Attività fisica per osteoporosi e fratture ossee L’esercizio fisico è incluso tra le raccomandazioni per la prevenzione secondaria dell’osteoporosi.
Le attività che aiutano a contrastare l’insorgenza di questo disturbo sono molteplici.
Attività quotidiane, come camminare, salire le scale, sollevare le buste della spesa, fare giardinaggio.
Sport leggeri, come jogging, aerobica, danza, tennis.
Esercizi a bassa intensità come il pilates.
Un esempio è Buff Bones®, che presenta una precisa serie di esercizi per rinforzare le ossa e a migliorare l’equilibrio, riducendo così i rischi di cadute, che sono importanti fattori di rischio di fratture.
Esercizi ad alta intensità, come sollevamento pesi, squat, salti e step.
Un’attività fisica che include esercizi di questo tipo è l’allenamento ad alta densità e resistenza all’impatto (HiRIT).
HiRIT è risultato significativamente più efficace dell’allenamento a bassa intensità, in particolare per quanto riguarda: l’aumento della BMD lombare (1,9 ± 0,3% contro lo 0,1 ± 0,4%, p < 0,001);
l’incremento della statura (0,2 ± 0,1 cm contro -0,0 ± 0,1 cm, p = 0,004);
il miglioramento della performance funzionale di gambe e schiena.
I risultati sembrano essere positivamente correlati con il massimo peso sollevato.
Sembra, inoltre, che i farmaci anti-riassorbitivi possano aumentare l’efficacia degli esercizi a livello del rachide lombare e del femore prossimale.