incrementare anche il rischio d'infortunio.
Questi disturbi possono provocare non soltanto esaurimento fisico o turbe psichiche, ma possono incrementare anche il rischio d'infortunio.