Negli ultimi anni è apparso chiarissimo il rischio legato al sovrappeso e soprattutto l’azione fortemente negativa del grasso addominale.
Un nutrizionista può dare i consigli adeguati per rientrare nella norma.
Se non bastasse, ci si può rivolgere al medico per ottenere le indicazioni adatte per ottenere il calo ponderale necessario.
Numerose evidenze hanno dimostrato lo stretto legame tra obesità e rischio cardiovascolare.
Oggi, infatti, si parla di sindrome ‘cardiovascolare-renale-metabolica’, definita come condizione patologica che deriva da interazioni tra obesità (soprattutto viscerale), diabete, malattia renale cronica e malattia cardiovascolare.
Circonferenza della vita superiore a 103 centimetri, grasso addominale e infiammazione vanno a braccetto.