Il gonfiore addominale è un sintomo rilevabile in diverse intolleranze verso alimenti che, dopo essere stati ingeriti, fermentano per mezzo della flora batterica. Alimenti quali il latte, inclusi i suoi derivati, gli alimenti che contengono lievito, gli alimenti con zuccheri o con sostituti degli zuccheri, gli alimenti con glutine.
Le intolleranze alimentari possono essere definite come reazioni avverse al cibo o ad un qualsiasi componente rilevabile in un dato cibo.
Le cause delle intolleranze alimentari sono da ricercarsi nella mancanza di specifici enzimi digestivi.
Nel caso dell’intolleranza al lattosio, ad esempio, che interessa circa il 50% della popolazione italiana, ad essere insufficiente è l’enzima lattasi.
I sintomi delle intolleranze alimentari possono manifestarsi su tre piani: gastrointestinale attraverso dolori addominali, nausea, flatulenza, diarrea o stipsi, colite, afte, ritenzione idrica respiratorio.
In caso di intolleranza, le feci tendono ad essere liquide, o avere una consistenza pressocché acquosa.
Sono i tipici sintomi della diarrea.
L’intolleranza al lattosio è la più diffusa.
Il lattosio è una sostanza contenuta nel latte, ed è composta da galattosio e glucosio, che sono due zuccheri.
Ci sono poi l’intolleranza al grano e l’intolleranza al glutine, o celiachia.
La celiachia è, più precisamente, una forma di patologia autoimmune, poiché il sistema immunitario oppone una reazione anomala alle proteine del glutine.
Sostanza che si trova in pane, pasta, cereali, biscotti.
Si può indicare anche l’intolleranza al nichel, metallo presente in diverse categorie alimentari come i pesci, le verdure, i cereali oltre agli anacardi, il cioccolato e il cacao.
Vanno quindi ricordate anche le intolleranze a saccarosio e fruttosio.
È sempre opportuno, qualora si soffre di una intolleranza o una allergia alimentare, leggere le informazioni contenute sulle confezioni dei cibi industriali.